Decreto Destinazione Italia: le novità per industria e infrastrutture

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Il 13 dicembre scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio, Enrico Letta, del Vicepresidente, Angelino Alfano, e dei ministri dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, delle Infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi, e degli Affari esteri, Emma Bonino, il decreto legge “Destinazione Italia” che contiene interventi urgenti per il contenimento delle tariffe elettriche, gas ed RC-auto, per l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015.

Misure contro le crisi industriali

Per quel che riguarda il settore industriale, le disposizioni più significative, rimarcate dal Governo sono i Mutui agevolati a tasso zero per contrastare le crisi industriali, anche al di fuori delle aree di crisi complessa, e per favorire lo sviluppo dell’autoimprenditorialità e delle piccole imprese, soprattutto ad opera di giovani e donne: si semplificano e razionalizzano le attuali agevolazioni della Legge 185, concentrandole nella forma del mutuo agevolato a tasso zero ed eliminando la parte di contributo a fondo perduto, consentendo di attivare 300 milioni di nuovi investimenti con 3000 nuovi occupati.

Risorse per Expo e Porti

Per quanto riguarda il settore infrastrutture, vengono dettate poi alcune Disposizioni urgenti per EXPO 2015 e per le opere pubbliche: revoca di assegnazioni del CIPE relative ad interventi che non sono stati avviati, per un importo di 165,390 milioni di euro, che vengono destinati per 53,2 milioni a progetti cantierabili relativi allo svolgimento di EXPO 2015, cui vengono destinati ulteriori 42,8 milioni (per un ammontare complessivo pari a 96 milioni e per 45 milioni ad opere per l’accessibilità ferroviaria Malpensa-terminal T1-T2.
Le residue disponibilità sono destinate ad interventi immediatamente cantierabili finalizzati al miglioramento della competitività dei porti italiani e dell’efficienza del trasferimento ferroviario e modale all’interno dei sistemi portuali, cui vengono destinati le disponibilità derivanti dai fondi statali trasferiti alle autorità portuali, che poi vengono revocati e riassegnate nel limite di 200 milioni per il 2014. Inoltre si autorizza il comune di Napoli a contrarre mutui per la realizzazione della linea 1 della metropolitana di Napoli, in deroga alle disposizioni in materia di riequilibrio finanziario pluriennale.

Ulteriori informazioni nelle pagine del dossier informativo predisposto dal Governo.

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Redazione InSic

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