Avellino: rischio amianto,Orlando all’ex stabilimento Isochimica

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L’ex stabilimento dell’Isochimica, é stato sequestrato dal Corpo Forestale dello Stato su mandato della procura di Avellino. Sono 24 le persone che risultano indagate a vario titolo per inquinamento ambientale. Lo stabilimento, nel quale venivano scoibentate le carrozze ferroviarie, più volte al centro di inchieste giudiziarie, da anni é inattivo, ma al suo interno sono custodite quasi 3000 tonnellate di amianto. La procura ha rilevato che 500 cubi di cemento-amianto sono in pessimo stato di conservazione e inadatti a trattenere le fibre, esposte a facile dispersione nell’aria.

L’emergenza Isochimica


Le indagini proseguono anche per identificare altri responsabili dell’inquinamento ambientale. Da tempo gli ex dipendenti dell’azienda e gli abitanti del rione Ferrovia di Avellino hanno ingaggiato una battaglia legale per ottenere il riconoscimento dei danni provocati dalla mancata bonifica del sito, dove tra il 1983 e il 1988 furono anche smaltite illegalmente tonnellate e tonnellate di amianto. La procura ha nominato il sindaco di Avellino, attualmente commissariata, e il dirigente del settore Ambiente del Comune custodi giudiziari per avviare immediatamente le opere di messa in sicurezza.
“Proveremo a sostenere questa emergenza perché é una delle più significative”. Il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando rassicura sul suo impegno ai lavoratori dell’Isochimica di Avellino, l’azienda che per contro delle Ferrovie dello Stato negli anni ’80 scoibentava le carrozze dei treni al centro di una inchiesta della procura di Sant’Angelo dei Lombardi. Il ministro ha incontrato, a margine di un convegno organizzato dalla Cna di Avellino, una delegazione di lavoratori dell’azienda sequestrata il 3 giugno scorso per grave inquinamento ambientale. “Mi sono impegnato – dice il ministro – a dare una mano affinché la Regione Campania inserisca nel suo piano di bonifiche”.
Un censimento dei lavoratori che per 5 anni sono stati esposti all’amianto e un tavolo interministeriale con i ministeri dell’Ambiente, della Salute e del Lavoro. Sarà questa la strada che gli ex dipendenti dell’Isochimica e gli abitanti della zona di Avellino, dove si trova l’azienda che tra il 1983 e il 1988 scoibentava carrozze ferroviarie, seguiranno per ottenere il riconoscimento del diritto alla pensione per malattia e il risanamento dell’area, sequestrata il 3 giugno scorso, dove sono ancora stoccate tonnellate di amianto senza le dovute misure di sicurezza. Una delegazione di lavoratori e di residenti questa mattina ha incontrato, a margine di un convegno organizzato dalla Cna di Avellino sull’efficientamento emergetico, il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, che ha assicurato il suo impegno perché la Regione Campania affronti l’emergenza Isochimica. All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti sindacali, il sindaco di Avellino Paolo Foti e la componente della commissione Lavoro della Camera Valentina Paris. “I lavoratori – spiega Paris – avrebbero bisogno di una deroga alla riforma Fornero, ma il problema é ancor più complesso perché abbiamo censito 150 ex dipendenti, mentre sappiamo che ce ne sono molti altri che non conosciamo e per i quali bisogna ricostruire tutto il curriculum attraverso il committente Ferrovie dello Stato”

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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