In un recente articolo pubblicato sulla rivista Antincendio viene affrontato il tema relativo alla semplificazione della sicurezza e allo snellimento dei procedimenti amministrativi in relazione alle manifestazioni pubbliche.
Nell'articolo
Manifestazioni pubbliche: semplificare la sicurezza
Nel suo articolo pubblicato sul numero 10/2025 della rivista Antincendio, l’architetto Filippo Vigato, analizza come “semplificare la sicurezza e snellire i procedimenti amministrativi nelle manifestazioni pubbliche e regolamentazioni”.
L’intervento esamina l’attuale quadro normativo e amministrativo relativo all’organizzazione di manifestazioni pubbliche e spettacoli temporanei. Con particolare riferimento alle recenti evoluzioni normative orientate alla semplificazione procedurale e all’efficienza operativa. A partire dalla distinzione tra manifestazione pubblica e pubblico spettacolo, tra safety (sicurezza tecnica e antincendio) e security (sicurezza dell’ordine pubblico), si evidenzia come il consolidamento normativo seguito agli eventi critici degli ultimi anni (soprattutto con gli eventi di Torino 1983 e 2017) abbia generato una stratificazione di obblighi e adempimenti, spesso applicati in modo eterogeneo sul piano territoriale.
Manifestazioni pubbliche: quali gli strumenti di semplificazione
Verranno esaminati gli strumenti di semplificazione oggi disponibili:
- come la SCIA per eventi fino a 200/2000 persone,
- l’asseverazione tecnica in sostituzione del parere della Commissione di Vigilanza (CVLPS), evidenziando criticità e opportunità per organizzatori, enti locali e professionisti del settore.
Particolare attenzione è posta alla necessità di rivedere i meccanismi autorizzativi in funzione di:
- vincoli ambientali e monumentali,
- reale entità del rischio,
promuovendo un approccio proporzionato, fondato sulla valutazione preventiva, la zonizzazione funzionale degli spazi e l’utilizzo di modelli organizzativi standardizzati.
Un modello di governance della sicurezza
L’intervento propone un modello di governance della sicurezza più snello che:
- valorizzi la responsabilizzazione del gestore dell’evento
- favorisca l’interoperabilità tra soggetti coinvolti (tecnici, Prefettura, forze dell’ordine, VV.F., SUAP).
L’obiettivo è superare la mera ottemperanza formale per orientarsi verso una gestione integrata del rischio, in cui la semplificazione diventi strumento di efficienza e non di derogabilità in un contesto normativo chiaro e di sintesi tra i diversi attori in campo.
Sicurezza nelle manifestazioni pubbliche: un quadro complesso
Dall’analisi condotta nell’articolo emerge con chiarezza un quadro complesso e stratificato. La sicurezza nelle manifestazioni pubbliche in Italia è frutto di un percorso storico segnato da eventi tragici che hanno stimolato interventi normativi spesso episodici e non organici. Se da un lato questa stratificazione ha innalzato il livello di attenzione e di tutela, dall’altro ha generato una burocrazia pesante e disomogeneità applicative tra i diversi territori.
Semplificazione: quali le condizioni necessarie
La distinzione concettuale tra safety e security ha aiutato a comprendere meglio le diverse dimensioni della sicurezza, ma la prassi dimostra che i due aspetti sono inseparabili. La Direttiva del 2018 ha rappresentato un passo avanti nell’uniformare le prassi, ma restano margini ampi di miglioramento, soprattutto nella cooperazione interistituzionale. Gli strumenti di semplificazione – in particolare la SCIA – hanno segnato un progresso importante, ma hanno bisogno di essere accompagnati da una governance efficiente, da piattaforme digitali integrate e da una formazione adeguata degli operatori. Senza queste condizioni, la semplificazione rischia di rimanere incompiuta o di degenerare in nuove forme di disordine.
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