Ambiente Marino: modifiche al decreto di attuazione della Direttiva Quadro UE

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Con Decreto del Ministero dell’Ambiente del 15 ottobre 2018 (pubblicato in GU n.284 del 6-12-2018) viene apportata modifica all’allegato III del D.Lgs. n.190/2010 che attua nel nostro ordinamento la Direttiva quadro 2008/56/CE in materia di ambiente marino.
La modifica si è resa necessaria alla luce dell’emanazione della direttiva (UE) 2017/845 della Commissione, del 17 maggio 2017, che modifica la direttiva 2008/56/CE per quanto riguarda gli elenchi indicativi di elementi da prendere in considerazione ai fini dell’elaborazione delle strategie per l’ambiente marino.

A essere sostituito completamente è l’Allegato III del D.Lgs. n.190/2010 che indica gli “Elenchi indicativi di elementi dell’ecosistema, pressioni antropogeniche e attività umane pertinenti per le acque marine (di cui all’articolo 8, comma 3, all’articolo 9, comma 1, all’articolo 10, comma 1, all’articolo 11, comma 1, e all’articolo 18).

Ricordiamo che, ai sensi dell’art.8 del D.Lgs. n.190/2010 il Ministero dell’ambiente promuove e coordina la Valutazione iniziale dello stato ambientale attuale e dell’impatto delle attività antropiche sull’ambiente marino. Tale Valutazione deve includere, fra l’altro (art. 8 comma 3):
• un’analisi degli elementi, delle caratteristiche essenziali e dello stato ambientale attuale della regione marina, sulla base dell’elenco indicativo degli elementi riportati nella tabella 1 dell’allegato III
• un’analisi dei principali impatti e delle pressioni che influiscono sullo stato ambientale della regione o sottoregione marina, sulla base dell’elenco indicativo degli elementi di cui alla tabella 2 dell’allegato III, che comprenda gli aspetti qualitativi e quantitativi delle diverse pressioni e che tenga conto delle tendenze rilevabili e consideri i principali effetti cumulativi e sinergici, nonché delle valutazioni pertinenti, effettuate in base alla vigente legislazione comunitaria;
(entrambe oggetto ora di modifica da parte del DM 15/10/2018).
Il buono stato ambientale (art.9) è determinato sulla base dei descrittori qualitativi di cui all’allegato 1, stabilisce sempre il D.Lgs. n.190/2010. Inoltre, sulla base della valutazione iniziale (di cui all’art.8) il Ministero definisce (art.10), con apposito decreto, sentita la Conferenza unificata, i traguardi ambientali e gli indicatori ad essi associati, al fine di conseguire il buon stato ambientale, tenendo conto delle pressioni e degli impatti di cui alla tabella 2 dell’allegato III

Per saperne di più sulla Strategia Marina
Il 17 giugno 2008 il Parlamento Europeo ed il Consiglio dell’Unione Europea hanno emanato la Direttiva quadro 2008/56/CE sulla strategia per l’ambiente marino, successivamente recepita in Italia con il d.lgs. n. 190 del 13 ottobre 2010.
La Direttiva si basa su un approccio integrato e si propone di diventare il pilastro ambientale della futura politica marittima dell’Unione Europea.
La Direttiva pone come obiettivo agli Stati membri di raggiungere entro il 2020 il buono stato ambientale (GES, “Good Environmental Status”) per le proprie acque marine. Ogni Stato deve quindi, mettere in atto, per ogni regione o sottoregione marina, una strategia che consta di una “fase di preparazione” e di un “programma di misure”.

Riferimenti normativi:
DECRETO 15 ottobre 2018 del MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Modifica dell’allegato III del decreto legislativo 13 ottobre 2010, n. 190, recante: «Attuazione della direttiva 2008/56/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria nel campo della politica per l’ambiente marino».
(GU n.284 del 6-12-2018)

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Redazione InSic

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