Condizioni di lavoro e sicurezza, audizione di Orlando – DL Fiscale, attuazione del TUS e dati sugli infortuni

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Qual è lo stato della salute e sicurezza sul lavoro in Italia? In questo articolo riportiamo gli interventi del ministro del lavoro, Andrea Orlando, sui dati diffusi da Enti e Istituzioni in materia di prevenzione. Una fotografia aggiornata delle condizioni di sicurezza del nostro Paese e dei prossimi impegni del Governo sul fronte dell’aggiornamento normativo.

Fra gli interventi più significativi del Ministro in materia di salute e sicurezza ricordiamo anche quello sull’aggiornamento 2021 del Protocollo anti-covid e sull’introduzione del Protocollo per le vaccinazioni in azienda.

Informativa del Ministro Orlando alla Camera sulla sicurezza sui luoghi di lavoro

22 Dicembre 2021: Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, è intervenuto alla Camera dei Deputati per rendere l’informativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Di seguito i principali passaggi del suo intervento sul dato infortunistico, sull’attività di vigilanza, e sulle prossime novità normative in vista.

Decreto FISCALE: occorre rafforzare i controlli

Circa i prossimi impegni del Governo, anche alla luce della recente conversione in legge del Decreto FISCALE, il Ministro ha sottolineato come:

“in questi mesi il Governo ha inteso muoversi con interventi di carattere strutturale e organico, che hanno riportato al centro dell’azione il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, anche cercando di invertire quel senso di rassegnazione, talvolta di accettazione fatalistica che spesso si è registrato in occasione delle morti sul lavoro”.

Inoltre, sottolinea Orlando, a proposito del DL FISCALE, “occorre aumentare l’attenzione e l’impegno, nonché rafforzare i controlli e la programmazione di un’azione strutturale per cercare di invertire le ragioni di una recrudescenza degli infortuni sul lavoro, ragioni che risiedono nella carenza di risorse impiegate, di strategie organizzative e in una persistente violazione ed elusione delle tutele dei lavoratori.

Decreto Fiscale e ruolo dell’INL

Innanzitutto, è stato ampliato il sistema di controllo, con l’estensione delle competenze dell’Ispettorato del lavoro dai cantieri edili a tutti i settori. Abbiamo conferito all’INL lo stesso perimetro di competenze che spetta ai servizi ispettivi
delle Asl in materia di vigilanza sulla salute e sicurezza, alle quali, però, nulla è stato sottratto.

Verso la completa attuazione del TUS?

Orlando annuncia che un gruppo di lavoro, in collaborazione con l’Ispettorato e INAIL, è attivo presso il Ministero per dare tempestivo seguito all’adozione dei decreti previsti dal d.l. 146/21.

“Al tempo stesso abbiamo verificato che numerosi dei decreti attuativi del d.lgs 81/2008, ben 26, per di più di contenuto tecnico, non sono stati adottati e il medesimo gruppo sta operando una ricognizione per verificarne l’attualità e colmare le lacune esistenti”.

I dati sugli infortuni al 31 ottobre 2021: trasporti e costruzioni, infortuni in aumento

Le denunce di infortunio sul lavoro pervenute all’Inail alla data del 31 ottobre 2021 evidenziano per i primi 10 mesi del 2021 (oltre 448mila denunce) un aumento rispetto ai primi 10 mesi del 2020 (+6,3%, quasi 27mila denunce di infortunio in più, che passa al +16,5% se il confronto viene fatto al netto dei contagi da Covid-19).

Rispetto invece ai primi 10 mesi del 2019, nel 2021 sono in diminuzione sia gli infortuni in occasione di lavoro che quelli in itinere.

Riguardo ai settori di attività economica, tra il 2020 e il 2021, si sono registrati aumenti consistenti di denunce in quasi tutti i settori, in particolare trasporti e costruzioni. Viceversa, rispetto al 2019, nel 2021 si registrano cali diffusi in tutti i settori, tranne che per sanità e amministrazioni pubbliche (per gli effetti della pandemia ancora in corso).

Infortuni mortali in aumento del 20,6%: 2021 un anno critico per le morti sul lavoro

Per quanto riguarda gli infortuni mortali, i dati dei primi 10 mesi dimostrano come il 2021 si stia presentando come un anno particolarmente critico sul fronte delle morti sul lavoro non collegate all’epidemia, spiega Orlando, soprattutto alla luce dei più numerosi incidenti plurimi denunciati all’Istituto.

Al netto degli infortuni da contagio Covid-19, sembrerebbe presentarsi nei primi dieci mesi del 2021, rispetto all’analogo periodo 2020, un aumento complessivo del 20,6%, da monitorare comunque nelle future rilevazioni.

