ANMIL, da 70 anni immutato l’impegno per la sicurezza

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19 settembre – In questo stesso giorno di settanta anni or sono, all’indomani della caduta del regime fascista e della firma dell’armistizio, un gruppo di nostri colleghi mutilati ed invalidi del lavoro diede vita all’ANMIL, che avevano già costituito dieci anni prima, nel 1933, subendone poi lo scioglimento ad opera dello stesso regime fascista.

Dell’Associazione tutti noi conosciamo le alterne vicende, le battaglie e le conquiste, tutti noi siamo orgogliosi di farne parte e tutti noi siamo consapevoli del fardello che settanta anni di storia comportano in termini di responsabilità. E tutti noi, quotidianamente, onoriamo questa responsabilità in ogni aspetto delle attività associative.

Nel 1943 iniziò un cammino ricco di impegno associativo e di forte partecipazione alla progettazione, realizzazione e gestione di servizi per gli invalidi del lavoro, disciplinato negli anni da ripetuti interventi legislativi volti a riconoscere la rilevanza pubblicistica dell’attività e del ruolo dell’Associazione: dal Decreto 128 del 1945 che riconosceva l’ANMIL come ente morale, approvandone lo Statuto, alla legge 335 del 1958, che trasformava, riordinandola, l’Associazione: se ne arricchivano le funzioni “pubblicistiche” e si ponevano le premesse per il riconoscimento, nel 1960, quale Ente pubblico con finalità assistenziali e per l’approvazione, nel 1961, del nuovo Statuto che coniugava la vocazione solidale fra soci con le nuove prospettive rivendicative e di servizio proiettate verso una platea indeterminata di invalidi del lavoro.

Già allora, peraltro, era chiara la tipicità della collocazione di ANMIL che mai ha perso la natura e funzione associativa (come testimonia il numero dei soci: quasi 400.000, più o meno la metà di tutti i reddituari INAIL) e sempre ha tratto da essa forza e autorevolezza per una rappresentazione propositiva e rivendicativa dei bisogni e delle attese degli invalidi del lavoro in termini di tutela assicurativa, di riabilitazione sanitaria e di reinserimento sociale e lavorativa, attraverso un percorso che ha via via sempre più valorizzato con supporti scientifici gli aspetti in precedenza ritenuti secondari (quello del disagio psicologico o le differenza di genere, solo per fare due esempi).

Ed in questi settanta anni abbiamo portato avanti non solo rivendicazioni, promosso ricerche, interventi, siamo stati anche una presenza autorevole e di stimolo nel campo della prevenzione, del reinserimento professionale, della cultura della salute e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, ma anche saputo portare concreto sostegno ai singoli per i bisogni quotidiani legati al loro essere infortunati, invalidi, ma prima ancora cittadini, lavoratori alle prese con problemi del lavoro, problemi personali e familiari, attraverso la creazione del Patronato ANMIL, del CAF, della Fondazione “Sosteniamoli subito” con finalità assistenziali, di una agenzia per l’intermediazione al lavoro, di un istituto di formazione e riabilitazione (IRFANMIL).
Possiamo quasi oggi parlare di un ritorno alle origini in un quadro di strumenti nuovi, di opportunità offerte dalle nuove concezioni del welfare, di bisogni crescenti e diversificati di una categoria che chiede risposte complessive, per tutti i bisogni individuali e collettivi.

Riteniamo di essere sulla strada giusta per dare queste risposte pur a fronte di difficoltà crescenti, economiche ma non solo, dovendo far fronte fra l’altro al rischio di iniziative, spesso improvvide, di quanti fanno di tutta l’erba un fascio, sollecitando spending review, tagli di finanziamenti, ecc.
Forti dei nostri 70 anni (e oltre) di storia e cronaca riteniamo di meritare il credito che ci viene riconosciuto ai più alti livelli istituzionali e, quotidianamente, dalla gente che si avvale dei nostri servizi e che ci sollecita per impegni rivendicativi forti al servizio della tutela della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita.

Per questo, Buon compleanno ANMIL certi di essere sulla strada migliore.

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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