Burn-out è una sindrome legata al lavoro: arriva il riconoscimento dell’OMS

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Durante la 72° sessione dell’Assemblea mondiale dell’Organizzazione mondiale della salute (OMS) tenutosi a Ginevra fra il 20 ed il 27 maggio, il burn-out è stato riconosciuto come “Sindrome legata al lavoro” inserendolo con il codice “QD85” all’interno della Classificazione internazionale delle Malattie (ICD-11) che entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2022.
Il fenomeno viene descritto nel capitolo: “Fattori che influenzano lo stato di salute o il contatto con i servizi sanitari”, ma non viene riconosciuto come “Malattia”.
L’Organizzazione Mondiale della Salute rivela inoltre, che presto saranno sviluppate linee guida relative al benessere mentale nei luoghi di lavoro.

Secondo l’Organizzazione mondiale della salute il “burn-out” riferisce specificamente a manifestazioni (“phenomena” dall’originale), correlati al contesto professionale e “non dovrebbe essere usato per descrivere fenomeni diversi in altri ambiti di vita”.
Alla voce “burn-out” della classificazione ICD-11 si spiega che il burn-out è una sindrome risultante dello stress cronico sul posto di lavoro che non è stato gestito in modo adeguato.
È inoltre caratterizzato da tre dimensioni:
1) sentimenti di esaurimento o esaurimento energetico;
2) aumento della distanza mentale dal proprio lavoro, o sentimenti di negativismo o cinismo relativi al proprio lavoro; 3) ridotta efficacia professionale.
Sono esclusi dal concetto di Burn-out il Disturbo dell’adattamento (6B43), i Disturbi specificamente associati allo stress (6B40-6B4Z), i Disturbi legati all’ansia o alla paura (6B00-6B0Z) e i Disturbi dell’umore (6A60-6A8Z)

Identificato per la prima volta negli anni ‘70, il burn-out non era stato inserito nella lista di alcuna classificazione internazionale, né quelle dell’OMS né della American Psychiatric Association.
Gli esperti dell’Agenzia ONU per la salute avevano inserito il burn-out nella lista dei fenomeni che identificano i trend e statistiche in materia di salute. Ciononostante, un rappresentante dell’OMS ha corretto questa qualificazione stabilendo che il burn-out passasse dalla categoria di “fattori influenzanti lo stato della salute” a “Fenomeno occupazionale” senza essere incluso nella lista delle “Malattie”, spiega ETUI.

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Redazione InSic

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