Case Study: Cedimento Attuatore presso C.le Gas Sillaro

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Il 13 luglio 2018 presso la centrale Gas “Sillaro”, nell’ambito della Concessione di Coltivazione “Sillaro”, si è verificato un incidente che ha comportato il cedimento dell’attuatore di una valvola di blocco (SDV) poco a valle della Wing Valve di testa pozzo.
L’evento è stato causato dalla corrosione della maggior parte dei componenti dell’attuatore, dovuta a semplici fenomeni di ossidazione dell’alluminio, favoriti dalla presenza di umidità e acqua meteorica e potenzialmente aggravati dall’insorgere di correnti galvaniche. L’evento non ha avuto conseguenze né per gli operatori della centrale né per l’ambiente circostante. Abbiamo dunque chiesto alcune delucidazioni a Marco Santucci, Direttore Responsabile di Coro Energy Plc, da poco Parent Company di Northsun Italia S.p.A., società titolare dell’impianto.
L’incidente è documentato nel Case Study di cui all’articolo in allegato, a firma di Marco Santucci e Riccardo Masetti.

Ing. Santucci, ci riepiloghi brevemente l’incidente occorso allo stabilimento
Durante una normale ispezione giornaliera dell’impianto da parte del personale di cantiere, iniziata subito dopo aver terminato le fasi di ripristino della produzione precedentemente interrotta per attività di manutenzione straordinaria, è stato udito un forte rumore proveniente dall’area delle teste pozzo. Dopo essersi accertati da un lato che nessun lavoratore fosse stato investito dall’evento e che non vi fossero fuoriuscite di gas, il personale si è recato in corrispondenza delle teste pozzo ove ha appurato il cedimento dell’attuatore di una valvola di blocco (SDV) installata su una delle due stringhe di produzione, poco a valle della Wing Valve di testa pozzo.

Quali sono state le conseguenze immediate di questo incidente sulla vostra linea produttiva?
L’evento ha innescato la logica di blocco automatico dell’impianto, che ha funzionato correttamente, con la conseguenza che la produzione dell’impianto si è immediatamente interrotta. Successivamente, in piena sintonia con l’Autorità Competente, si è convenuto di perpetuare l’arresto della produzione fino a quando non fossero state identificate le cause profonde dell’evento, così da poter poi ripristinare al meglio le condizioni di sicurezza per gli operatori, l’ambiente e l’impianto. La root-cause analysis è stata anche estesa a tutti gli altri impianti gel Gruppo dove fossero installati attuatori di pari tipologia, a prescindere dal materiale dell’attuatore.

Quale lezione è possibile trarre dal Caso di studio presentato?
In un caso di studio come questo le lezioni apprese sono diverse, innanzitutto la valutazione tecnica della tipologia di attuatore coinvolto nell’evento. E’ infatti emerso chiaramente dall’indagine che questa tipologia di attuatori in alluminio, per loro natura, sono adatti principalmente ad ambienti indoor o a climi particolarmente secchi con bassissimi tenori di umidità nell’aria. Inoltre, il fluido motore che aziona il meccanismo interno all’attuatore, deve essere particolarmente secco e non presentare alcuna traccia di umidità. Se operati al di fuori di queste condizioni tecniche e ambientali, la loro vita media può diminuire drasticamente.

Quali ulteriori misure precauzionali possono essere messe in atto per evitare incidenti di questo genere in futuro?
Abbiamo proceduto a sostituire questa tipologia di attuatori non solo nella centrale gas di Sillaro, ma anche in altri impianti dove lo stato di corrosione degli attuatori era di pari gravità. La scelta dei nuovi attuatori si è basata sulle nuove specifiche di fornitura, scritte in seguito all’indagine condotta sull’incidente. In generale, qualora il proprio impianto sia dotato di attuatori in alluminio e non sia possibile installare attuatori in acciaio, il suggerimento è di intensificare la periodicità delle ispezioni, con frequenza minima annuale, e di effettuare la manutenzione delle parti usurabili con frequenza biennale, in modo tale da rendersi conto con congruo anticipo dell’insorgenza di eventuali fenomeni di corrosione. Inoltre, dopo ogni manutenzione, è necessario condurre un’attenta valutazione della sua vita residua confrontandosi con il Costruttore e tenersi pronti alla eventuale sostituzione dell’attuatore. Un altro suggerimento importante è assicurarsi in particolare che il fluido motore sia effettivamente disidratato e rispondente alle specifiche del Costruttore.

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Redazione InSic

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