Misure di protezione attiva: come organizzano il quaderno INAIL?

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Dopo la pubblicazione gratuita del volume: “Il Codice di prevenzione incendi” sugli elementi di flessibilità progettuale offerti dal Codice e dopo la pubblicazione del Capitolo S.2 sulla Resistenza al fuoco , il Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici di INAIL pubblica e rende liberamente disponibile online il Quaderno della collana dedicato alle misure di protezione attiva e tratta i Capitoli S.6 “Controllo dell’incendio”, S.7 “Rivelazione ed allarme” ed S.8 “Controllo di fumi e calore” del Codice di prevenzione incendi.
Il capitolo S.6 del Codice è dedicato ai presidi e impianti che possono controllare lo sviluppo di un incendio (estintori, reti di idranti e impianti di controllo e spegnimento). Il capitolo S.7 agli impianti di rivelazione e allarme antincendio (IRAI). Il capitolo S.8 infine è rivolto ai sistemi per il controllo, l’evacuazione o lo smaltimento di fumo e calore.
Il quaderno contiene esempi di selezione e progettazione di alcune tipologie di impianti e presidi di protezione attiva.
La pubblicazione è il risultato della collaborazione tra Inail, Sapienza Università di Roma, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e Consiglio Nazionale degli Ingegneri nell’ambito dei progetti previsti nel Piano delle attività di ricerca dell’Inail per il triennio 2016/2018.
Si tratta di uno strumento di supporto nella progettazione e gestione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro e uno spunto di riflessione per i professionisti antincendio e, anche a scopo didattico, un ausilio pratico per gli studenti interessati alla formazione specialistica in materia di progettazione antincendio.
Di seguito un breve estratto dal Quaderno INAIL.
Cosa si intende per Protezione attiva?
La protezione antincendio attiene al complesso di misure finalizzate alla riduzione della gravità dei danni provocati dall’evento incendio. Come indicato al paragrafo precedente, tali misure si possono distinguere fra quelle dette di protezione attiva e di protezione passiva.

Quali sono le principali misure di protezione attiva?
• Attrezzature ed impianti di estinzione degli incendi
• Sistemi di rivelazione e allarme incendio (IRAI)
• Evacuatori di fumo e di calore (SEFC)
• Segnaletica di sicurezza
• Illuminazione di sicurezza

Le misure di protezione attiva, pertanto, richiedono l’azione di un uomo o l’azionamento di un impianto e sono finalizzate alla rivelazione precoce dell’incendio, alla segnalazione e all’azione di spegnimento dello stesso. Le misure di protezione attiva, generalmente, influenzano l’evoluzione di un incendio alla loro entrata in funzione.

Quali sono le principali misure di protezione passiva?
• Reazione al fuoco dei materiali
• Resistenza al fuoco
• Compartimentazione
• Distanze di sicurezza
• Vie di esodo (sistemi di vie d’uscita)

Le misure di protezione passiva, invece, non richiedono l’azione di un uomo o l’azionamento di un impianto ed hanno come obiettivo la limitazione degli effetti dell’incendio, nello spazio e nel tempo, al fine di garantire l’incolumità degli occupanti e dei soccorritori.

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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