Impianti antincendio: le novità della nuova UNI 10779 e UNI 9494-3

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In vigore dal 6 novembre due nuove UNI: la UNI 10779:2014 riguarda gli impianti di estinzione incendi e le Reti idranti, la UNI 9494-3:2014 il controllo e la manutenzione dei Sistemi per il controllo di fumo e calore


UNI informa della recente pubblicazione della UNI 10779:2014: “Impianti di estinzione incendi – Reti di idranti – Progettazione, installazione ed esercizio” in vigore dal 6 novembre 2014 che specifica i requisiti costruttivi e prestazionali minimi da soddisfare nella progettazione, installazione ed esercizio delle reti di idranti destinate all’alimentazione di apparecchi di erogazione antincendio.
Tali requisiti, in assenza di specifiche disposizioni legislative, sono fissati in relazione alle caratteristiche dell’attività da proteggere.
La norma non si applica nei casi in cui sia consentita la derivazione degli apparecchi di erogazione (naspi) dalla rete idrico-sanitaria a servizio dell’attività, senza separazione, dopo l’alimentazione, delle rispettive reti idriche.
UNI specifica che la UNI 10779 indica le caratteristiche che una rete di idranti deve avere e le modalità con le quali deve essere realizzata e gestita ma non i casi in cui la rete di idranti deve essere realizzata né intende definirne la relativa tipologia di protezione, un aspetto da verificare a seguito del processo di analisi e valutazione del rischio di incendio per l’attività in esame.

Oltre alla UNI 10779 è stata pubblicata anche la UNI 9494-3:2014: “Sistemi per il controllo di fumo e calore – Parte 3: Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di evacuazione di fumo e calore“, in vigore anch’essa dal 6 novembre 2014. La norma descrive le procedure per il controllo iniziale, la sorveglianza e il controllo periodico, la manutenzione dei sistemi di evacuazione di fumo e calore.
Spiega l’UNI che i sistemi per l’evacuazione di fumo e calore (SEFC) sono stati elaborati per: agevolare l’evacuazione delle persone da edifici e da altri fabbricati, ridurre le temperature delle strutture portanti e del tetto e ritardare il diffondersi laterale del fuoco. Ma per ottenere questi vantaggi è essenziale che i SEFC siano completamente funzionanti, affidabili e mantenuti in stato di efficienza. La norma è un riferimento per l’applicazione del DM 10 marzo 1998 (Allegato VI) e del DM 20 dicembre 2012 (punto 2.3 dell’Allegato) per quanto guarda i controlli e manutenzione dei Sistemi Antincendio di Protezione Attiva.

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Redazione InSic

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