Il rischio incendio rappresenta uno dei maggiori pericoli per un luogo di lavoro. Per questo è necessaria un’efficace valutazione del rischio incendio. In questo articolo vediamo cos’è, quali sono gli obiettivi e come si elabora una corretta valutazione del rischio incendio.
Il metodo descritto nel presente articolo si ispira alla tecnica descritta in “La valutazione del rischio incendio nei luoghi di lavoro – Analisi, metodologie e prospettive secondo i decreti 2 e 3 settembre 2021”, EPC Editore, 2022.
Articolo a cura dell’ing. Antonio Annecchini
Per una corretta valutazione del rischio incendio affidati a
EPC safety – software in cloud per la valutazione del rischio incendio
Nell'articolo
Cos’è il rischio incendio
Il rischio di incendio rappresenta certamente uno dei maggiori pericoli per un luogo di lavoro. Inoltre, è dimostrato che almeno il 50% degli incendi è attribuibile in qualche modo, direttamente o indirettamente, al cosiddetto “fattore umano”. In parte, si rileva sovente una sottovalutazione delle situazioni di rischio di incendio o una superficialità nell’approccio con i problemi della sicurezza ovvero una sottostima dei pericoli.
Valutazione del rischio incendio: come effettuarla
È dunque necessario avvalersi di uno strumento sistematico che, oltre a garantire la conformità normativa al DM 3 settembre 2021, consenta di definire le misure di prevenzione, di protezione e gestionali per rendere un luogo di lavoro a rischio basso un luogo di lavoro sicuro dal punto di vista antincendio nel rispetto delle regole che governano la gestione dei rischi.
L’obiettivo del metodo è quello di:
- evitare che si verifichino incendi;
- controllare e contenere un principio di incendio nel caso si verificasse;
- garantire la sicurezza delle persone e dei beni in caso di evento.
Il metodo di Valutazione del rischio incendio
Gli obiettivi della sicurezza vengono raggiunti integrando le fasi del processo di gestione del rischio alle tappe secondo cui è possibile segmentare un processo di valutazione del rischio incendio.
La fase 0 è quella della identificazione e della descrizione del contesto, interno ed esterno, in cui opera il luogo di lavoro.
La fase 1, di identificazione e analisi dei rischi, attrae a sé la tappa della definizione delle precauzioni e delle misure di protezione.
La fase 2, della ponderazione dei rischi, è caratterizzata dalla tappa di identificazione degli impatti sulle conseguenze.
La fase 3, del trattamento del rischio, si concentra sulla tappa della definizione del livello di rischio e sulla verifica di tollerabilità del rischio residuo.
La fase 4 chiude il processo di gestione del rischio attraverso le attività che tipicamente seguono la valutazione: documentazione delle valutazioni effettuate, pianificazione delle attività funzionali al raggiungimento e al mantenimento del livello di rischio definito, informazione, formazione e addestramento dei lavoratori.
Le tappe della valutazione del rischio
La fase valutativa, strutturata attraverso la tecnica Bow-tie, incorpora pertanto le cinque tappe di seguito dettagliate:
- identificare i pericoli di incendio, le salvaguardie precauzionali e le relative probabilità (in termini qualitativi in questo caso);
- definire le salvaguardie protettive e le loro probabilità (in termini qualitativi in questo caso);
- determinare il livello di impatto delle conseguenze sulla vita, sui beni e sull’ambiente (decreto 3 settembre 2021). A tali conseguenze potrebbe essere aggiunto l’impatto delle conseguenze sulla reputazione;
- determinare il livello di rischio in base alla probabilità degli scenari ed al livello delle conseguenze;
- verificare la tollerabilità del rischio residuo e, in caso di inadeguatezza, adozione di ulteriori salvaguardie di prevenzione e di protezione (intese anche quali l’adozione di livelli prestazionali superiori per le medesime misure) finalizzate alla riduzione della probabilità di principi di incendio e dell’impatto delle conseguenze.
