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Sicurezza in azienda: l’importanza della comunicazione

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Comunicare la sicurezza all’interno dell’azienda ha un’importanza strategica perché aiuta ad affrontare le situazioni di rischio e favorisce la capacità di reazione nelle situazioni di emergenza. In questo articolo verdiamo come e perché comunicare la sicurezza in ambito lavorativo. Il ruolo del professionista della security.

L’articolo è tratto dal volume edito da EPC Periodici, Essere professionista della security, di Paolo Piccioli

Comunicare la sicurezza in azienda

Obiettivo fondamentale di una buona politica di sicurezza aziendale è quello di educare e sensibilizzare i lavoratori ai rischi professionali specifici, affinché:

  • imparino a utilizzare correttamente i dispositivi di protezione,
  • ad applicare correttamente le procedure di sicurezza,
  • a prevenire e gestire correttamente e serenamente le situazioni di crisi e di pericolo.

Si tratta, in estrema sintesi, di stimolare una riflessione analitica sulle criticità esistenti, capace di produrre un ampliamento di prospettiva nelle modalità di trattarle e risolverle. La formazione del personale in materia di sicurezza favorisce la diffusione e il mantenimento in ambito lavorativo di un modello di “sicurezza partecipata” che si colloca tra la conoscenza (informazione) e la consapevolezza (formazione). Esso riesce a soddisfare le esigenze individuali di sicurezza, abbattendo il delta che spesso si crea fra sicurezza reale e oggettiva, e sicurezza soggettivamente percepita, con il duplice virtuoso risultato di rendere realmente più sicuri i lavoratori e, contemporaneamente, farli sentire più sicuri, integrando, così, percezione e realtà della sicurezza (la c.d. “attenzione consapevole”).

Qual è l’obiettivo di chi comunica sicurezza in azienda?

L’importanza strategica della comunicazione della sicurezza all’interno dell’azienda, non può riguardare esclusivamente gli aspetti procedurali tecnico-teorici. Deve piuttosto aiutare a:

  • interpretare e a saper affrontare correttamente le situazioni di rischio concrete, specifiche e quotidiane;
  • favorire l’insorgere di una mentalità difensiva personale e di una capacità di reazione lucida e razionale nelle situazioni di crisi ed emergenza.

Nella definizione delle politiche di sicurezza aziendale gioca un ruolo fondamentale l’approccio socio-psicologico e l’investimento nel fattore umano assume un’importanza primaria. Tutto ciò nella convinzione che la sicurezza debba diventare un abito mentale, una qualità interiore e un modo di agire dei dipendenti.

Come comunicare la sicurezza in ambito lavorativo?

Per comunicare la sicurezza in ambito lavorativo è indispensabile saper comunicare qualcosa (la sicurezza, il contenuto da trasmettere all’interlocutore) a qualcuno (il ricevente).

Ma occorre soprattutto saper comunicare con qualcuno, tenendo conto del ruolo ricoperto, del bagaglio esperienziale e degli schemi interpretativi e comportamentali che possiede.

In altri termini, bisogna saper trasmettere il messaggio con un linguaggio chiaro e appropriato, oltre che in maniera efficace e persuasiva. In modo che l’altro lo percepisca, lo decodifichi, lo interpreti e in qualche modo reagisca, attivando un processo interattivo e un feedback (funzione di stimolo e di retroazione).

È importante stabilire e affinare il rapporto empatico, mettersi nei panni dell’altro, restare in ascolto e comunicare secondo il suo modo di sentire e intendere, senza dare nulla per scontato.

Perché è importante la comunicazione efficace sul tema sicurezza?

Comunicare la sicurezza è importante perché:

  • migliora il clima organizzativo, a tutti i livelli;
  • aiuta a motivare alla sicurezza in modo duraturo e a diffondere la visione della sicurezza come scelta aziendale;
  • trasforma la sicurezza da un adempimento legislativo obbligatorio a un sistema per la creazione di un processo lavorativo di qualità fondato su migliori relazioni interpersonali;
  • crea una maggiore sinergia all’interno dell’azienda – nei confronti della sicurezza e non solo – evitando infortuni o situazioni rischiose collegate alla mancata adozione di prassi;
  • rende più efficaci gli investimenti fatti sulla sicurezza, aumentandone la comprensione e la diffusione all’interno dell’azienda;
  • aumenta l’efficienza aziendale portando la sicurezza nel vissuto quotidiano e quindi rendendola parte dell’operatività aziendale.

Comunicare la sicurezza: le azioni necessarie

Comunicare la sicurezza è una questione di valori degli attori in gioco. Pertanto per migliorare tale aspetto è utile compiere due azioni in ambito comunicazionale:

  • la prima, necessaria ma non sufficiente, prevede di comunicare le regole del gioco in modo chiaro e semplice;
  • la seconda di fare costante riferimento ai valori legati alla sicurezza.

Comunicare la sicurezza: il ruolo del professionista della security

Il ruolo del professionista della security non deve allora essere né troppo teorico né troppo politico ma deve sempre comprendere:

  • un certo grado di coinvolgimento pragmatico e di ingaggio direttamente sul campo;
  • di confronto diretto con i destinatari del “progetto sicurezza” messo in atto.

L’obiettivo non deve essere semplicemente quello di prevenire e ridurre i rischi, quanto preparare le persone ad affrontarli e superarli:

  • consapevolmente e correttamente,
  • con minori conseguenze dannose possibili,
  • promuovendo e modellando condotte e comportamenti sicuri e rassicuranti, in modo che gradualmente vengano interiorizzati

e diventino un habitus mentale inconscio.

La consapevolezza della sicurezza

La consapevolezza della sicurezza è un processo cosciente, un atteggiamento continuo che può orientare un individuo verso determinate azioni, capaci di vincere i suoi timori e le sue preoccupazioni. Usato correttamente, questo approccio contribuisce a far confluire la “percezione soggettiva della sicurezza” in un più rassicurante “stato oggettivo e reale di sicurezza”. Bisogna temere le minacce reali, tralasciando quelle immaginarie.

Il risultato finale che verrà raggiunto sarà quello di creare ambienti di lavoro realmente sicuri e percepiti come tali da tutti, cioè sicuri e assicuranti.

Per fare questo è fondamentale un’attenta analisi e comprensione del contesto situazionale in cui si dovrà agire e all’interno del quale dovranno muoversi le dinamiche comunicative interpersonali e interrelazionali.

Per saperne di più

Per saperne di più consulta anche i seguenti articoli pubblicati sul portale InSic:

Security Plan: cos’è, a cosa serve e chi lo redige
Security coaching: il fattore umano ed i comportamenti dei dipendenti nella security in azienda

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