È all’esame della Camera un provvedimento che definisce il quadro normativo per lo sviluppo dei centri di elaborazione dati, con l’obiettivo di rafforzare la competitività digitale e garantire un approvvigionamento energetico sostenibile.
Nell'articolo
Un testo unico per i data center
Il testo unificato oggetto di discussione in Parlamento, disciplina l’organizzazione, la realizzazione e lo sviluppo dei centri di elaborazione dati. Il provvedimento nasce dall’unificazione di cinque proposte di legge ed è stato adottato come testo base dalla IX Commissione Trasporti della Camera il 19 marzo 2025, per poi essere licenziato con modifiche il 29 luglio 2025.
Data Center: finalità del provvedimento
L’articolo 1 del Testo chiarisce la finalità del provvedimento: sostenere la crescita del sistema produttivo digitale e l’innovazione tecnologica nazionale. Centrale è l’attenzione alla progettazione dei data center e al loro approvvigionamento energetico, che dovrà essere sostenibile e costante.
L’articolo 2 introduce la definizione di “centro di elaborazione dati”, inteso come complesso di strutture fisiche e infrastrutture tecnologiche dedicate a servizi informatici, archiviazione, gestione ed elaborazione dei dati.
Data center: delega al Governo e iter legislativo
L’articolo 3 delega il Governo ad adottare entro sei mesi uno o più decreti legislativi per disciplinare i data center e coordinare le procedure di realizzazione. È previsto un passaggio parlamentare per il parere delle Commissioni competenti e un meccanismo di scorrimento dei termini in caso di trasmissione a ridosso della scadenza della delega. I decreti non dovranno generare nuovi oneri per la finanza pubblica, salvo coperture specifiche.
Sempre l’articolo 3 del futuro provvedimento indica i criteri che dovrà seguire il Governo nell’esercizio della delega legislativa. Fra questi prevedere, per l’intero territorio nazionale, procedimenti amministrativi semplificati e unici percorsi di valutazione e approvazione dei progetti di nuovi centri di elaborazione dati, celeri e con tempistiche certe.
Inoltre il Governo dovrà qualificare i progetti di nuovi data center come opere di pubblica utilità indifferibili e urgenti, introdurre misure di deroga alle norme e agli strumenti urbanistici per l’attuazione degli interventi necessari alla realizzazione dei centri di elaborazione dati, al contempo rafforzando la Commissione tecnica VIA e VAS.
Siti a carbone e rete elettrica
Al Governo, il Parlamento chiede di agevolare, anche attraverso incentivi finanziari, il riutilizzo e la riqualificazione di siti a carbone, dismessi o in dismissione, promuovendo la realizzazione di nuovi centri di elaborazione dati e delle infrastrutture energetiche di supporto.
Necessario poi assicurare il potenziamento della rete elettrica nazionale e promuovere la costruzione di infrastrutture per il recupero e il riutilizzo del calore di scarto dei medesimi, quali le reti di teleriscaldamento.
Applicazione alle autonomie speciali
L’articolo 4, inserito in sede referente, stabilisce che la legge si applica anche alle Regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano, purché compatibile con i rispettivi statuti e norme di attuazione.
Consulta sul sito della Camera dei Deputati il Testo unificato per l’organizzazione e lo sviluppo dei centri di elaborazione dati
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