Il Testo delle Linee Guida sarà disponibile dalle ore 15 sul sito http://www.assoambiente.org/La presentazione nel webinar di oggi 17 novembre in diretta FACEBOOK.
Cosa contengono le Linee Guida FISE Assoambiente
All’interno delle Linee Guida elaborate da FISE Assoambiente si mettono in risalto
• i MOG (Modelli di Organizzazione e Gestione), un sistema di controllo preventivo che parte da un’analisi dei rischi, individua le fattispecie di reato cui è potenzialmente sottoposta l’organizzazione e definisce un adeguato sistema di prevenzione e controllo. Tra i principali obiettivi dei MOG:
– l’individuazione delle attività nel cui ambito possono essere commessi reati;
– la previsione di specifici protocolli diretti a programmare la formazione;
– l’attuazione delle decisioni dell’azienda in relazione ai reati da prevenire e;
– l’introduzione di un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel Modello.;
• Indicazioni sui presupposti generali della responsabilità degli Enti;
• le più recenti novità normative e giurisprudenziali in materia 231, di primario interesse per il comparto del waste management;
• le soluzioni per l’adozione e l’efficace attuazione dei Modelli Organizzativi (anche tramite esempi applicativi per l’analisi dei processi sensibili e l’identificazione dei rischi).
A cosa servono le Linee Guida FISE Assoambiente
Secondo l’Associazione le Linee guida sono state elaborate per le aziende e possono costituire un riferimento aggiornato e facilmente fruibile che le supporti nel realizzare un modello organizzativo per la responsabilità amministrativa conforme al D.Lgs. 231/2001 e di ausilio nella redazione del modello di organizzazione e gestione (in quanto approvate dal Ministero della Giustizia).
“Le Linee Guida presentate oggi”, dichiara il Presidente di FISE Assoambiente, Chicco Testa, “sono il frutto di un impegnativo lavoro riconosciuto anche dal Ministero di Giustizia, finalizzato a promuovere concretamente la legalità e il valore della prevenzione nel mercato della gestione rifiuti, ad alimentare la fiducia e a tutelare il capitale reputazionale e di immagine delle imprese del comparto. La valutazione e la gestione del rischio devono elevarsi a presìdi delle scelte strategiche dell’impresa, consapevoli che, adeguati e aggiornati modelli 231, devono far parte del DNA aziendale”.
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