Ilva, il Governo approva il commissariamento

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Il Consiglio dei ministri, riunitosi oggi, 4 giugno 2013, ha approvato il dl sul commissariamento dell’Ilva di Taranto. Secondo quanto si apprende (fonte Agi.it) sarebbero state apportate modifiche alla bozza di decreto, che era sul tavolo del Cdm.

Le reazioni

“Ad una prima lettura, il provvedimento sull’Ilva appare costituire un pericoloso precedente per la difesa della libera intrapresa” ha affermato in una nota il presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi. Il decreto, aggiunge l’ex ministro, “sembra riconoscere la possibilità al governo di un commissariamento non soltanto ad acta ma alla gestione complessiva dell’azienda in presenza di contestazioni esercitate da pubbliche funzioni nei confronti della società per profili di interesse pubblico”.
Per Sacconi sembra “insomma definirsi la possibilità di un esproprio aziendale senza quel complesso di garanzie che dovrebbero essere riconosciute tanto alla persona fisica quanto alla persona giuridica, a partire dal diritto al contraddittorio nei confronti delle contestazioni. Se sono vere queste preoccupazioni – conclude – l’Italia rischia di apparire un paese inadatto ad accogliere investitori internazionali soprattutto quando si tratta di impianti complessi. E molti imprenditori italiani potrebbero sentirsi legittimamente a rischio di esclusione dalla conduzione della loro impresa in presenza di mere contestazioni ‘inaudita altera parte'”.?

Bondi commissario per l’Ilva

“Il commissariamento dell’Ilva, per come annunciato dal governo, è un risultato importante, è il necessario punto di svolta che può consentire di avviare concretamente ed efficacemente il risanamento del grande siderurgico tarantino. Inquinatori, bonificatori, risanatori non possono essere tutti nello stesso mazzo” ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. “Per questo – aggiunge – la nostra proposta dinanzi ai nuovi provvedimenti giudiziari è stata proprio quella del commissariamento, una proposta suffragata dai giudizi del Garante e cresciuta nella consapevolezza collettiva dell’inaffidabilità della proprietà”. “A maggior ragione – rileva ancora – lascia l’amaro in bocca la scelta, annunciata dalle agenzie di stampa, di nominare nel delicato ruolo di commissario il dott. Enrico Bondi che e’ attualmente amministratore delegato dell’azienda nominato dalla famiglia Riva”.

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Redazione InSic

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