Infrastrutture portuali

Infrastrutture portuali e attuazione del PNRR: finanziamenti e normativa – aggiornamenti

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In questa pagina facciamo il punto sui finanziamenti previsti dal PNRR per le infrastrutture portuali, e gli interventi in vista e finanziati dal Piano, che mirano sia al miglioramento della produttività e logistico/strutturale che all’ambiente e alla decarbonizzazione , oltre alla normativa di riferimento in attuazione sia del PNRR che del Piano Nazionale Complementare.

PNRR: Missione 3 e Piattaforma logistica nazionale (PNL) per la rete dei porti

Il Piano Nazionale di ripresa e resilienza approvato il 31 marzo 2021 contiene 3 assi strategici: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale e si articola in sedici componenti, raggruppate in sei missioni.

La Missione 3 è rubricata «infrastrutture per una mobilità sostenibile» e mira a rendere, entro il 2026, il sistema infrastrutturale più moderno, digitale e sostenibile e in grado di rispondere alla sfida della decarbonizzazione.

All’interno della Missione 3 figura l’obiettivo specifico di rafforzare e garantire l’interoperabilità della Piattaforma logistica nazionale (PNL) per la rete dei porti che prevede il finanziamento di interventi per lo sviluppo del sistema portuale per il miglioramento della competitività, capacità e produttività dei porti italiani, con una particolare attenzione alla riduzione delle emissioni inquinanti nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale della mobilità via mare dei passeggeri e delle merci.

Sviluppo dei Porti: le risorse del PNRR

Il decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59 convertito con modificazioni dalla L. 1 luglio 2021, n. 101 approva il Piano nazionale per gli investimenti complementari finalizzato ad integrare con risorse nazionali gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e ripartisce 30.622,46 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026.

Per il settore dei Porti risultano destinate risorse per complessivi euro 2.860 milioni, ripartite in annualità come di seguito indicato:

a) «Sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici», per complessivi 1.470 milioni di euro, ripartiti in annualità: 300 milioni di euro per l’anno 2021, 400 milioni di euro per l’anno 2022, 320 milioni di euro per l’anno 2023, 270 milioni di euro per l’anno 2024, 130 milioni di euro per l’anno 2025 e 50 milioni di euro per l’anno 2026;

b) «Aumento selettivo della capacità portuale», per complessivi 390 milioni di euro, ripartiti in annualità come segue: 72 milioni di euro per l’anno 2021, 85 milioni di euro per l’anno 2022, 83 milioni di euro per l’anno 2023, 90 milioni di euro per l’anno 2024 e 60 milioni di euro per l’anno 2025;

c) «Ultimo/Penultimo miglio ferroviario/stradale», per complessivi 250 milioni di euro, ripartiti in annualità come segue: 20,41 milioni di euro per l’anno 2021, 52,79 milioni di euro per l’anno 2022, 68,93 milioni di euro per l’anno 2023, 46,65 milioni di euro per l’anno 2024, 47,79 milioni di euro per l’anno 2025 e 13,43 milioni di euro per l’anno 2026;

Sviluppo delle Infrastrutture portuali: normativa di attuazione del PNRR

  • Il decreto ministeriale 13 agosto 2021, n. 330, approva il programma di interventi infrastrutturali in ambito portuale sinergici e complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), come elencati nell’allegato 1 al decreto per un importo complessivo di 2.835,63 milioni.
  • Con Decreto del MIT nel Gennaio 2022 il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) ha istituito un’apposita Commissione, coordinata dal Dr. Salvatore Rossi per elaborare il Piano generale dei trasporti e della logistica con l’indirizzo strategico per la definizione dei piani settoriali (ferrovie, portualità, logistica integrata, ciclabilità, ecc.).
  • Nel Decreto PNRR 2 152/2022 si prevede un’autorizzazione unica, rilasciata dalla Regione, per la realizzazione di opere e infrastrutture per l’elettrificazione delle banchine dei porti (cold ironing). La Regione rilascia l’autorizzazione unica nel rispetto delle normative di tutela dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, all’esito della Conferenza di servizi, promossa dall’Autorità di sistema portuale o dalla stessa Regione competente e alla quale partecipano tutte le amministrazioni interessate. Il termine massimo per la conclusione del procedimento è di 120 giorni, o di 180 giorni nel caso in cui sia necessario procedere alla valutazione di impatto ambientale, valutazione quest’ultima che spetta alla Regione che è chiamata ad effettuarla con modalità accelerate (riduzione della metà dei termini attualmente previsti).
  • Nel Giugno 2022 un decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha definito la procedura da seguire per realizzare interventi per complessivi 220 milioni di euro, finanziati dal Fondo Nazionale Complementare (Pnc), finalizzati alla realizzazione di impianti di liquefazione di gas naturale, di punti di rifornimento nei porti di gas naturale liquefatto (Gnl e Bio-Gnl) e per l’acquisto di navi per consentire le attività di bunkeraggio. Il decreto definisce le modalità di presentazione della richiesta per accedere al contributo e fissa i requisiti necessari per i beneficiari dell’intervento. Le domande possono essere presentate fino alle ore 13:00 del 10 settembre 2022, mentre entro il 30 settembre 2022 l’Amministrazione definirà la graduatoria per l’ammissione dei progetti al contributo.
  • Nel Decreto Aiuti (DL 50/2022 convertito) il Ministero ha stanziato oltre 9,5 miliardi di euro, che si aggiungono ai 470 milioni già previsti, per fronteggiare gli aumenti dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici nel 2022 e assicurare la realizzazione delle opere pubbliche e dei progetti finanziati con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Piano Nazionale Complementare. Inoltre, nel decreto anche la possibilità per le Autorità di sistema portuale di costituire comunità energetiche rinnovabili. Per favorire la transizione energetica in ambito portuale, anche in vista dell’elettrificazione delle banchine (cold ironing), le Autorità di sistema portuale possono dunque costituire una o più comunità energetiche per la produzione e la distribuzione di energia da fonti rinnovabili. Attraverso questo strumento, che consente di abbattere i costi per la produzione di energie rinnovabili, le Autorità sono agevolate nel promuovere il consumo di energia ‘pulita’ da parte delle imprese portuali o retroportuali.
  • Con DECRETO 7 luglio 2022 il MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILI ha rettificato il CUP numero B28I21000790001, associato all’intervento da realizzare nel porto di Livorno previsto al punto 11 «Elettrificazione delle banchine (Cold ironing)» denominato «Fornitura di energia elettrica da banchina per le navi tipo portacontainer a banchina presso l’area passeggeri» e lo sostituisce con il numero B48I21001440001, come risulta dalla consultazione della banca dati «Open CUP» presso il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica.

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Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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