Cambiamenti climatici e politiche europee: il commento del ministro Galletti

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Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, durante il suo intervento al consiglio dei ministri dell’Ambiente EU di Milano, si è espresso in merito alle politiche legate al clima – energia verso il 2030 e sulla revisione della strategia Europa 2020


Nella prima sessione plenaria del summit europeo, svoltosi a Milano il 16 luglio, dedicata al “Cambiamento climatico, il Summit di Ban Ki-Moon e le negoziazioni internazionali verso Lima” il Ministro Galletti ha sottolineato l’importanza fondamentale della prossima conferenza sul clima che si terrà a Lima in dicembre per “dare un nuovo e decisivo impulso politico per avviare azioni che coinvolgano tutti gli stakeholders e che abbiano effetti incisivi e immediati sulla lotta ai cambiamenti climatici e che, parallelamente, incoraggino un impegno condiviso per la definizione di un nuovo accordo sul clima da adottare entro il 2015”. Il ministro ha poi precisato che il Vertice sarà anche l’occasione per verificare il livello di impegno dei leaders mondiali sui contributi nazionali alla lotta ai cambiamenti climatici e il loro rispetto del calendario concordato nell’ambito dei negoziati della XIX Conferenza delle Parti svoltosi a Varsavia nel 2013. Sempre nell’ambito dei programmi di cooperazione internazionale, il ministro auspica il pieno sostegno dell’Unione Europea e dei suoi Stati Membri all’iniziativa promossa dalla Banca Mondiale che prone di mettere un prezzo al carbonio.

Durante la seconda sessione “Quadro al 2030: aggiornamento sui progressi” il ministro Galletti ha espresso una sua riflessione personale sull’importanza di affrontare le criticità legate al Clima non solo in chiave tecnica, ma anche “morale che grava su ognuno di noi”.

Infine, nell’ultima sessione “Crescita verde, Greening del semestre e strategia Europa 2020” dedicata al rafforzamento della componente ambientale nei documenti di governance europea e agli aspetti di greening del Semestre europeo nel contesto del dibattito in corso sulla revisione della strategia Europa 2020, il ministro ha ricordato come : “Per orientare le discussioni sul Semestre europeo 2014, i Capi di Stato e di Governo hanno, infatti, posto un accento particolare sulle politiche che migliorano la competitività, sostengono la creazione di posti lavoro e contrastano la disoccupazione, in particolare quella giovanile che in numerosi paesi europei ha raggiunti livelli inaccettabili.”
Quindi, secondo il ministro Galletti: “è questo, dunque, il momento giusto per favorire una crescita sostenibile, efficiente dal punto di vista dell’uso delle risorse e a basse emissioni di carbonio, che abbia effetti positivi non solo dal punto di vista della tutela ambientale, ma anche sul rilancio della competitività, accrescendo anche la “legittimazione” del progetto europeo agli occhi dei cittadini.”
Questa crescita sostenibile per il ministro va attuata favorendo il rispetto del principio dello sviluppo sostenibile, che deve tradursi nel sostanziale concorso delle tematiche ambientali, insieme a quelle economiche e sociali, nell’ambito del ciclo annuale delle politiche europee.
Nel corso del suo intervento il ministro ha espresso la sua volontà di portare questo dibattito all’interno del Consiglio, affinché si possano adottare delle conclusioni al Consiglio Ambiente del 28 ottobre da trasmettere poi al Consiglio europeo di dicembre.
Infatti, secondo il ministro: “Una nuova visione sull’uso efficiente delle risorse come fattore di competitività può essere consolidata nell’ambito della revisione di Europa 2020, puntando al possibile inserimento di un indicatore sulla produttività delle risorse, che sia calcolato secondo criteri condivisi e plausibili”.

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Redazione InSic

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