Efficienza energetica: attuazione direttiva UE, il parere delle Camere

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La Camera muove i suoi rilievi allo schema di Decreto legislativo che attuerà la direttiva 2012/27: il decreto è all’esame definitivo del Governo


È prossima l’approvazione, da parte del Governo del decreto legislativo di recepimento della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica. Nei giorni scorsi abbiamo riportato i pareri resi dalle Regioni ed i loro emendamenti sul testo dello schema di decreto legislativo.
La Camera ha recentemente pubblicato (in data 19 giugno) i propri rilievi sul decreto riscontrando come l’Italia parta già da un buon livello medio di efficienza energetica (è uno dei primi paesi per intensità energetica) e vanti inoltre una consolidata tradizione industriale in molti settori strettamente correlati all’efficienza energetica (caldaie, motori, inverter, smart grid, edilizia, …). Peraltro, nell’ultimo Rapporto dell’ENEA, i dati del 2012 riportano:
risparmi energetici complessivi di oltre 73.000 GWh/anno, quasi il 30% in più rispetto al 2011
indice di efficienza energetica per l’intera economia aumentato di circa 1% rispetto al 2011
– quanto ai settori, il residenziale e l’industria hanno mostrato significativi miglioramenti, mentre il settore trasporti ha avuto un andamento altalenante caratterizzato soltanto da una modesta variazione complessiva.

La Camera riscontra poi, che diversi provvedimenti legislativi negli ultimi anni si sono concentrati sull’efficienza energetica nel patrimonio edilizio, e in particolare sulle detrazioni per la riqualificazione energetica degli edifici e sulla certificazione energetica.
Nella seduta del 18 giugno 2014, le Commissioni parlamentari competenti hanno finalmente reso il parere sul decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/CE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE (Atto n. 90), chiedendo un approfondimento sulla riforma del mercato elettrico, clausole di salvaguardia per il superamento della progressività delle tariffe elettriche, la garanzia dell’Iva al 10% per i contratti di prestazione energetica stipulati con la pubblica amministrazione indipendentemente dai combustibili utilizzati e che la nozione di contratto di servizio energia sia interpretata nel senso di fornitura di servizi e non di fornitura di combustibile al cliente.
Tra le condizioni formulate, rendere permanente l’ecobonus per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, riformulare le condizioni sul teleriscaldamento e di ampliare la platea degli interventi di riqualificazione energetica da realizzare ogni anno in modo da ricomprendere anche gli immobili di proprietà delle Regioni e degli altri Enti territoriali.

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Redazione InSic

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