Strategia energetica nazionale 2017: firmato il decreto!

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I ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico hanno firmato il decreto di adozione della Strategia Energetica Nazionale 2017 (SEN 2017), il piano decennale del Governo italiano per anticipare e gestire il cambiamento del sistema energetico.

Su InSic ne abbiamo seguito la fase istruttoria, durata più di un anno che ha coinvolto gli organismi pubblici operanti sull’energia, gli operatori delle reti di trasporto di elettricità e gas e qualificati esperti del settore energetico, per poi arrivare al documento di bozza, oggetto di confronto con i gruppi parlamentari, le Amministrazioni dello Stato e le Regioni. La proposta di SEN è stata poi per tre mesi in consultazione pubblica, terminata il 12 settembre cui hanno partecipato 250 tra associazioni, imprese, organismi pubblici, cittadini e esponenti del mondo universitario, per un totale di 838 contributi tematici, presentati nel corso di un’audizione parlamentare dalle Commissioni congiunte Attività produttive e Ambiente della Camera e Industria e Territorio del Senato.
Passiamo in rassegna gli aspetti più importanti della SEN rimandando per un approfondimento completo alle pagine informative di MISE e MinAmb.

Obiettivi
La Strategia si pone l’obiettivo di rendere il sistema energetico nazionale più:
competitivo: migliorare la competitività del Paese, continuando a ridurre il gap di prezzo e di costo dell’energia rispetto all’Europa, in un contesto di prezzi internazionali crescenti;
sostenibile: raggiungere in modo sostenibile gli obiettivi ambientali e di de-carbonizzazione definiti a livello europeo, in linea con i futuri traguardi stabiliti nella COP21;
sicuro: continuare a migliorare la sicurezza di approvvigionamento e la flessibilità dei sistemi e delle infrastrutture energetiche, rafforzando l’indipendenza energetica dell’Italia.

Target quantitativi previsti dalla SEN:
efficienza energetica: riduzione dei consumi finali da 118 a 108 Mtep con un risparmio di circa 10 Mtep al 2030;
fonti rinnovabili: 28% di rinnovabili sui consumi complessivi al 2030 rispetto al 17,5% del 2015; in termini settoriali, l’obiettivo si articola in una quota di rinnovabili sul consumo elettrico del 55% al 2030 rispetto al 33,5% del 2015; in una quota di rinnovabili sugli usi termici del 30% al 2030 rispetto al 19,2% del 2015; in una quota di rinnovabili nei trasporti del 21% al 2030 rispetto al 6,4% del 2015;
riduzione del differenziale di prezzo dell’energia: contenere il gap di costo tra il gas italiano e quello del nord Europa (nel 2016 pari a circa 2 €/MWh) e quello sui prezzi dell’elettricità rispetto alla media UE (pari a circa 35 €/MWh nel 2015 per la famiglia media e al 25% in media per le imprese);
cessazione della produzione di energia elettrica da carbone con un obiettivo di accelerazione al 2025, da realizzare tramite un puntuale piano di interventi infrastrutturali;
razionalizzazione del downstream petrolifero, con evoluzione verso le bioraffinerie e un uso crescente di biocarburanti sostenibili e del GNL nei trasporti pesanti e marittimi al posto dei derivati dal petrolio;
• verso la decarbonizzazione al 2050: rispetto al 1990, una diminuzione delle emissioni del 39% al 2030 e del 63% al 2050;
raddoppiare gli investimenti in ricerca e sviluppo tecnologico clean energy: da 222 Milioni nel 2013 a 444 Milioni nel 2021;
• promozione della mobilità sostenibile e dei servizi di mobilità condivisa;
nuovi investimenti sulle reti per maggiore flessibilità, adeguatezza e resilienza; maggiore integrazione con l’Europa; diversificazione delle fonti e rotte di approvvigionamento gas e gestione più efficiente dei flussi e punte di domanda;
riduzione della dipendenza energetica dall’estero dal 76% del 2015 al 64% del 2030 (rapporto tra il saldo import/export dell’energia primaria necessaria a coprire il fabbisogno e il consumo interno lordo), grazie alla forte crescita delle rinnovabili e dell’efficienza energetica.

La Strategia energetica nazionale costituisce un impulso per la realizzazione di importanti investimenti, incrementando lo scenario tendenziale con investimenti complessivi aggiuntivi di 175 miliardi al 2030, così ripartiti:
• 30 miliardi per reti e infrastrutture gas e elettrico
• 35 miliardi per fonti rinnovabili
• 110 miliardi per l’efficienza energetica

Provvedimenti in vista
Il Decreto prevede l’istituzione di una Cabina di regia, per il monitoraggio dell’attuazione della SEN, costituita dai Ministeri dello sviluppo economico e dell’Ambiente, con la partecipazione dei Ministeri dell’economia, dei trasporti e dei beni culturali, con una rappresentanza delle Regioni e con periodico coinvolgimento degli enti locali, degli stakeholders e delle parti sociali.
Il Governo sarà inoltre tenuto a riferire annualmente al Parlamento sullo stato di implementazione della strategia e sulle iniziative adottate utili al raggiungimento degli obiettivi fissati, nonché ad avviare ogni tre anni un processo partecipato e condiviso di revisione della Strategia.
Con l’attuazione della Strategia, verrà presentata alla Commissione europea entro il 2018 una proposta di Piano integrato per l’energia e il clima (CEP) previsto dall’UE, che dovrà indicare obiettivi al 2030, politiche e misure per le cinque “dimensioni dell’energia”: decarbonizzazione e rinnovabili, efficienza energetica, sicurezza energetica, mercato interno, innovazione e competitività.

Per maggiori informazioni
Testo integrale SEN 2017
Presentazione SEN 2017
Brochure SEN 2017

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Redazione InSic

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