Discariche italiane abusive: ne restano 77 ma la sanzione UE scende

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Il Ministero dell’Ambiente rende noto il contenuto di una lettera della Direzione generale Ambiente diretta alla Commissione europea (e datata giugno 2017), sullo stato delle discariche italiane e della loro conformità al diritto UE e per le quali il nostro Paese è soggetta a sanzione.

Dalle iniziali 200 discariche dichiarate non conformi alle Direttive 77/442 e 91/696, sono oggi rimaste 77 discariche abusive, scrive la Direzione, per le quali l’Italia paga ogni sei mesi una sanzione (39 milioni e 800 mila euro) prevista dalla sentenza di condanna della Corte di Giustizia europea del 2 dicembre 2014: 23 sono in Calabria, 14 in Abruzzo, 11 in Campania, 10 in Sicilia, sei nel Lazio, in Puglia e in Veneto, una nelle Marche..

Ora la sanzione scende a 16 milioni di euro. Nella Lettera si riportano anche i dati sullo stato di avanzamento della messa in regola di 33 siti, per otto dei quali resta dunque ancora in vigore la penalità.
Le discariche per le quali invece non è più dovuta dallo Stato italiano alcuna penalità sono dunque 25: ben 14 riguardano la Regione Campania, quattro l’Abruzzo, tre il Lazio, una a testa la Sicilia, l’Umbria, il Veneto e la Toscana. Si tratta in particolare dei siti di Cava Baino (Casamicciola Terme, NA), Battitelle (Cusano Mutri, BN), Fosso delle Nevi (Durazzano, BN), Toppo Pagliano (Montefalcone di Val Fortore, BN), Calvano (Apice, BN), contrada Bolla (Solopaca, BN), Capitorto (Casalduni, BN), contrada chiusa Barricelli (Santa Croce del Sannio, BN), Sassinora (Morcone, BN), Fruscio (Calvi, BN), Sella del Corticato (Teggiano, SA), Cavone Santo Stefano (Rotondi, AV), Formulano (Villamaina, AV), Petrito Colle Ducito (Gioia Sannitica, CE), Civitella (Torrebruna, CH), Fonticello (Colledimacine, CH), Fosso Quercia La Serra (Montebello sul Sangro, CH), Valle dei Dieci (Taranta Peligna CH), Valesani Le Cese (Patrica, FR), Monte Castellone (Monte San Giovanni Campano, FR), Punta delle Monache (Vignanello, VT) Penisola Magnisi (Priolo Gargallo, SR), Vignavecchia (Gualdo Tadino, PG), Area Sordòn (Venezia) e Le Porte (Isola del Giglio, GR).

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Redazione InSic

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