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Infortuni nel Lazio, il commento ANMIL sui dati INAIL

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Nel Rapporto Annuale Regionale del Lazio 2012 si riporta una diminuzione degli infortuni sul lavoro e si contraggono le denunce di malattie professionali




Il 2012 ha visto nel Lazio una diminuzione complessiva del 9% delle denunce per infortunio sul lavoro, che passano dai 51.615 casi del 2011 ai 46.495 dell’anno successivo. Si denunciano meno anche le malattie professionali perché si ha paura di perdere il posto di lavoro.
È quanto emerge dal rapporto Annuale Regionale INAIL Lazio 2012 presentato ieri 17 dicembre a Roma che mette in luce come la crisi abbia inciso sui lavoratori anche riguardo la denuncia di malattie addirittura gravi.
“Per le malattie professionali – si legge nel rapporto INAIL si è interrotta la crescita esponenziale delle denunce negli anni passati: questo forse è un riflesso della crisi economica legato al timore del coinvolgimento del datore di lavoro e alla conservazione dell’impiego”. La flessione delle denunce, poi, riguarda in particolare le donne. “Un’ulteriore osservazione, che potrebbe riportare alla paura della denuncia di una malattia professionale in tempo di crisi– viene sottolineato nel Rapporto – è l’evidenza del calo, nel settore ‘in rosa’ dell’industria e servizi, delle malattie da disturbi psichici, calo che non si ritrova invece nella gestione per conto dello Stato.
In generale, così come per gli uomini, anche per le lavoratrici la fascia di età maggiormente colpita è quella compresa tra i 50 ed i 64 anni”
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Sotto il profilo degli infortuni mortali, si evidenzia, nel medesimo anno di riferimento, una diminuzione pari a 9 unità. Infatti, nel 2012 sono stati denunciati 61 eventi mortali a fronte dei 70 del 2011. Dall’analisi del dato statistico relativo agli infortuni denunciati dalle donne si rileva che nel 2012 nel Lazio si è registrata una riduzione pari al 6%. Infatti, dai 20.072 del 2011 si è passati ai 18.849 del 2012.
Anche, gli infortuni mortali accaduti alle donne sono diminuiti nel 2012: sono morte sul lavoro 5 donne rispetto alle 7 del 2011, quindi una riduzione del 29%. In relazione alla nazionalità nel 2012 sono stati denunciati 4.957 eventi incidenti a lavoratori stranieri con un decremento del 8,9% rispetto il 2011. La popolazione maggiormente interessata, in termini numerici, dal fenomeno infortunistico è stata quella romena, che ha registrato n. 1.567 eventi. Il dato infortunistico mortale relativo ai lavoratori stranieri è – conclude il rapporto – maggiormente confortante, visto che si è passati dai 18 casi mortali registrati nel 2011 ai 6 del 2012. La popolazione più colpita è stata quella romena con 4 morti sul lavoro.

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Redazione InSic

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