Negli ultimi decenni la dinamica degli incendi negli edifici ha subito profonde trasformazioni. L’evoluzione delle tecniche costruttive, l’introduzione di materiali innovativi e le esigenze di efficientamento energetico hanno reso le facciate moderne più vulnerabili al coinvolgimento e alla propagazione del fuoco. In questo contesto, la normativa italiana ha introdotto indicazioni precise per prevenire e limitare il rischio di propagazione degli incendi lungo le facciate, affrontando materiali, configurazioni costruttive e modalità di sviluppo del fuoco.
Articolo tratto dal volume Anatomia di un incendio – Manuale teorico-pratico di Fire Investigation,
a cura di Rosario Dietze, edito da EPC Editore
Nell'articolo
Incendi delle facciate: evoluzione del fenomeno
In passato gli incendi nascevano all’interno degli edifici e si sviluppavano sempre all’interno (propagazione tradizionale) per la presenza all’interno di materiali combustibili, se non addirittura infiammabili.
Purtroppo con l’evoluzione del concetto di facciata e con le richieste di risparmio energetico dagli anni duemila è cambiata in maniera determinante la risposta dell’edificio agli incendi che sono diventati più violenti. Inoltre mostrano la tendenza a propagarsi soprattutto all’esterno, lungo i rivestimenti installati o ai fini del contenimento energetico, o per finalità estetiche, o all’interno delle intercapedini correnti fra gli elementi strutturali e le facciate esterne.
I recenti incendi della Torre Grenfell di Londra (2017) nel quale ci sono stati ben 79 morti, e della Torre del Moro di Milano (2021), per fortuna senza decessi, sono stati un brusco richiamo alla realtà.
Incendi delle facciate: il quadro normativo
Il problema è attualmente disciplinato in Italia dalla RTV 13 “Chiusure d’ambito degli edifici civili” (emessa con D.M. 30/3/2022) ma, ad onor del vero esisteva già la Guida Tecnica “Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili”, allegata alla Lettera Circolare n. 5043 del 15 aprile 2013 che era stata aggiornata con il D.M. 19 gennaio 2019 sulla sicurezza antincendio degli edifici civili.
Obiettivi delle regolamentazioni sulla sicurezza antincendio delle facciate
Gli obiettivi di tali regolamentazioni sono:
- Limitare la probabilità di propagazione di un incendio originato all’interno dell’edificio.
- Limitare la probabilità di incendio di una facciata e la successiva propagazione dello stesso a causa di un fuoco avente origine esterna.
- Evitare o limitare, in caso d’incendio, la caduta di parti di facciata.
Cavedi, condotte e cavidotti: prevenire la propagazione verticale
Parimenti per minimizzare gli effetti della naturale tendenza alla propagazione del fuoco e del fumo le strutture tubiformi verticali, come i cavedi e le condotte di ventilazione, dovrebbero risultare intercettabili in punti opportuni o costituite da tronchi indipendenti.
Gli stessi cavidotti dovrebbero essere realizzati con cavi aventi particolare resistenza al fuoco e comunque non propaganti le fiamme ed i loro passaggi attraverso pareti con setti tagliafuoco richiedono attente valutazioni e scelte costruttive.
Materiali, fumi tossici e scelte progettuali consapevoli
Per quanto riguarda i fumi tossici derivanti dagli incendi, bisogna considerare con estrema attenzione l’uso di materiali adatti sia nelle strutture che nei rivestimenti e sia negli arredi. E’ infatti impensabile dotare tutti i presenti di maschere antigas (sulla cui durata ci sarebbe poi anche da discutere).
Tra i materiali impiegati per l’isolamento degli edifici, attualmente quelli più utilizzati sono quelli di origine sintetica (Poliuretani, Polistirene, eccetera) che, per quanto classificati come non propaganti le fiamme, rimangono comunque “combustibili” (se coinvolti) e, aspetto fondamentale, suscettibili di emettere fumi non certo salubri.
Materiali isolanti naturali
Corretto ed adatto l’utilizzo (mirato alla specifica applicazione) delle fibre di origine naturale, più o meno trattate per garantirne l’incombustibilità, quali:
- Lana di rocca o di vetro (MW = Mineral Wool)
- Lana di legno (WW = Wood Wool)
- Fibre di canapa (HF = Hemp Fiber)
- Sughero (ICB = insulating Cork Board).
Aggiornati con il volume di EPC Editore


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