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Genova: la commemorazione delle vittime dell’incidente

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Aggiornamento ore 16
Lutto oggi a Genova per le vittime dell’incidente di ieri, costato la vita a 7 persone: 4 erano lavoratori in forza alla Capitaneria, due piloti del porto ed un dipendente della Rimorchiatori Riuniti
Risultano ancora dispersi due militari della Capitaneria di porto le cui ricerche si sono prolungate per tutto il giorno, impegnando oltre ai sub dei Vigili del fuoco anche i sommozzatori dei carabinieri e le unità cinofile a terra. In azione anche un “ragno”, un mezzo meccanico utilizzato per spostare le macerie e agevolare le ricerche sott’acqua.

Alle 11 le sirene di tutte le imbarcazioni dello scalo hanno suonato all’unisono, mentre in città i negozi hanno abbassato le saracinesche per 15 minuti. In piazza Matteotti, si sono riunite le autorità per la commemorazione della tragedia, non senza qualche manifestazione di protesta da parte di alcuni operatori portuali.
E mentre si commemorano i morti continuano le indagini sulle dinamiche dell’incidente: il capo della procura di Genova, Michele Di Lecce, parla di omicidio colposo plurimo e, in attesa dell’analisi della scatola nera della nave, conferma che resta indagato il comandante della Jolly Nero e il pilota che si trovava in plancia che potrebbero essere accusati anche di attentato alla sicurezza dei trasporti.
Le indagini dovranno chiarire se i motori della nave siano effettivamente andati in avaria e che la mancanza di propulsione abbia causato l’impossibilità di gestire la nave da parte dei due rimorchiatori. Dai primi riscontri è stato affermato che la manovra effettuata non avrebbe dovuto avvenire: “normalmente avviene in una zona più all’interno del porto, dove la nave indietreggia di poppa e si gira per uscire di prua dallo scalo. Nessuna nave si avvicina a quell’accosto”, ha confermato il presidente dell’autorità portuale genovese Luigi Merlo (per approfondire visionate il video in allegato alla notizia)
Gli accertamenti si svolgeranno nel più breve tempo possibile, ha confermato il procuratore Di Lecce, così da revocare il sequestro quanto prima: la nave dovrà essere spostata a breve dall’attracco del terminal Sech dove è stata ormeggiata immediatamente dopo l’incidente.

AGGIORNAMENTO: ORE 17.00
Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha riferito alla Camera circa il disastro avvenuto nel Porto di Genova, confermando come non sia ancora possibile definire la cause dell’incidente che è costato la vita a 7 persone. 2 ancora i dispersi.

Le cause – ha sottolineato Lupi – potrebbero essere: la prima, possibili avarie di propulsione della nave. La seconda, eventuali problemi ai cavi di trazione dei rimorchiatori; eventuali difetti di accosto o di velocità della manovra effettuata. In merito ai due rimorchiatori che operavano in ausilio della nave, Lupi ha precisato che “si deve accertare ancora se i due mezzi fossero solo disponibili sottobordo o già collegati a cavi di rimorchio con la nave asssitita”.
Il ministro ha confermato che per l’accertamento delle dinamiche dell’incidente è in corso un’inchiesta tecnica del ministero dei Trasporti sui servizi marittimi che opera alle dirette dipendenze del titolare del dicastero; quanto al mercantile che ha causato il sinistro, resta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria.
“Nel 2012 il porto di Genova ha movimentato 6.600 navi con circa 14mila operazioni di manovra. Dal 2008 si sono attivati investimenti per circa 500 milioni di euro e dalla stessa data non si era più verificato, come ribadito oggi dal presidente dell’Autorità portuale, alcun incidente”. E’ quanto ha sottolineato il ministro, nel corso dell’informativa alla Camera sull’incidente di Genova. “Assumiamoci la responsabilità, non è possibile derubricarlo a una semplice fatalità – ha aggiunto il ministro lasciando Montecitorio per recarsi al Senato – Il tema della sicurezza non e’ mai stato tralasciato, Genova è il più importante porto commerciale italiano”.
Intanto i Vigili del fuoco per bocca di Gian Carlo Moreschi, capo del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Genova, hanno annunciato che le ricerche dei due dispersi proseguiranno anche durante la notte. Il problema principale, ha riferito il Moreschi, è costituito dal fatto di non avere certezze sulla loro localizzazione. Determinano difficoltà anche gli arredi che si trovavano all’interno della torre e che è necessario spostare manualmente per procedere nelle ricerche.
Stiamo aspettando – ha concluso Moreschi – l’arrivo di alcune attrezzature, in particolare caschetti rigidi tipo palombaro, per poter accedere ai locali bloccati da lamiere
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AGGIORNAMENTO ORE 14.00:
Genova, molo del Levante: gli ultimi aggiornamenti pervenuti alle principali agenzie di stampa riportano il bilancio del grave incidente avvenuto a Genova, che ora parla di 7 morti e 3 dispersi sui 4 precedentemente indicati.

Secondo i primi accertamenti un blocco del motore avrebbe deviato l’imbarcazione, facendola urtare contro il grattacelo di vetro e cemento.Il blocco sarebbe avvenuto mentre la “Jolly Nero” stava uscendo dal porto accompagnata da una “pilotina”, la piccola imbarcazione che segue i mercantili quando manovrano nello scalo.
L’avaria avrebbe costretto la portacontainer a sbandare verso terra e la sua parte poppiera avrebbe urtato violentemente contro la torre dei piloti

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AGGIORNAMENTO ore 9.00
Genova, molo del Levante: dopo le 23 di martedì 7 maggio la porta-container Jolly Nero, in uscita dallo scalo, ha urtato la torretta dei piloti e ne ha determinato il crollo, provocando al momento 4 morti, 4 feriti e 5 dispersi.

Secondo i Vigili del fuoco, momento del crollo c’erano 14 persone all’interno della torre appartenenti alla Capitaneria di Porto e al Corpo Piloti del Porto di Genova. Immediato l’intervento dei VV.F. coadiuvati dalle forze del comando di Milano.
L’Agi riporta la difficoltà delle operazioni di recupero dei cinque dispersi: la torre era alta circa 60 metri ed era in cemento armato e ferro: la visibilità estremamente scarsa ha reso difficile il lavoro dei sommozzatori, come confermato dal procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce, presente sul luogo dell’incidente.

Al momento è stata aperta un’indagine per omicidio colposo plurimo contro ignoti, ma – ha proseguito il procuratore – potrebbero esserci a breve degli indagati. Inoltre, il procuratore ha riferito che la scatola nera della nave è stata sequestrata ed è in corso la decodifica.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio di cordoglio alle vittime e sul posto sono è accorso il sottosegretario alla Difesa, Roberta Pinotti. Nel pomeriggio è previsto l’intervento in Parlamento di Maurizio Lupi, ministro per le Infrastrutture e i trasporti. Il ministro ha riferito di aver già avuto una riunione con il premier Enrico Letta sul grave incidente avvenuto al porto di Genova.
“La fatalità – ha detto Lupi – vuole che proprio nel momento dell’incidente ci fosse il cambio turno. È inspiegabile, il mare era calmo, non c’era nessuno. È una cosa che vedremo con la magistratura. Da Letta”, ha proseguito il ministro, “ho avuto l’incarico di fare un’immediata verifica se tutte le condizioni di sicurezza siano state rispettate e quali siano state le cause. L’impegno del governo è lo sviluppo dei porti e delle attività ma anche la sicurezza. È il momento di fare più che di parlare”.

In allegato un video della Rai che ricostruisce le dinamiche dell’incidente

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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