Strategie di SSL: una Relazione EU-OSHA individua i fattori chiave

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L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha recentemente pubblicato una relazione dal titolo Analysis of the determinants of workplaceoccupationalsafety and healthpractice in a selection of EU MemberStates (Analisi dei determinanti delle prassi nel campo della sicurezza e della salute sul lavoro in alcuni Stati membri dell’UE), che contiene un’analisi approfondita del modo in cui i fattori ambientali influiscono sugli approcci alla gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SSL)

I cinque fattori che influenzano le politiche di SSL

La pubblicazione rientra negli studi condotti tra le imprese europee sui rischi nuovi ed emergenti (ESENER): individua cinque ampie categorie di fattori determinanti
influenze dell’UE e sovranazionali (per es. legislazione, accordi tra parti sociali, strategie ecc.);
governance e regolamentazione nazionali e il sistema relativo alla SSL;
rapporti di lavoro, sindacati e organizzazioni dei datori di lavoro e processi;
ristrutturazione economica;
altri sistemi connessi (per es. previdenza sociale, sanità ecc.).
In base ai risultati del progetto, i requisiti imposti dall’Europa in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, si traducono in prassi diverse nei vari Stati membri in base all’impatto che la politica UE riesce a raggiungere nei singoli Stati, ferme restando alcune caratteristiche del mercato del lavoro ( caratterizzato da un’accesa e dinamica globalizzazione e ristrutturazione, a causa dei disavanzi di bilancio e del calo della sindacalizzazione)

Fattori che influiscono sulla gestione della SSL

Per quanto riguarda le principali aree di interesse dell’indagine ESENER, ovvero la gestione della SSL, la gestione dei rischi psicosociali e il coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti, i fattori che influiscono sul livello di gestione della SSL in un paese comprendono:
l’esistenza o meno di un precedente approccio partecipativo alla gestione della SSL basato su processi;
• la percezione dei costi legati all’attuazione e alla conformità legislativa;
l’infrastruttura di supporto disponibile;
• il clima politico ed economico in senso più ampio.

La gestione dei rischi psicosociali è apparsa come un sottogruppo avanzato di gestione della SSL più in generale; a tale proposito, le organizzazioni con una buona gestione della SSL sono risultate in grado di gestire adeguatamene anche i rischi psicosociali.
Tuttavia, la ricerca dimostra chiaramente la necessità di una solida strategia di prevenzione in materia di sicurezza e salute sul lavoro, applicabile in modo transfrontaliero. Una tale strategia contribuirebbe a pilotare gli sforzi a livello nazionale volti a migliorare la prassi nel campo della SSL.

Al seguente link è possibile leggere una sintesi della Relazione. L’intero testo della Relazione è disponibile in allegato alla notizia

Allegati

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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