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Ispezioni sul lavoro: i dati del ministro Calderone nell’Informativa di Salute e Sicurezza al Governo

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Sblocco delle assunzioni di nuovi ispettori sul lavoro, un potenziamento delle attuali tutele del lavoro, una stretta penale per le aziende irregolari: sono queste le indicazioni che emergono dalla informativa sullo stato della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro presentata dal Ministro del lavoro, Marina Calderone nel Consiglio dei ministri dello scorso 21 febbraio

Il tragico incidente sul lavoro nel cantiere Esselunga di Firenze ha riaperto importanti discussioni sullo stato delle tutele esistenti per la sicurezza soprattutto in edilizia e le soluzioni possibili per “cambiare le cose”. E intanto, il 26 febbraio le sigle sindacali sono attese dal Governo per un nuovo tavolo di confronto.

Nell’Informativa il Ministro ha messo in evidenza i dati sulla Vigilanza nei luoghi di lavoro evidenziando criticità riscontrate soprattutto nei cantieri e indicando le novità in vista per arginare il fenomeno delle Morti sul lavoro.

Calderone: sblocco assunzioni e provvedimenti in vista per la sicurezza sul lavoro

Calderone ha annunciato in primis lo sblocco delle assunzioni per ispettori del lavoro, del nucleo ispettivo Carabinieri e del personale ispettivo di Inps e Inail.

In vista anche un potenziamento della tutela in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, il coordinamento e il rafforzamento delle attività ispettive e del sistema sanzionatorio, anche in relazione al subappalto e alla somministrazione illecita e fraudolenta, oltre alla qualificazione delle imprese, alla formazione del datore di lavoro e dei lavoratori e alla salvaguardia delle imprese regolari.

Attività ispettiva sul lavoro: i dati 2023 sulle irregolarità

I dati sull’attività ispettiva riportati dal ministro Calderone al 2023 registrano nel 2023:

  • 92.658 accessi ispettivi dei quali 20.755 sono inerenti alla vigilanza in materia di salute e sicurezza, con un incremento di 3.720 ispezioni rispetto all’anno precedente.
  • Per il comparto edile, livello di irregolarità registrato è stato pari al 76,48%, con un tasso di irregolarità media che supera l’85,2% nel caso di aziende impegnate in lavori collegati al superbonus 110%.
  • Dato infortunistico: in base ai dati INAIL 2023 (provvisori) del comparto edile desunti dall’ultimo Rapporto, le denunce di infortunio sul lavoro presentate tra gennaio e dicembre sono state 585.356 (-16,1% rispetto al 2022), 1.041 delle quali con esito mortale (-4,5%).
  • Ispettori attivi: il personale a disposizione dell’Ispettorato nazionale del lavoro è oggi pari a 3.198 ispettori civili, dei quali 846 tecnici, a cui si aggiunge il personale ispettivo del Nucleo carabinieri, dell’Inps e dell’Inail.
    Il ministro prevede che “con l’attuale organico, nel 2024 sarà possibile sviluppare un’attività investigativa specifica maggiore del 40% rispetto al 2023”.

Infortuni sul lavoro – i dati INAIL del 2023

A proposito del dato infortunistico, ricordiamo che INAIL ha recentemente diffuso i “DATI PROVVISORI DEL 2023” da cui emerge una fotografia del fenomeno infortunistico e tecnopatico del 2023. Concentrandoci in particolare sul comparto industriale, emerge una riduzione delle denunce del 3,3%, con alcuni settori che in controtendenza segnano degli aumenti rilevanti: il settore bevande (+24,9%), della fabbricazione di autoveicoli (+22,0%), della fornitura di acqua-reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (+14,3%), della riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature (+8,7%), dell’abbigliamento (+5,4%), delle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+4,4%) e delle costruzioni (+4,1%).

Più in generale il dato infortunistico conta più di 1000 morti sul lavoro nel 2023, seppure a fronte di un calo delle denunce di infortunio presentate (sono state 585.356) dovuto però al minor peso dei i casi Covid-19 (circa 111mila nel 2022, meno di 6mila nel 2023 al 31 dicembre di ciascun anno).

Secondo l’Istituto al netto dei contagi si assisterebbe sempre ad una riduzione, ma molto più contenuta per i soli casi “tradizionali” di poco oltre l’1%.

Infortuni e morti in edilizia: i numeri del settore secondo INAIL

Ad ulteriore conferma della problematicità del fenomeno degli infortuni sul lavoro, ricordiamo che sempre in base ai DATI INAIL prodotti a dicembre 2023 specificatamente sul settore “Edilizia”, il 2022 ha contato 40.135 infortuni sul lavoro, in aumento del 3,4% dal 2021. La crescita delle denunce segue all’incremento dell’occupazione che nell’ultimo anno si attesta al +3,9% rispetto al 2021 (circa 60mila addetti-anno Inail in più), grazie agli incentivi statali del Superbonus e allo sblocco dei cantieri .

Il settore Edilizia si colloca al secondo posto in valore assoluto dopo il manifatturiero per numeri di vittime sul lavoro, con una differenza di appena due casi, e per il 2022 registra 175 decessi, il 16% in meno rispetto all’anno precedente e il numero più basso di morti sul lavoro dell’ultimo quinquennio.

Morti sul lavoro: sindacati, come “cambiare le cose”

Come abbiamo riportato nello scorso approfondimento sul crollo del cantiere di Firenze i sindacati hanno ribadito la necessità di interventi normativi a partire dal alcuni istituti come il subappalto a cascata, reintrodotto nel nuovo Codice Appalti.

In più la CGIL rimarca la necessità di risalire alle cause che hanno portato all’intensificarti del fenomeno delle morti sul lavoro: “Bisogna fermarsi non solo ai morti che ci sono stati, ma alle ragioni che li hanno provocati. Se vogliamo essere onesti questo cantiere è lo specchio del modello di funzionamento dell’impresa e dell’economia che in Italia oggi sta venendo avanti”.

Secondo la CGIL occorre intervenire su:

  • il subappalto a cascata da cancellare;
  • l’introduzione della patente a punti per le imprese;
  • l’estensione del diritto alla formazione e alla prevenzione;
  • l’aumento delle assunzioni degli ispettori del lavoro e dei servizi di medicina del lavoro.

In vista dell’incontro del 26 febbraio, la CISL ha pronto un “decalogo per la sicurezza”, come anticipato in un articolo sul Foglio del Presidente Sbarra che rilancia “una grande alleanza per cambiare le cose” estendendo le garanzie degli appalti pubblici a quelli privati, rilanciando la formazione obbligatoria del datore di lavoro, (già in vista nel Decreto Fiscale) e una stretta penale alle aziende che commettono irregolarità.

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Antonio Mazzuca

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