In vigore dal 25 marzo ’21 la versione aggiornata della UNI 10779 specifica i requisiti costruttivi e prestazionali minimi da soddisfare nella progettazione, installazione ed esercizio delle reti di idranti destinate all’alimentazione di apparecchi di erogazione antincendio.
Tali requisiti, in assenza di specifiche disposizioni legislative, sono fissati in relazione alle caratteristiche dell’attività da proteggere.
A cosa si applica la UNI 10779?
La norma si applica agli impianti da installare o da modificare, a seguito della valutazione del rischio di incendio, nelle attività sia civili sia industriali. La norma non si applica nei casi in cui sia consentita la derivazione degli apparecchi di erogazione (naspi) dalla rete idrico-sanitaria a servizio dell’attività, senza separazione, dopo l’alimentazione, delle rispettive reti idriche.
UNI 10779: i principali quesiti pubblicati su InSic
Abbiamo parlato di questa importante norma UNI in diversi articoli della rivista Antincendio e su inSic.
Segnaliamo che la norma regolamenta la manutenzione dei sistemi naspi/idrantiinstallati a servizio degli impianti idrici antincendio insieme alla norma UNI EN 671-3 del maggio 2009.
Segnaliamo poi diversi quesiti che vertono su
- come garantire la conformità antincendio degli impianti fissi di estinzione incendi;
- come effettuare la verifica di efficienza e funzionalità degli impianti antincendio in caso di uso del “Tubo di Pitot”in carenza di requisiti impiantistici previsti dalla UNI 10779;
- collaudo degli impianti di estinzione incendi a naspieidranti secondo la UNI 10779.
Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore