Decreto Infrastrutture Stradali in Gazzetta: le semplificazioni in attuazione del PNRR

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Dopo il DECRETO INFRASTRUTTURE arriva in Gazzetta anche il DECRETO LEGISLATIVO 15 novembre 2021, n. 213 che attua in Italia la direttiva (UE) 2019/1936 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019 sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali.

La Direttiva 2019/1936 modifica la precedente Direttiva 2008/96/CE, che era stata recepita dal decreto legislativo 15 marzo 2011, n. 35 al quale vengono apportate numerose modifiche per l’adeguamento alle nuove previsioni europee.

Decreto Infrastrutture: a quali reti stradali si applica il D.Lgs. n.213/2021?

Il D.Lgs. n.213/21 si applica

  • alle strade che fanno parte della rete stradale transeuropea,
  • alle autostrade e alle strade principali, siano esse in fase di progettazione, in costruzione o già aperte al traffico.
  • alle strade e ai progetti di infrastrutture stradali diverse, situati nelle aree extraurbane, che non sono serventi aree pubbliche o private che li costeggiano e che hanno usufruito di finanziamenti a valere su risorse stanziate dall’Unione europea,
  • non si applica alle  strade non aperte al traffico automobilistico generale, (ad esempio, le piste ciclabili) e alle strade non destinate al traffico generale, (le strade di accesso a siti industriali, agricoli o forestali)
  • dal 1° gennaio 2025 alle altre strade appartenenti alla rete di interesse nazionale a prescindere dal fatto che, a decorrere da tale data, le stesse siano in fase di progettazione, in costruzione o già aperte al traffico.

Infrastrutture stradali: gli obblighi di Stato, Regioni ed enti locali

Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili

  • Entro il 17 dicembre 2021 dovrà trasmettere alla Commissione europea l’elenco delle autostrade e delle strade principali presenti sul territorio nazionale, e comunicare eventuali modifiche
  • entro il 30 giugno 2024 dovrà comunicare alla Commissione europea l’elenco delle strade sopra citate e ogni ulteriore successiva modifica dell’elenco.

Le regioni e le province autonome, entro e non oltre il 31 dicembre 2024 dovranno indicare  la disciplina riguardante la gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali di competenza delle regioni e degli enti locali, non già ricomprese tra quelle sopra riportate, con particolare riferimento alle strade finanziate totalmente o parzialmente a valere su risorse stanziate dall’Unione europea.

Decreto Infrastrutture Stradali: le novità

Il D.Lgs. n.213/21:

  • introduce ‘stalli rosa’ per il parcheggio per le donne in gravidanza e i genitori con i figli fino a due anni di età e il rafforzamento delle sanzioni per chi occupa i parcheggi riservati
  • accellera l’attuazione del piano nazionale di implementazione del sistema europeo di gestione del traffico ‘European Rail Traffic Management Sytsem (Ertms), a cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza assegna importanti investimenti.
  • rafforza il ruolo dell’Agenzia nazionale per la scurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) per migliorare efficacia ed efficienza del sistema dei controlli.
  • agevola gli investimenti per ridurre i divari infrastrutturali sul territorio per complessivi 4,6 miliardi di euro.
  • conferma anche l’istituzione del Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità (Cismi) presso il Mims, nel quale opereranno 24 ricercatori e tecnologi.

Riforme e accelerazione degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR):

il MiMS segnala che nel provvedimento, in un’ottica di attuazione del PNRR si prevede:

  • introduce una  importante semplificazione del quadro giuridico al fine di semplificare e accelerare la realizzazione degli investimenti relativi all’approvvigionamento idrico primario e chiarita la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni per l’approvazione di progetti e per la vigilanza sulle opere di adduzione alle dighe.
  • modifica la legge quadro misure di semplificazione in materia di programmazione strategica e di procedure di approvazione del piano regolatore portuale.
  • individua e definisce gli  “ambiti portuali”, geograficamente nel documento di programmazione strategica di sistema ( possono includere anche altre aree private e pubbliche).
  • semplifica la procedura di approvazione del documento di programmazione strategica di sistema da parte del Mims, prevedendo il dialogo con gli enti locali e le regioni
  • chiarisce il riparto delle competenze tra Enti locali e Anas/concessionari su ponti, viadotti, sottopassi e sovrappassi localizzati sulle strade secondarie che intersecano le strade principali. In vista un prossimo decreto del Mims a individuarli e a specificarne il soggetto responsabile. Questa disposizione rientra nelle riforme che il Pnrr ha previsto di realizzare entro il 2021.
  • qualifica come prioritarie le procedure di valutazione di impatto ambientale dei progetti relativi agli interventi di cui all’Allegato IV del decreto – legge n. 77 del 2021

Interventi per il sistema stradale e autostradale

Il Decreto prevede una separazione contabile delle attività di concessionaria delle strade statali e delle autostrade non a pedaggio dalle altre attività. Per la gestione delle autostrade statali a pedaggio mediante affidamenti in house si prevede la costituzione di una nuova società, interamente controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze e soggetta al controllo analogo del Mims.


Inoltre, si accelera la realizzazione delle infrastrutture autostradali e li interventi di manutenzione straordinaria, e a promuovere l’innovazione tecnologica e la sostenibilità delle infrastrutture della A22, prevedendo la possibilità di procedere all’affidamento della nuova concessione mediante il ricorso al project financing

Le società regionali che non hanno provveduto ad avviare o a concludere con un provvedimento di aggiudicazione le procedure di gara per l’affidamento delle autostrade di rilevanza regionale sono sciolte e messe in liquidazione mediante la nomina di un Commissario straordinario.

Infrastrutture per le Olimpiadi di Milano-Cortina e altre infrastrutture

Il Decreto definisce i compiti della Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A. Un prossimo DPCM individuerà gli interventi complessi della predetta società ai quali possono essere applicate le misure di semplificazione procedurali per le opere pubbliche del PNRR e del PNC.

Per avere un quadro completo delle misure si rimanda al decreto e al commento fornito dal Ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili

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Antonio Mazzuca

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