Emissioni di carbonio più basse entro il 2030

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Riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) del 40% rispetto al 1990, un obiettivo vincolante a livello UE per portare la quota delle energie rinnovabili almeno al 27%, politiche più ambiziose in materia di efficienza energetica, un nuovo sistema di governance e una serie di nuovi indicatori per assicurare un sistema energetico competitivo e sicuro: questi i pilastri del nuovo quadro UE in materia di clima ed energia per il 2030, presentato lo scorso 22 gennaio dalla Commissione europea.


La comunicazione che stabilisce il quadro 2030 sarà discussa ai massimi livelli, in particolare in seno al Consiglio europeo e al Parlamento europeo. Il testo sarà accompagnato da una proposta legislativa per una riserva di stabilità del mercato per il sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE (UE ETS), da attivare a partire dal 2021. Una relazione sui costi e sui prezzi dell’energia in Europa, pubblicata contemporaneamente alla comunicazione, suggerisce che l’aumento dei prezzi può essere contenuto attuando politiche efficaci sotto il profilo economico, creando mercati energetici competitivi e con una migliore efficienza energetica.
Gli elementi chiave del quadro strategico per il 2030 istituito dalla Commissione sono elencati di seguito.Elemento centrale della politica climatica ed energetica dell’UE per il 2030, è l’obiettivo di ridurre le emissioni del 40% al di sotto del livello 1990 che verrebbe raggiunto unicamente mediante misure interne. La riduzione annua del massimale delle emissioni dei settori compresi nel sistema ETS dell’UE aumenterebbe passando dall’attuale 1,74% al 2,2% dopo il 2020. Le emissioni dei settori che non rientrano nel sistema ETS dovranno ridursi del 30% al di sotto del livello 2005; questo sforzo sarebbe ripartito equamente tra gli Stati membri. La Commissione invita il Consiglio e il Parlamento europei a concordare, entro la fine del 2014, che l’UE si impegni all’inizio del 2015 a realizzare una riduzione del 40% nell’ambito dei negoziati internazionali per un nuovo accordo mondiale sul clima, che si concluderanno a Parigi alla fine del 2015.

Le energie rinnovabili svolgeranno un ruolo chiave nella transizione verso un sistema energetico sostenibile, sicuro e competitivo. Sospinto da un approccio maggiormente orientato al mercato e con condizioni propizie per le tecnologie emergenti, l’obiettivo vincolante di almeno il 27% di energie rinnovabili a livello dell’UE entro il 2030 si accompagna a notevoli benefici in termini di bilancia commerciale energetica, ricorso a fonti di energia locali, posti di lavoro e crescita. È necessario stabilire un obiettivo in materia di energia a livello dell’UE per stimolare la continuità degli investimenti nel settore. L’obiettivo UE non verrebbe però tradotto in obiettivi nazionali attraverso la normativa unionale, lasciando quindi agli Stati membri la flessibilità di trasformare il loro sistema energetico nel modo più consono alle preferenze e alle circostanze nazionali. Il raggiungimento dell’obietto UE in materia di energie rinnovabili verrebbe garantito dal nuovo sistema di governance basato su piani nazionali per l’energia (vedi oltre).

I miglioramenti nell’efficienza energetica contribuiranno al raggiungimento di tutti gli obiettivi della politica energetica dell’UE; la transizione verso un sistema energetico sostenibile, sicuro e competitivo non è pensabile senza efficienza energetica. Il ruolo di quest’ultima nel quadro 2030 verrà ulteriormente considerato nell’ambito della revisione della direttiva sull’efficienza energetica, che si concluderà prevedibilmente entro la fine dell’anno. A quel punto, la Commissione valuterà l’eventuale necessità di modificare la direttiva. Anche i piani nazionali per l’energia degli Stati membri dovranno prendere in considerazione l’efficienza energetica.

Riforma del sistema ETS dell’UE
La Commissione propone di stabilire una riserva per la stabilità del mercato all’inizio del prossimo periodo di scambio ETS, nel 2021. La riserva permetterà sia di affrontare l’eccedenza di quote di emissioni che si è costituita negli ultimi anni sia di migliorare la resilienza del sistema agli shock gravi, regolando automaticamente la fornitura di quote da mettere all’asta. La creazione di una tale riserva – in aggiunta al rinvio (“back-loading”) recentemente convenuto della messa all’asta di 900 milioni di quote al 2019-2020 – è sostenuta da un ampio spettro di portatori di interesse. Secondo quanto previsto dalla legislazione proposta oggi, la riserva opererebbe interamente secondo regole predefinite che non lascerebbero margini discrezionali alla Commissione o agli Stati membri per la sua attuazione.

Energia competitiva, a prezzi accessibili e sicura
La Commissione propone una serie di indicatori chiave per valutare i progressi compiuti nel tempo e fornire una base oggettiva per eventuali riposte strategiche. Gli indicatori riguardano, per esempio, i differenziali di prezzo dell’energia tra i principali partner commerciali, la diversificazione delle forniture e la dipendenza da fonti energetiche interne, nonché la capacità di interconnessione tra gli Stati membri. Attraverso questi indicatori, le politiche da oggi al 2030 garantiranno un sistema energetico competitivo e sicuro che continuerà a sviluppare un mercato più integrato, forniture più diversificate, una concorrenza più intensa e fonti locali più sviluppate, senza dimenticare il sostegno a ricerca, sviluppo e innovazione.
Un nuovo sistema di governance: il quadro 2030 propone una nuova governance basata su piani nazionali per un’energia competitiva, sicura e sostenibile. Sulla base degli orientamenti che la Commissione fornirà a breve, gli Stati membri elaboreranno i loro piani nell’ambito di un approccio comune che garantirà una maggiore certezza agli investitori e maggiore trasparenza, migliorando sia la coerenza sia i meccanismi di coordinamento e sorveglianza dell’UE. Un processo iterativo tra la Commissione e gli Stati membri garantirà da un lato che i piani siano sufficientemente ambiziosi e dall’altro che siano coerenti e conformi per tutto il periodo interessato.

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Redazione InSic

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