Il programma d’azione per l’ambiente dell’UE fino al 2030: obiettivi e sfide – Decisione 2022/591 in Gazzetta

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In Gazzetta europea la DECISIONE (UE) 2022/591 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 6 aprile 2022 che approva il Programma generale di Azione dell’Unione per l’ambiente fino al 2030. Adottato formalmente il 29 marzo scorso, il Documento orienterà l’elaborazione e l’attuazione delle politiche ambientali fino al 2030. Entra in vigore a 20 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale europea (avvenuta il 12/4/2022).

  • Vediamo di seguito cos’è e a cosa serve il Programma di Azione per l’Ambiente europeo del 2022, quali sono i principali obiettivi e la documentazione di approfondimento.

Decisione UE 2022/591: il Programma di Azione per l’Ambiente europeo 2022-2030

La Decisione stabilisce gli obiettivi prioritari dell’8o PAA (art.2), individua le condizioni favorevoli (art.3) necessarie per il conseguimento di tali obiettivi prioritari, istituisce un quadro di monitoraggio (art.4) per misurare i progressi realizzati dall’Unione e dai suoi Stati membri nel conseguimento degli obiettivi prioritari e un meccanismo di governance al fine di garantire il pieno conseguimento di tali obiettivi prioritari.

  • Entro il 31 marzo 2024 (art.5) la Commissione effettuerà un riesame intermedio dei progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi tematici prioritari e dei progressi compiuti nel monitoraggio e nella valutazione dei cambiamenti sistemici.
  • Entro il 31 marzo 2029 (art.6) la Commissione effettuerà una valutazione del programma attraverso una relazione con (eventualmente) una proposta legislativa per il prossimo programma di azione per l’ambiente (da produrre entro il 31 dicembre 2029).
  • Il nuovo PPA durerà fino al 31 dicembre 2030 sostituendo il settimo programma, chiusosi il 31/12/2020: si tratta di quadri giuridicamente vincolanti per gli Stati membri nello sviluppo delle rispettive normative ambientali.

Cos’è il Programma di Azione per l’Ambiente (PAA)

L’8o PAA è il programma generale di azione per l’ambiente per il periodo fino al 31 dicembre 2030. Mira ad accelerare, in modo equo e inclusivo, la transizione verde a un’economia climaticamente neutra, sostenibile, priva di sostanze tossiche, efficiente sotto il profilo delle risorse, basata sull’energia rinnovabile, resiliente, competitiva e circolare, e a proteggere, ripristinare e migliorare lo stato dell’ambiente, mediante, tra l’altro, l’interruzione e l’inversione del processo di perdita della biodiversità. Sostiene e rafforza un approccio integrato all’attuazione delle politiche, basandosi sul Green Deal europeo.

L’8o PAA costituisce la base per il conseguimento degli obiettivi in materia di ambiente e clima definiti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e nei relativi OSS, nonché degli obiettivi perseguiti dagli accordi multilaterali in materia di ambiente e di clima.

Il programma è fondato sul principio di precauzione, sui principi di azione preventiva e di riduzione dell’inquinamento alla fonte e sul principio «chi inquina paga».

A cosa serve il Programma di Azione per l’Ambiente (PAA)?

Il programma dovrà accelerare la transizione verde in modo equo e inclusivo, con l’obiettivo a lungo termine per il 2050 di “vivere bene nei limiti del pianeta”.

Quali sono gli obiettivi prioritari del Programma di Azione per l’Ambiente?

Gli obiettivi prioritari riguardano la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, adattamento ai cambiamenti climatici, adozione di un modello di crescita rigenerativo, l’ambizione di azzerare l’inquinamento, la protezione e il ripristino della biodiversità e la riduzione dei principali impatti ambientali e climatici connessi alla produzione e al consumo.

Quali sono le condizioni del Programma di Azione per l’Ambiente?

Le condizioni che favoriranno il conseguimento degli obiettivi prioritari, sono:
-la riduzione dell’impronta dei materiali e di quella dei consumi dell’UE;
-il rafforzamento degli incentivi positivi sotto il profilo ambientale;
-l’eliminazione graduale delle sovvenzioni dannose per l’ambiente, in particolare quelle a favore dei combustibili fossili

Quali sono i 6 obiettivi del Programma generale d’azione dell’Unione per l’ambiente (PAA)?

I sei obiettivi prioritari tematici da raggiungere entro il 2030 sono:

  1. mitigazione dei cambiamenti climatici per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra al 2030;
  2. adattamento ai cambiamenti climatici;
  3. avanzare verso un’economia del benessere che restituisca al pianeta più di quello che serve;
  4. perseguire l’inquinamento zero, anche in relazione a sostanze chimiche nocive;
  5. proteggere, preservare e ripristinare la biodiversità, e ridurre in modo significativo le principali pressioni ambientali legate all’impronta dei materiali e dei consumi dell’UE, anche attraverso gli obiettivi di riduzione UE 2030.
  6. Eliminazione graduale dei combustibili fossili e di altri sussidi dannosi per l’ambiente

Sussidi ai combustibili fossi: come ridurli?

Al fine di rafforzare gli incentivi positivi e porre gradualmente fine ai sussidi dannosi per l’ambiente, l’UE

  • istituirà un quadro legislativo vincolante per monitorare e riferire sui progressi degli Stati membri verso l’eliminazione graduale dei sussidi ai combustibili fossili.
  • Fisserà una scadenza per tagliare tutti gli aiuti pubblici a queste fonti di energia dannose per l’ambiente, in linea con l’ambizione di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius.
  • Presenterà entro il 2023 la Commissione una metodologia per identificare altri sussidi dannosi per l’ambiente al fine di riferire sui progressi degli Stati membri verso la loro graduale eliminazione.

Come verificare il rispetto degli obiettivi del PAA europeo?

La Commissione monitora, dovrà valutare i progressi compiuti dall’UE e dagli Stati membri nel raggiungimento degli obiettivi prioritari. Sarà quindi elaborata una nuova dashboard di sintesi e indicatori che misurano i progressi “oltre il PIL”, per guidare l’elaborazione delle politiche. La verranno discusse ogni anno dalle istituzioni ed è prevista una revisione intermedia dei progressi (entro il 31 marzo 2024) per verificare il rispetto degli obiettivi prioritari entro il 2030.

Le autorità dell’UE, nazionali, regionali e locali sono chiamate ad applicare sanzioni efficaci, dissuasive e proporzionate per ridurre i rischi di non conformità con il diritto ambientale dell’UE.

Documentazione sul programma generale per l’Ambiente

Environment action programme to 2030 (europa.eu)

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Redazione InSic

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