Piano nazionale integrato per l’energia e il clima: via libera dalle Regioni

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Continua il percorso di condivisione e approvazione Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC), presentato dal Ministero dello Sviluppo economico insieme ai Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Piano nazionale integrato, in attuazione del regolamento (UE) 2018/1999, fa parte del pacchetto di provvedimenti comunitari necessari per assicurare il rispetto degli obiettivi 2030 in materia di energia e clima: individua gli obiettivi nazionali 2030 e le misure necessarie per il loro raggiungimento sulle cosiddette cinque dimensioni dell’energia: decarbonizzazione, comprese le fonti rinnovabili; efficienza energetica; sicurezza energetica; mercato unico dell’energia; innovazione e competitività.
Il 18 dicembre la Conferenza Unificata ha dato il via libera al PNIEC non senza alcuni appunti dalle Regioni, riassunte in una Posizione diffusa sul sito istituzionale degli Enti Locali.

Le richieste delle Regioni
Le regioni in particolare chiedono una modalità stabile di interazione Stato-Regioni sui seguenti temi:
– definizione norme attuative e decreti di recepimento direttive europee in materia;
– riforma semplificatoria delle procedure autorizzative
– monitoraggio e stato di avanzamento degli obiettivi di piano;
– sviluppo di impianti, rete elettrica e sistemi di accumulo.

Verso un Osservatorio Pniec
Le Regioni chiedono anche una sede stabile di confronto (Osservatorio Pniec, che assorbirà l’esistente Osservatorio rinnovabili), di collaborazione e condivisione dei temi di implementazione della proposta di piano, con particolare riferimento a:
– definizione norme attuative e decreti di recepimento direttive europee in materia
– riforma semplificatoria delle procedure autorizzative (repowering/revamping/permitting dinamico)
– monitoraggio e stato di avanzamento degli obiettivi di piano
– sviluppo di impianti, rete elettrica e sistemi di accumulo
– verifica ed elaborazione di proposte migliorative, anche in raccordo con il monitoraggio ambientale del PNIEC, circa le modalità e i tempi di implementazione della road map attraverso la quale saranno integrati gli effetti dei cambiamenti climatici, nei due scenari RCP 4.5 e 8.5, nel primo aggiornamento del PNIEC al 2023.

Sulle Bioenergie
Le Regioni chiedono -oltre al rinnovo dei vecchi impianti con tecnologie efficienti e a ridotte emissioni e al finanziamento di ricerca e innovazione tecnologica- anche misure che
• favoriscano, in ottica di economia circolare, la valorizzazione dei residui agricoli per evitarne la combustione in campo oggi diffusa
• favoriscano le biomasse locali con una procedura di tracciabilità di filiera corta, rispondente a criteri di sostenibilità e bilancio ambientale e sociale complessivo favorevole che integri gli aspetti direttamente connessi quali difesa idrogeologica dei territori e contrasto allo spopolamento ovvero allo sviluppo economico sostenibile delle aree montane.
Chiedono pertanto l’inserimento delle misure indicate nel paragrafo ENERGIE RINNOVABILI – Settore Termico:
? favorire, in ottica di economia circolare, la valorizzazione dei residui agricoli, anche per evitarne la combustione in campo oggi diffusa
? nel rispetto delle regole europee, promuovere le biomasse locali con una procedura di tracciabilità di filiera corta, rispondente a criteri di sostenibilità e bilancio ambientale e sociale complessivo favorevole.

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Redazione InSic

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