Movimentazione manuale, posture scorrette e carichi di lavoro elevati continuano a minacciare la salute degli operatori socio-sanitari. Lo studio EU-OSHA 2025 offre una nuova analisi sui rischi emergenti e sulle politiche europee di supporto, proponendo un approccio integrato alla prevenzione dei DMS.
Nell'articolo
Un problema strutturale per la salute degli operatori
Il settore dell’assistenza sanitaria e sociale (HeSCare) è uno dei più esposti ai disturbi muscolo-scheletrici (DMS), patologie che colpiscono schiena, collo, spalle e arti superiori e inferiori. Secondo l’EU-OSHA, queste condizioni rappresentano la principale causa di malattia professionale in Europa, con impatti significativi su assenteismo, produttività e costi sanitari.
La ricerca, condotta su scala europea, mette in luce i principali fattori di rischio fisici, organizzativi e psicosociali, evidenziando anche buone pratiche e proposte politiche per la prevenzione.
Le cause più diffuse: ritmi intensi, movimentazione e posture scorrette
Secondo l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA), i DMS sono i disturbi di origine lavorativa più diffusi in Europa, con un’incidenza che, nel settore sanitario e di assistenza sociale, supera il 60% tra gli operatori.
Sovraccarico di lavoro e organizzazione dei turni
Nel settore socio-sanitario, carenza di personale, ritmi intensi e turni irregolari aumentano il rischio di affaticamento cronico e infortuni. La digitalizzazione, intensifica il ritmo del lavoro e se non accompagnata da un adeguato supporto organizzativo, può amplificare stress e fatica fisica. L’Agenzia sottolinea l’importanza di approcci partecipativi e di iniziative per la qualità della vita lavorativa (QWL), che promuovano una cultura di prevenzione e dialogo tra operatori e dirigenti.
Movimentazione manuale dei pazienti
Uno dei rischi più noti e gravi riguarda la movimentazione dei pazienti, che comporta sforzi fisici elevati, soprattutto per operatori che assistono persone con mobilità ridotta o obesità. Gli operatori socio-sanitari, i lavoratori anziani o il personale già affetto da DLM sono particolarmente a rischio a causa dell’intensità e della frequenza delle attività di movimentazione. L’uso limitato di dispositivi di assistenza — spesso dovuto a mancanza di tempo o formazione — accentua il problema.
Programmi come il Safe Patient Handling and Mobility (SPHM), formazione personalizzata e utilizzo di attrezzature ergonomiche sono in grado di ridurre gli infortuni e migliorare il benessere sia dei lavoratori che dei pazienti.
Posture forzate e movimenti ripetitivi
Attività come assistenza diretta, odontoiatria, fisioterapia o interventi chirurgici implicano posizioni statiche e movimenti ripetitivi che favoriscono dolore cervicale e dorsale.
Soluzioni efficaci includono postazioni ergonomiche, rotazione dei compiti e pause programmate, unite a una formazione specifica sull’uso del corpo e sulla prevenzione del carico biomeccanico.
Fattori ambientali, formazione e gestione dell’età
Ambienti mal progettati e attrezzature inadeguate costringono il personale a lavorare in posture scorrette.
Molti ambienti di cura sono angusti o non ergonomici; in tali contesti, l’adozione di strumenti regolabili, letti sollevabili, carrelli ergonomici e la progettazione partecipata degli spazi migliorano le condizioni di lavoro e riducono l’assenteismo.
Lo studio mostra che la formazione generica non è sufficiente: occorrono programmi specifici per il lavoro, contestualizzati e incentrati sulla pratica. Le best practice includono modelli di formazione multidisciplinari, interattivi e a lungo termine (ad esempio, la Patient Handling Card in Finlandia o il programma Ergo Coach in Germania).L’uso di piattaforme digitali può rendere la formazione più accessibile anche per gli operatori domiciliari e supportare un apprendimento autonomo.
Il settore socio-sanitario registra un’alta presenza di lavoratori over 50, esposti a rischi maggiori a causa del declino della capacità fisica e dello stress accumulato. L’EU-OSHA raccomanda quindi politiche di age management, come adattamento delle mansioni, orari flessibili e sostegni ergonomici.
Rischi psicosociali e impatto del contesto lavorativo
Violenza e molestie, soprattutto da parte dei pazienti o delle loro famiglie, sono molto diffuse nel settore HeSCare e sono collegate allo sviluppo di DMS attraverso stress e tensione muscolare.
Il rapporto evidenzia la necessità di valutare i rischi psicosociali e adottare strategie integrate che includano formazione sulle competenze relazionali, supporto psicologico e sistemi di segnalazione sicuri.
Politiche e prospettive per la prevenzione
L’EU-OSHA propone un approccio coordinato che unisca ergonomia, formazione, politiche di welfare aziendale e prevenzione psicosociale. Tra le misure suggerite:
- elaborare linee guida europee sui DMS nel settore HeSCare;
- integrare la prevenzione dei DMS nelle strategie nazionali di salute e sicurezza;
- promuovere ricerca e innovazione ergonomica, in particolare per i lavoratori più vulnerabili (donne, migranti, operatori anziani);
- sostenere la riabilitazione e il rientro al lavoro attraverso percorsi personalizzati e politiche di retention.
La prevenzione, secondo l’Agenzia, deve essere integrata nella progettazione organizzativa e nella cultura aziendale, coinvolgendo attivamente operatori, dirigenti e medici del lavoro.
Strumenti e risorse per l’approfondimento
Arricchisci le tue conoscenze in materia, con i libri di EPC Editore e i corsi di formazione dell’Istituto Informa:


Scopri Epc safety, la piattaforma Cloud per valutare i rischi per la salute e la sicurezza in azienda e gestire i relativi adempimenti da qualsiasi dispositivo connesso a internet.


Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