Le cinque tappe sono articolate in aderenza al decreto 3 settembre 2021 che prevede, per la gestione del rischio incendio, l’adozione di due categorie di azioni da parte del datore di lavoro attraverso il processo valutativo: la verifica dell’adeguatezza dei requisiti minimi (per brevità identificati nel seguito con “requisiti oggetto di verifica”) e la definizione dei requisiti per i quali il decreto non prevede livelli minimi (per brevità identificati con “requisiti oggetto di valutazione”):
– Compartimentazione (requisiti oggetto di valutazione);
– Sicurezza degli impianti tecnologici (requisiti oggetto di verifica);
– Rivelazione e allarme (requisiti oggetto di verifica);
– Operatività (requisiti oggetto di verifica);
– Controllo dell’incendio (requisiti oggetto di verifica);
– Esodo (requisiti oggetto di verifica);
– Gestione della sicurezza antincendio (requisiti oggetto di verifica);
– Controllo del fumo e del calore (requisiti oggetto di verifica).
I vantaggi della gestione del rischio
L’impiego di un processo valutativo orientato al soddisfacimento dei requisiti più ampi della gestione del rischio di incendio, in contrapposizione all’adozione di misure minime, rende conto di un investimento e non di un mero costo da sostenere quale tributo burocratico: una necessaria attenzione che, a partire dalle nuove costruzioni, può permeare in ogni luogo di lavoro e in tutto il patrimonio edilizio, anche per quello di pregio ed estremamente vulnerabile.
Inquadrare la valutazione del rischio in un processo di gestione del rischio è fondamentale perché, negli ambienti lavorativi, è sempre più sentita la necessità di risultare conformi ai sistemi di gestione della sicurezza e/o ai modelli organizzativi di gestione.
La valutazione del rischio incendio con EPC Safety
Il software RISCHIO INCENDIO IN CLOUD è una piattaforma rivolta a consulenti o RSPP per la corretta esecuzione della valutazione del rischio incendio nei luoghi di lavoro a basso rischio in accordo alla procedura delineata con il recente DM 3 settembre 2021.
A cosa serve
- effettua una valutazione del rischio incendio in linea con la nuova normativa
- migliora l’efficienza snellendo i processi
- risparmia tempo e risorse
- i tuoi dati sempre al sicuro perché archiviati in cloud rispettando i massimi standard di sicurezza e conservazione
Perché scegliere EPC SAFETY – valutazione del rischio incendio
- avrai a disposizione un metodo flessibile, adattabile e allineato al panorama tecnico-legislativo che regola la materia della sicurezza in caso di incendio
- con l’impiego della tecnica bow-tie potrai trattare il rischio partendo dalla definizione delle misure di prevenzione, fondamentali per impostare correttamente la gestione della sicurezza in esercizio.
Registrati su www.epcsafety.it e inizia la tua prova gratuita
Per saperne di più consulta il volume di EPC Editore
-
In che cosa consiste la valutazione del rischio d’incendio?
Un’efficace valutazione del rischio incendio consiste nell’analisi dello specifico luogo di lavoro al fine di individuare le più severe, ma credibili, ipotesi d’incendio e le successive conseguenze per gli occupanti.
-
Quando è obbligatoria la valutazione del rischio incendio?
La valutazione del rischio incendio è obbligatoria in tutti i luoghi di lavoro in quanto il datore di lavoro ha l’obbligo normativo di valutare tutti i rischi. L’art. 46, comma 2 del D.lgs. n. 81/08 evidenzia come il rischio incendio sia fra quelli che maggiormente ineriscono ogni luogo di lavoro, dal più semplice al più complesso, per cui “devono essere adottate idonee misure per prevenire gli incendi e per tutelare l’incolumità dei lavoratori”.
-
Quando va fatta la valutazione del rischio incendio?
Nel caso di costituzione di un nuovo luogo di lavoro il datore di lavoro è tenuto ad effettuare immediatamente la valutazione del rischio. Inoltre, nei casi delle modifiche, il datore di lavoro deve aggiornare la valutazione del rischio quando muta il contesto normativo, in linea con il principio della massima sicurezza tecnicamente possibile, e quando intervengono modifiche sostanziali ai fini della sicurezza antincendio: variazione delle sostanze o delle miscele pericolose, modifiche delle quantità detenute, modifiche agli impianti, modifiche funzionali significative del luogo di lavoro (p. es. layout, destinazione d’uso dei locali, numero degli occupanti, tipologia degli occupanti, etc.), modifiche ai sistemi di protezione delle persone (p. es. sistema di vie d’uscita).
Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore