Autorizzazioni ambientali: le modifiche che impattano l’ambiente vanno comunicate

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Dalla lettura delle disposizione del D.P.R. n. 59 del 2013, emerge chiaramente come vada comunicata, da parte dei soggetti istanti l’A.U.A., ogni modifica che “possa produrre effetti sull’ambiente” e, dunque, ogni modifica relativa all’utilizzo di sostanze e di cicli di prodotto, atteso che non rileva certamente, ai fini dell’applicabilità della norma, che la modifica introdotta sia poi ritenuta, a seguito di concreta valutazione espletata dalle Amministrazioni competenti, non influente sull’ambiente, ma solamente il fatto che la stessa, potenzialmente, lo fosse.
Così si pronuncia il T.A.R. Puglia, Sez. III, nella sentenza n. 524 del 02.04.2019.

Il Commento è a cura di S. Casarrubia sulla rivista Ambiente&Sicurezza sul lavoro.
Sulla Banca Dati Sicuromnia(*) anche il testo completo della sentenza commentata.

Sito produttivo usa acido solforico: serve modifica dell’AUA?

Una società, che produce miscele per la concimazione, propone ricorso al T.A.R. avverso i provvedimenti con i quali Provincia e Comune la diffidano ad osservare tutte le prescrizioni contenute nell’A.U.A., a seguito di sopralluogo dal quale era emerso che, nel processo produttivo, veniva utilizzato acido solforico, appositamente stoccato in un serbatoio esterno al capannone e tale prodotto ed il suo utilizzo nel processo produttivo non erano indicati nella relazione tecnica illustrativa.
Il ricorrente sostiene l’illegittimità dei provvedimenti impugnati, in quanto l’utilizzo nel ciclo produttivo di acido solforico non integrava una «modifica», da intendersi, ex 2, co. 1, lett. f) del D.P.R. n. 59/2013, come “ogni variazione al progetto, già autorizzato, realizzato o in fase di realizzazione o dell’impianto, che possa produrre effetti sull’ambiente”, poiché da ciò non deriva alcun impatto ambientale.

Modifiche all’AUA: a chi spetta il giudizio sull’impatto ambientale?

Il ricorso è rigettato. Demandare al sindacato del soggetto istante la ponderazione circa la rilevanza delle modifiche introdotte, sottraendola alla valutazione delle Autorità pubbliche competenti, secondo il giudice amministrativo, è contrario alla ratio della norma. Inoltre, attesa la rilevanza dell’interesse pubblico in gioco, il giudizio sull’impatto ambientale di ogni modifica introdotta deve ricomprendere le modifiche anche solo potenzialmente idonee a produrre effetti sull’ambiente.


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Redazione InSic

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