Irregolarità in sicurezza sul lavoro: l’incidenza maggiore è collegata all’illegalità contrattuale

Il 75% delle irregolarità accertate riguarda proprio la materia della salute e sicurezza sul lavoro. Peraltro, merita attenzione la percentuale di irregolarità riscontrata all’esito di questa vigilanza speciale in corso: da essa risulta che oltre 9 imprese edili su 10 non sono regolari.
Orlando incrocia quindi i dati Inail, INL e Istat dai quali risulta che l’incidenza degli infortuni sul lavoro è connessa alle situazioni di irregolarità e di illegalità contrattuale. I dati evidenziano, infatti, che il numero maggiore di infortuni, si verifica in imprese di piccole dimensioni che svolgono attività prevalentemente in appalto, e in settori di attività caratterizzati da contenuti professionali non particolarmente elevati.

E’ quindi ipotizzabile che parte degli infortuni sul lavoro sia legata anche alla dinamica del ciclo produttivo, a specifiche condizioni contrattuali e, più in generale, a una scarsa diffusione della cultura della sicurezza.

Logistica: i dati della task force ministeriale

Presentato anche il risultato dell’attività operativa svolta della task force “Settore logistico e trasporto merci”, costituita per contrastare il dumping sociale, lo sfruttamento del lavoro e i comportamenti illegali nel settore.

“Questo metodo di cooperazione interistituzionale, per la prima volta applicato nell’ambito delle politiche di vigilanza – ha rilevato il ministro – è il percorso virtuoso su cui proseguire nel futuro“. 

Audizione del Ministro Orlando alla Commissione di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia (luglio 2021)

8 luglio 2021: Durante l’audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando ha parlato di come combattere lo sfruttamento dei lavoratori e promuovere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati.

Nel suo intervento il ministro ha sottolineato:

  • la necessità di creare percorsi di emersione e repressione del caporalato, anche in edilizia;
  • l’avvio di una campagna di sensibilizzazione in materia di formazione;
  • il varo di un ambizioso Piano nazionale per la lotta al sommerso (con maggiore coinvolgimento delle figure coinvolte) entro il 2022.

Sfruttamento del lavoro: qual è l’impegno del Governo?

Orlando ha sottolineato che l’impegno del Governo riguarda la lotta allo sfruttamento del lavoro, l’importanza di costruire dei percorsi attraverso i quali favorire l’emersione e reprimere le forme di sfruttamento e caporalato, la necessità di sviluppare un’educazione nazionale al lavoro e una unità di comando a livello nazionale che si può realizzare attraverso una unica banca dati. Vigilanza, formazione, informazione e prevenzione sono state le parole chiave utilizzate dal Ministro per contrastare gli infortuni sul lavoro.

Qual è il ruolo assegnato alla formazione in sicurezza?

“La formazione riveste un ruolo fondamentale in ambito di prevenzione e sicurezza sul lavoro che andrebbe affrontata già nelle scuole. Partirà una campagna di sensibilizzazione per informare e raggiungere i diversi target. La sicurezza è un investimento con un effettivo ritorno positivo e non è un costo.

Per ogni euro investito in prevenzione si generano quattro euro di investimento in salute” ha dichiarato il Ministro. “Gli infortuni hanno un peso del 2,6% sul PIL perché gravano sul sistema sanitario, previdenziale, assicurativo, amministrativo e giudiziario, pesando sull’economia sana e lo stato sociale”.

Caporalato: non solo in agricoltura

Secondo Orlando, “non bisogna associare il caporalato esclusivamente all’agricoltura, ma il fenomeno interessa anche il settore edile e a tal fine, proprio qualche giorno fa, ho firmato un decreto per combattere il fenomeno del lavoro nero in edilizia e a far sì che i lavoratori nei cantieri siano effettivamente in numero proporzionato all’incarico affidato all’impresa”.

Il decreto sulla congruità della manodopera

Ricordiamo infatti che proprio nei giorni scorsi, il ministro ha annunciato l’approvazione di un decreto che definisce il sistema di verifica della congruità dell’incidenza della manodopera impiegata nella realizzazione di lavori edili. Il provvedimento completa l’iter previsto dall’Accordo collettivo del 10 settembre 2020 sottoscritto dalle organizzazioni più rappresentative per il settore edile.

Lotta al sommerso: verso un piano ambizioso di contrasto

“Entro la fine del 2022 adotteremo un ambizioso Piano nazionale per la lotta al sommerso, con l’obiettivo di ridurre sensibilmente la distanza del nostro Paese rispetto alla media europea nella diffusione del fenomeno. Risulta fondamentale – ha concluso il Ministro – un maggiore coordinamento tra i numerosi attori coinvolti in questo ambito, le criticità non si superano soltanto con le leggi ma è una questione principalmente culturale”.

Coordinamento editoriale Portale InSic.it – Formatore in salute e sicurezza sul lavoro – Content editor e Social media manager InSic.it

Antonio Mazzuca

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