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Imballaggi: verso un Regolamento europeo del Packaging

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Il 24 aprile scorso il Parlamento europeo ha dato il via libera a nuove misure sugli imballaggi per renderli più sostenibili e ridurne i rifiuti nell’UE. Il regolamento, approvato in via definitiva con 476 voti favorevoli, 129 contrari e 24 astensioni, intende affrontare il crescente problema dei rifiuti da imballaggi, uniformare le leggi del mercato interno e promuovere l’economia circolare.

Prima di essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale UE e entrare in vigore, l’accordo dovrà essere approvato formalmente anche dal Consiglio che si era già espresso in senso favorevole il 4 marzo scorso per un un accordo provvisorio.

  • Quali saranno le regole eurpee per gli imballaggi? quali sono i nuovi obiettivi di riciclo?

Regolamento Imballaggi 2024: contenuto e obiettivi

Il futuro Regolamento modificherà il regolamento (UE) 2019/1020 (regolamento mercato UE) e la direttiva (UE) 2019/904 (sulla riduzione delle plastiche monouso) e che abroga la direttiva 94/62/CE (la direttiva sugli imballaggi ed i rifiuti da imballaggio, la Waste Packaging Directive).

Le nuove regole europee puntano su minori imballaggi in plastica, divieto “per sempre” di sostanze chimiche negli imballaggi alimentari e misure per rendere gli imballaggi più facili da riutilizzare e riciclare, per ridurre quelli non necessari e promuovere l’uso di contenitori riciclati.

Le nuove misure previste dall’Accordo mirano a rendere l’imballaggio utilizzato nell’UE più sicuro e più sostenibile, richiedendo che:

  • Tutto l’imballaggio sia riciclabile.
  • Sia minimizzata la presenza di sostanze nocive.
  • Sia ridotto l’imballaggio non necessario.
  • Aumenti l’uso di contenuto riciclato.
  • Migliorino la raccolta e il riciclaggio.

Gli obiettivi del nuovo regolamento UE sul packaging

Le norme prevedono

  • obiettivi di riduzione degli imballaggi
    • (del 5% entro il 2030,
    • del 10% entro il 2035 e
    • del 15% entro il 2040)
  • obiettivi di riduzione dei rifiuti di imballaggio in plastica.
  • obiettivi di limitazione degli sprechi:
    • stabilita una proporzione massima di spazio vuoto del 50% che si applicherà agli imballaggi multipli e a quelli per il trasporto e per il commercio elettronico.
    • fabricanti e importatori dovranno garantire che il peso e il volume degli imballaggi siano ridotti al minimo.

Determinati tipi di imballaggi di plastica monouso saranno vietati a partire dal 1° gennaio 2030. Tra questi figurano gli imballaggi per frutta e verdura fresche non trasformate e per i cibi e le bevande consumati in bar e ristoranti, le monoporzioni (ad esempio condimenti, salse, panna da caffè e zucchero), i piccoli imballaggi monouso utilizzati negli alberghi e le borse di plastica in materiale ultraleggero al di sotto dei 15 micron.

Per evitare effetti nocivi sulla salute, il testo vieta l’utilizzo dei cosiddetti “inquinanti eterni”, ovvero le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), al di sopra di determinate soglie negli imballaggi a contatto con prodotti alimentari.

Imballaggi di bevande alcoliche: nuove regole UE

Il Regolamento UE sugli imballaggi prevede obiettivi di riutilizzo specifici da raggiungere entro il 2030 per imballaggi di bevande alcoliche e analcoliche (ad eccezione, tra gli altri, di latte, vino, anche aromatizzato, e superalcolici), imballaggi multipli e imballaggi per la vendita e per il trasporto. A determinate condizioni, gli Stati membri possono concedere deroghe di cinque anni a questi requisiti.

I distributori finali di bevande e alimenti da asporto dovranno dare ai consumatori la possibilità di utilizzare i loro contenitori e adoperarsi per offrire il 10 % dei prodotti in un formato di imballaggio riutilizzabile entro il 2030.

Imballaggi riciclabili, come cambiano i sistemi di raccolta e riciclaggio dei rifiuti

Con le nuove norme, tutti gli imballaggi (ad eccezione di legno leggero, sughero, tessuti, gomma, ceramica, porcellana e cera) dovranno essere riciclabili sulla base di criteri rigorosi. Le misure comprendono anche obiettivi sul contenuto minimo riciclato per gli imballaggi di plastica e obiettivi minimi di riciclaggio in termini di peso per i rifiuti di imballaggio.

Infine, entro il 2029, il 90% dei contenitori in metallo e plastica monouso per bevande fino a tre litri dovranno essere raccolti separatamente mediante sistemi di deposito cauzionale e restituzione o altre soluzioni che consentano di raggiungere l’obiettivo di raccolta.

i di servizi online sarebbero vincolati agli stessi obblighi di responsabilità estesa del produttore dei produttori.

Regolamento europeo imballaggi: contrarietà dal Governo Italiano

Le nuove regole non hanno trovato l’appoggio del nostro Paese. A seguito del voto in Parlamento UE della proposta della Commissione (sbilanciata sui temi del recupero piuttosto che del riciclo), il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto. ha sottolineato come le nuove regole rappresentino un sistema che non valorizza il modello vincente italiano, “ma che lo mette a rischio. Continueremo la nostra battaglia in tutte le sedi comunitarie per difendere le ragioni di una filiera innovativa, che supera i target Ue con diversi anni di anticipo, che dà lavoro tutelando l’ambiente e affermando i più avanzati principi dell’economi circolare”.

Imballaggi: produzione e consumo europeo

Nel 2018 il Packaging ha generato nell’UE un fatturato di 355 miliardi di euro. Si tratta inoltre di una fonte di rifiuti in costante aumento: il totale dell’UE è passato da 66 milioni di tonnellate nel 2009 a 84 milioni di tonnellate nel 2021.

Nel 2021, ogni europeo ha generato 188,7 kg di rifiuti di imballaggio all’anno, una cifra destinata ad aumentare a 209 kg nel 2030 senza misure aggiuntive.

In totale, l’UE ha generato 84 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio, di cui

  • il 40,3% erano carta e cartone.
  • il 19,0% è plastica
  • 18,5% in vetro
  • 17,1% in legno
  • 4,9% in metallo.

Nel 2021, ogni persona che vive nell’UE ha generato in media 35,9 kg di rifiuti di imballaggio in plastica. Di questi, sono stati riciclati 14,2 kg. Rispetto al 2020, sono aumentati sia la produzione di rifiuti di imballaggio in plastica che il riciclo: la produzione è aumentata di 1,4 kg pro capite (+4,0%) e il riciclo di +1,2 kg pro capite (+9,5%).

In base ai dati prodotti da Eurostat: tra il 2011 e il 2021, la quantità pro capite di rifiuti di imballaggio in plastica generata è aumentata del 26,7% (+7,6 kg/pro capite). La quantità riciclata di rifiuti di imballaggio in plastica è aumentata nello stesso periodo del 38,1% (+3,9 kg/pro capite).

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Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico

Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore.
Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.

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Antonio Mazzuca

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