Logistica

Settore logistico e trasporto merci: rischi sul lavoro, violazioni e Accordi sindacali

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Il 21 dicembre 2021, Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha reso disponibili i primi risultati dell’attività operativa della task force “Settore logistico e trasporto merci”, costituita dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, per contrastare il dumping sociale, lo sfruttamento del lavoro e i comportamenti illegali nel settore

I dati risalgono al 20 dicembre 2021 e riguardano 90 aziende, la metà delle quali è già risultata irregolare al momento del primo accesso. Sono state 1.739 le posizioni lavorative verificate e 945 i lavoratori intervistati

Vediamo di seguito quali sono le principali violazioni di salute e sicurezza del settore emerse dall’attività ministeriale, i riferimenti all’attività contrattuale svolta da Amazon e dai sindacati di categoria ed alcuni riferimenti alla sicurezza dei lavoratori, i rischi lavorativi, i dati sugli infortuni.

Le sospensioni dell’attività lavorativa

Numerose le violazioni riscontrate in materia di lavoro nero e di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che hanno determinato, su 19 provvedimenti emanati, la sospensione dell’attività di 4 aziende per lavoro nero e di 15 aziende per motivi di salute e sicurezza, in ragione delle nuove competenze attribuite all’Ispettorato Nazionale del Lavoro dal D.L. n. 146/2021, appena convertito.

I controlli dell’Ispettorato sul settore logistica nel 2021

I controlli, coordinati dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, hanno interessato 17 depositi di società del settore logistico ubicati in 10 Regioni: Lombardia (Cremona, Pavia, Lodi), Piemonte (Novara), Emilia-Romagna (Bologna, Piacenza, Parma), Liguria (Genova), Marche (Ancona), Abruzzo (Chieti), Lazio (Latina, Roma), Toscana (Livorno), Puglia (Bari) e Calabria (Cosenza).

La vigilanza straordinaria, sviluppata con accessi simultanei secondo il modello multi-agenzia, ha visto la partecipazione di personale ispettivo ordinario e tecnico dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro, dell’Inps, dell’Inail, della Guardia di Finanza, del MISE e la collaborazione dell’Agenzia delle Entrate.

Le principali irregolarità in sicurezza sul lavoro nel settore della Logistica

Dalle prime risultanze sono emersi profili di irregolarità in materia di lavoro nero; salute e sicurezza sui luoghi di lavoro – con particolare riferimento alla mancata valutazione dei rischi, alla sorveglianza sanitaria, alla omessa formazione ed addestramento dei lavoratori, alla prevenzione incendi, alla mancata verifica della correttezza dell’affidamento dei subappalti – oltre che violazioni in materia di orario di lavoro/straordinario/riposi, falsi part-time e false trasferte.

Leggi la notizia completa sul sito del Ministero del lavoro.

CNNL Trasporti e Logistica 2021: cosa c’è nell’accordo tra Amazon e Sindacati?

16 settembre 2021: Amazon Italia Logistica Srl, assistita da Conftrasporto, e le rappresentanze sindacali di categoria, Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti hanno siglato alla presenza del ministro del Lavoro Orlando, un Protocollo che definisce un sistema condiviso di relazioni industriali fra le parti nel settore e le impegna ad una serie di attività di confronto e monitoraggio.

In primis, l’accordo raggiunto, spiega il Ministero del Lavoro, impegna le parti a rispettare le norme del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni e a prevedere momenti di confronto periodico sulle problematiche di settore e sulle strategie aziendali oltre che, soprattutto, sulle opportunità di formazione professionale continua per gli addetti ai singoli settori. Rinnovato l’impegno a collaborare nell’attuazione delle misure di contrasto all’emergenza sanitaria da COVID-19. Inoltre, le parti intendono verificare la corretta applicazione del CCNL e accertare i trattamenti economici e normativi, coerenti per tutte le lavoratrici e i lavoratori, quindi anche in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Infortuni e Malattie professionali nel settore della logistica

Secondo le stime INAIL (dati 2020 tratti dal Volume “Trasporti e logistica: una realtà multiforme e dinamica – Il settore dei trasporti: bilancio infortunistico di un quinquennio“) nel quinquennio 2015-2019 le denunce di infortunio sul lavoro nel trasporto e magazzinaggio hanno registrato un calo complessivo del 6%, da quasi 42mila a poco più di 39mila. Decisamente più marcata la diminuzione dei casi mortali denunciati nello stesso periodo, passati da 144 a 111 (-22,9%).

L’ infortunio sul lavoro nella logistica legato al semplice movimento

La maggior parte degli incidenti (85%) avviene durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, spiega INAIL ma le e altre cause principali degli infortuni sono il semplice movimento, come camminare, correre o saltare, sollevare oppure tirare oggetti e muoversi sul posto per spostare oggetti (35,4%), il trasporto manuale, collocando oggetti o trasportandoli unicamente a mano, senza l’ausilio di alcun tipo di attrezzatura (16,1%), e la manipolazione di oggetti, che avviene generalmente prima e/o dopo il trasporto (14,7%).

6 decessi su 10 alla guida di un mezzo di trasporto

Quanto ai casi mortali, però, la guida di un mezzo di trasporto è la causa principale di quasi sei decessi su 10 (58,5%), seguita dai movimenti (17,9%), dalla manipolazione di oggetti (7,1%) e dal trasporto manuale (3,6%). INAIL rileva gli elevati livelli di stress derivati da orari di lavoro prolungati, operazioni di scarico e carico, guida di mezzi obsoleti in strade dissestate e frequente, l’affaticamento provocato da vibrazioni e rumore oltre che fatica e disturbi muscolo-scheletrici.

Malattie professionali nel settore logistica

Le denunce di malattia professionale protocollate nel 2019 sono state 2.693, con un incremento del 9,2% rispetto al 2018. Tra le patologie denunciate nel 2019 nel settore trasporto e magazzinaggio, la stragrande maggioranza – 2.173, pari a oltre l’81% dei casi complessivi con tecnopatia definita – ha riguardato il sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo. Tra queste, il 64% è rappresentato da dorsopatie (1.397 casi) e il 30% da disturbi dei tessuti molli (647). Seguono le malattie del sistema nervoso (151) e dell’orecchio (130). Con 88 casi, di cui 33 relativi al tessuto mesoteliale e 27 all’apparato respiratorio, i tumori rappresentano il 3,3% delle denunce (+10% rispetto al 2018). Con 76 casi, inoltre, sono numericamente significative anche le malattie del sistema respiratorio.

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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