DPI – PROTEZIONE DEL CORPO: caratteristiche, normative, utilità e destinazioni d’uso

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Con il termine dispositivi di protezione individuale (DPI) si intendono prodotti che hanno la funzione di salvaguardare la persona che l’indossi o comunque li porti con sé, da rischi per la salute e la sicurezza.

Ci sono diversi tipi di DPI a seconda della loro funzione. Soffermiamoci sui DPI per la protezione del corpo.

Si suddividono in diverse categorie a seconda del livello del rischio da cui proteggono, dalla I alla III in ordine crescente di rischio.

DPI Antimpigliamento

La normativa di riferimento è la UNI EN ISO 510:1994.

Essi riducono al minimo il rischio di impigliamento o trascinamento quando il lavoratore opera su macchine o in prossimità di apparecchiature in movimento. E’ necessario che le estremità delle maniche e dei pantaloni aderiscano perfettamente al corpo, le tasche siano interne e non siano presenti lembi di tessuto esterno, come pattine o risvolti, o parti cucite come alamari o passanti o ancora accessori come bottoni o lacci che creino rischio di impigliamento negli ingranaggi dei macchinari.

La superficie del capo deve essere più liscia possibile.

DPI Antistatico

La normativa di riferimento è la UNI EN ISO 1149:2008.

Si tratta di abbigliamento protettivo per lavorazioni con rischi di cariche elettrostatiche, ideale per ambienti con strumentazione elettronica, per ambienti ATEX, poiché questi DPI non creano il rischio di innesco di esplosioni e si possono considerare adatti per E.P.A., Area Protetta dalle Scariche Elettrostatiche.

La scelta del materiale deve ricadere su un tessuto certificato, che neutralizzi le cariche elettrostatiche e mantenga le sue proprietà anche dopo i lavaggi. Un tessuto molto efficace è costituito da fibre che agiscono sul principio di carico di induzione.

DPI Antiacido

La norma di riferimento è la UNI EN ISO 13034:2009.

Sono DPI studiati per l’impiego in ambienti e situazioni dove l’operatore è esposto a rischi chimici derivanti da piccoli spruzzi di liquidi, spray, aerosol e sono progettati  in modo che non ci siano parti il cui il liquido possa essere a contatto con il corpo, né tanto meno possa ristagnare per un tempo indeterminato.

Il materiale selezionato per questi DPI deve assolvere agli adempimenti sopra descritti e mantenere inoltre buone caratteristiche di resistenza all’usura e ai trattamenti igienici.

DPI per Saldatura e procedimenti connessi

Le normative di riferimento sono UNI EN ISO 11611:2015, DPI per saldatura e procedimenti connessi e UNI EN ISO 11612:2015, indumenti di protezione per lavoratori dell’industria esposti al calore (esclusi vigli del fuoco e saldatori), secondo la quale il DPI è testato per:

A: propagazione limitata di fiamma

B: calore convettivo

C: calore radiante

D: spruzzi di alluminio fuso

E: spruzzi di ferro fuso

F: calore per contatto

Il DPI in questo caso protegge il lavoratore dal calore e dagli spruzzi di metallo fuso. Il capo è progettato in modo tale che non ci sia la possibilità di ristagno di materiale incandescente e deve essere realizzato con tessuti che assicurino lo scivolamento degli spruzzi di metallo fuso e abbiano proprietà flame retardan che garantisca l’auto estinzione della fiamma.

Sono adatti a saldatori, operatori impiegati nell’automotive e nei diversi processi lavorativi dei metalli per la costruzione di macchinari pesanti.

DPI per rischio Arco Elettrico

La normativa di riferimento è la IEC 61482:2018

Sono indumenti che proteggono dal calore e gli effetti termici dell’arco elettrico.

L’arco elettrico è un corto circuito accidentale e inaspettato in impianti elettrici ad alto potenziale, è un evento breve (< 1 s), si sviluppa con produzione di calore intenso, di gas tossici e raggi ultravioletti, l’energia termica sviluppata può essere fino a 4 volte superiore a quella di una forte fiammata (fino a 13.000°C).

Sono DPI destinati a operatori delle industrie Oil&Gas, del settore delle costruzioni e manutenzione di impianti elettrici.

DPI Alta Visibilità

La normativa di riferimento è la UNI EN ISO 20471:2017.

La  norma specifica i requisiti per gli indumenti in grado di segnalare visivamente la presenza dell’utilizzatore in situazioni pericolose in qualunque condizione di luce diurna e o in condizioni di scarsa visibilità (assenza di luce, pioggia, nebbia, …)

La visibilità in condizione di luce diurna  è garantita dai colori fluorescenti dei tessuti, la visibilità notturna è ottenuta dalle bande retroriflettenti che riflettono la luce dei fari dei veicoli nell’oscurità.

Gli indumenti ad alta visibilità si dividono in 3 classi, ciascuna classe deve avere:

Un quantitativo minimo in m2 di materiale di fondo (fluorescente) e di materiale retroriflettente (bande).

I dpi alta visibilità sono adatti per lavoratori di cantieri stradali o edili, lavoratori che operano lungo le strade o in luoghi di passaggio di mezzi e operatori dell’emergenza (Pronto intervento, Protezione Civile).

Tutti i DPI sopra indicati devono vestire interamente il lavoratore per garantire la protezione del corpo.

Esistono ancora altri tipi di DPI, per esempio antipioggia, antifreddo, antitaglio… molte professioni comportano un rischio e l’INDUMENTO PROTETTIVO ha una funzione importante per la sicurezza e il benessere del lavoratore. Oltre alla conformità alle normative di riferimento, non deve mancare una adeguata ergonomia, per permettere facilità di movimento e comfort a chi li indossa.

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m.silvestri@epc.it

Marco Silvestri

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