Cessione ILVA: verso la conversione in Legge

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È stato approvato definitivamente in Senato con 168 sì, 102 no e due astensioni (seduta del 27 luglio) il ddl n. 2483 di Conversione del decreto-legge n. 98 del 2016, sulla cessione dell’Ilva, sul quale era stata posta la questione di fiducia. Il MISE commenta il Decreto, in allegato una infografica del provvedimento ed i punti salienti del testo oggetto di modifica in Aula.

Il Disegno di legge di conversione, del decreto legge 9 giugno 2016 n.98 “Disposizioni urgenti per il completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali del gruppo ILVA” dovrebbe portare ad un rilancio dello Stabilimento in un quadro di completa salvaguardia ambientale.
Una lunga nota del Ministero dello Svuiluppo economico riporta le parole del Viceministro Teresa Bellanova che, a proposito delle correzioni presentate al testo di Legge di conversione, chiarisce: “Le modifiche contenute nel testo legano infatti indissolubilmente piano industriale e piano ambientale, fissando una scala di valori per noi fondamentale: prima si approva il piano ambientale, poi quello relativo alla sostenibilità economica”. E aggiunge: “Un chiarimento sul cosiddetto scudo penale e amministrativo per l’acquirente: il buon senso ci dice che chi applica una norma non può essere, al contempo, punito per l’adempimento della stessa. Nel corso delle varie fasi, d’altra parte, continueranno a trovare applicazione tutte le norme riferite alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Questo, va da sé, costituirà garanzia di trasparenza e applicazione delle norme”.
E sulla Gestione commissariale che ha tenuto le redini dell’ILVA finora commenta, “Non ha perso tempo sul fronte ambientale: dalle rilevazioni Ispra e Arpa risulta infatti una interessante riduzione dell’inquinamento. Ciò è dovuto in primis alla realizzazione di buona parte degli interventi di ambientalizzazione previsti dal Piano ambientale, poi all’applicazione delle prescrizioni che hanno prodotto una riduzione della produzione – del tutto programmata – garantendo al contempo i livelli occupazionali e reddituali. Il cammino del risanamento non si è fermato, nemmeno in questi mesi di pianificazione del definitivo rilancio”.

Il Decreto 98/2016 è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale (n.133 del 9-6-2016), ed è entrato in vigore il 10 giugno in attesa della conversione in Legge.
Il MISE ne mette in luce gli aspetti fondamentali:
• Priorità del piano ambientale rispetto a quello relativo alla sostenibilità economica.
• Istituzione di un Comitato degli esperti, selezionato dal Ministero dell’Ambiente tra le migliori professionalità impegnate su temi ambientali e siderurgici, i cui curricula saranno resi pubblici, con un ruolo cruciale e vincolante nel processo di acquisizione dell’impianto a garanzia delle tutela e salvaguardia ambientale.
• Rafforzamento sul versante dei controlli: Arpa Puglia potrà assumere personale a tempo indeterminato per assicurare le necessarie attività di vigilanza, controllo e monitoraggio a garanzia dell’attuazione del Piano ambientale.
• Parità di condizioni nell’ambito dell’intero settore relativamente all’utilizzazione all’esterno dello stabilimento delle scorie derivanti dal processo produttivo.
• Tavolo di coordinamento permanente tra Regione Puglia, Ministeri competenti e Comuni interessati per facilitare lo scambio di informazioni sull’attuazione del Piano ambientale e sanitario.
• Corsia preferenziale per i crediti prededucibili delle imprese fornitrici Ilva, in presenza di risorse disponibili e previa autorizzazione del giudice delegato alla procedura.
• Obbligo per gli aggiudicatari di una relazione semestrale sull’attività relativa al piano ambientale e al rispetto delle obbligazioni contrattuali.
• Consultazione pubblica lanciata sul sito del Ministero dell’Ambiente perché i cittadini possano intervenire con proposte sul tema ambientale. Obiettivo: pieno coinvolgimento della popolazione nell’individuazione di soluzioni condivise per la tutela della salute e la salvaguardia ambientale.

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Redazione InSic

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