Emissioni da impianti di combustione: decreto approvato in via definitiva

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Nel Consiglio dei Ministri, n. 56 del 10 Novembre 2017, il Governo ha annunciato l’approvazione (in esame definitivo) del decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2015/2193 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015, relativa alla limitazione delle emissioni nell’atmosfera di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi nonché per il riordino del quadro normativo degli stabilimenti che producono emissioni in atmosfera.
Il Provvedimento attende ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il Contenuto del Decreto sulle emissioni inquinanti
Spiega il Governo che il provvedimento riguarda in particolare gli impianti con potenza termica nominale compresa tra 1 e 50 MW, indipendentemente dal tipo di combustibile utilizzato, e in via principale detta norme unificate per il controllo delle emissioni di particolari tipi di inquinanti (biossido di zolfo, ossidi di azoto e polveri), attraverso l’aggiornamento dei valori limite di emissione. Inoltre, come prescritto dalla direttiva, sempre al fine di controllare le emissioni, il testo:
• razionalizza e semplifica le procedure autorizzative per l’esercizio delle attività normate, estendendo la possibilità di ricorrere alle autorizzazioni generali in luogo di quelle ordinarie;
• assicura la certezza e l’efficacia del sistema dei controlli;
• aggiorna il sistema delle sanzioni, in modo da assicurarne l’efficacia e la proporzionalità.

Il Governo aggiunge, rispetto a quanto aveva indicato in fase di approvazione preliminare nel Luglio 2017, che il decreto è stato elaborato sulla base di una istruttoria svolta tra il 2016 e il 2017. Un tavolo tecnico istituzionale di coordinamento ha consentito poi un confronto tra autorità statali, regionali e locali competenti sulle emissioni in atmosfera, acquisendo i pareri delle competenti Commissioni parlamentari e della Conferenza unificata e recependo alcune osservazioni e condizioni formulate.

Un Decreto previsto dalla legge di Delegazione 2015
Il Decreto era stato previsto fra quelli delegati al Governo dalla Legge di Delegazione europea 2015 (l. n.170/2016) che aveva anche indicato i principi ispiratori della riforma e che aveva annunciato la modifica della parte quinta del Codice Ambiente per quanto riguarda l’installazione e l’esercizio, le procedure autorizzative la determinazione dei valori limite di emissione, i controlli e le azioni conseguenti ai controlli. Un’ulteriore modifica del Codice Ambiente riguarderà i vigenti valori limite di emissione, da ridurre alla luce delle migliori tecnologie disponibili.

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Redazione InSic

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