DECRETO PA 2023, ok dalla Camera – Lavoro agile: istituito l’Osservatorio nazionale del lavoro pubblico

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A partire dall’inizio della pandemia furono regolamentati dal Governo due Osservatori nazionali sul lavoro agile, uno nel settore pubblico e uno nel settore privato.

Per quanto riguarda il settore pubblico, nel Decreto PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2023, il D.L. 44/2023 attualmente in fase di conversione in legge, si prevede all’articolo 2, commi 1 e 2, l’istituzione dell’Osservatorio nazionale del lavoro pubblico.

Vengono quindi soppressi l’Osservatorio nazionale del lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche (istituito dall’art. 14, c. 3-bis, della L. 124/2015 e regolamentato con Decreto del Ministro per la PA del 4 novembre 2020) e la Commissione tecnica per la performance (istituita dall’art. 4 del D.P.R. 205/2016) che si occupava delle attività di misurazione e valutazione della performance nelle amministrazioni pubbliche.

Osservatorio nazionale del lavoro pubblico: cos’è e cosa fa

Il nuovo Osservatorio dovrà

  • promuovere lo sviluppo strategico del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) e le connesse iniziative di indirizzo in materia di lavoro agile, innovazione organizzativa, misurazione e valutazione della performance, formazione e valorizzazione del capitale umano.
  • garantire la piena applicazione delle attività di monitoraggio sull’effettiva utilità degli adempimenti richiesti dai piani non inclusi nel Piano, anche con specifico riguardo all’impatto delle riforme in materia di pubblica amministrazione.

Viene istituito presso il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri e demanda la definizione della sua composizione e del suo funzionamento ad apposito decreto del Ministro per la pubblica amministrazione, da adottarsi entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore della disposizione in commento.

Cos’è il Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO)

Previsto dall’art. 6 del D.L. 80/2021 il Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) per le pubbliche amministrazioni riguarda quelle con più di cinquanta dipendenti, ad esclusione delle scuole di ogni ordine e grado e delle istituzioni educative, mentre per le amministrazioni con meno di cinquanta dipendenti sono state definite modalità semplificate per l’adozione del Piano.

Il PIAO è di durata triennale, con aggiornamento annuale, ed è chiamato a definire:

  • gli obiettivi programmatici e strategici della performance;
  • la strategia di gestione del capitale umano e di sviluppo organizzativo;
  • gli obiettivi formativi annuali e pluriennali;
  • gli strumenti e obiettivi del reclutamento di nuove risorse e della valorizzazione delle risorse interne;
  • gli strumenti per giungere alla piena trasparenza dei risultati dell’attività e dell’organizzazione amministrative, nonché per raggiungere gli obiettivi in materia di anti-corruzione;
  • l’elenco delle procedure da semplificare e reingegnerizzare ogni anno;
  • la definizione di azioni per garantire la piena accessibilità fisica e digitale alle amministrazioni da parte dei cittadini con più di 65 anni di età o disabili e la parità di genere.

Come attuare il PIAO

I relativi atti di attuazione sono stati adottati con il D.P.R. 24 giugno 2022, n. 81, mentre con D.M. 30 giugno 2022, n. 132 si definisce il contenuto del PIAO, e le modalità semplificate per l’adozione del Piano da parte delle amministrazioni con meno di 50 dipendenti.

Il PIAO assorbe gli adempimenti inerenti i seguenti atti di pianificazione:

  • Piano dei fabbisogni del personale e Piano delle azioni concrete;
  • Piano per razionalizzare l’utilizzo delle dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoro nell’automazione d’ufficio;
  • Piano della performance;
  • Piano di prevenzione della corruzione;
  • Piano organizzativo per il lavoro agile;
  • Piano delle azioni positive.

Osservatorio nazionale bilaterale in materia di lavoro agile (settore privato)

Con il Decreto del Ministero del Lavoro numero 57/2022 è stato istituito presso il Ministero del lavoro, l’Osservatorio nazionale bilaterale in materia di lavoro agile, insediatosi formalmente il 21 aprile 2022.

L’Osservatorio dovrà monitorare a livello nazionale:

  • l’evoluzione del lavoro agile e i risultati raggiunti attraverso il lavoro agile, anche al fine di favorire lo scambio di informazioni, la diffusione e valorizzazione delle migliori pratiche rilevate nei luoghi di lavoro;
  • lo sviluppo della contrattazione collettiva nazionale, aziendale e/o territoriale di regolazione del lavoro agile;
  • l’andamento delle linee di indirizzo contenute nel Protocollo nazionale sul lavoro agile del 7 dicembre 2021 e la valutazione di possibili sviluppi e implementazioni con riferimento a eventuali novità normative e alla crescente evoluzione tecnologica e digitale (leggi sotto l’approfondimento sul Protocollo).

Quanto dura l’Osservatorio bilaterale sul lavoro agile?

L’Osservatorio ha la durata di un anno (salvo proroga) e svolge le proprie attività anche mediante la costituzione di appositi sottogruppi distinti per aree tematiche e specifici settori.

Da chi è composto l’Osservatorio nazionale bilaterale sul lavoro agile

Il gruppo di lavoro è coordinato dal prof. avv. Pasqualino Albi ed è composto da:

  1. Romolo De Camillis, Direttore generale dei Rapporti di Lavoro e delle Relazioni Industriali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
  2. Nicola Marongiu, CGIL
  3. dr.ssa Livia Ricciardi, CISL
  4. sig.ra Irene Pata, UIL
  5. sig.ra Michela Toussan, UGL
  6. dr.ssa Lucia Massa, CONFSAL
  7. sig. Massimo Blasi, CISAL
  8. sig. Luigi Marinelli, USB
  9. avv. Graziano Passarello, CONFINDUSTRIA
  10. Raimondo Giglio, CONFAPI
  11. avv. Paolo Baldazzi, CONFCOMMERCIO
  12. dr.ssa Elvira Massimiano, CONFESERCENTI
  13. Paolo Perruzza, CONFARTIGIANATO
  14. sig.ra Sara Cubellotti, CNA
  15. Michele De Sossi, CASARTIGIANI
  16. Michele Morrocchi, ALLEANZA COOPERATIVE
  17. Roberto Caponi, CONFAGRICOLTURA
  18. sig. Federico Borgoni, COLDIRETTI
  19. Danilo De Lellis, CIA
  20. dr.ssa Federica Agati, COPAGRI
  21. Stefano Bottino, ABI
  22. avv. Ivan Borghini D’Alessio, ANIA
  23. Andrea Zoppo, CONFPROFESSIONI
  24. sig.ra Paola Giuliani, CONFSERVIZI
  25. sig.ra Elisa Medagliani, FEDERDISTRIBUZIONE
  26. sig. Stefano Bosio (membro effettivo) e sig. Mario Borin (membro supplente), CONFIMI
  27. Fabio Marrocco, CONFETRA
  28. Marco Pepe, UNIMPRESA.

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