COP 29 - Azerbaijan

COP 29 Arzerbaigian: al via la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – 300 miliardi per i Paesi in via di sviluppo nel Baku Finance Goal

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Dall’11 al 22 novembre l’Azerbaigian ospiterà la COP29, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

  • In questa pagina seguiamo le novità emerse nelle prime giornate di lavoro, riportando i passaggi più importanti.

Obiettivi della COP29

Alla COP 29 le parti dell’accordo di Parigi devono garantire che i flussi finanziari globali siano sempre più allineati all’Accordo, sbloccando gli investimenti, attraverso l’adozione di un nuovo obiettivo quantitativo collettivo (NCQG) sui finanziamenti per il clima. L’NCQG sarà la principale priorità dei negoziati di quest’anno.

L’Unione europea ha fatto sapere che collaborerà con i partner internazionali per conseguire gli obiettivi dell’accordo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura media globale il più vicino possibile a 1,5 ° C.

Ma sull’evento pesa la minaccia di un’uscita dell’America di Trump dagli Accordi di Parigi.

La COP 29 si chiude formalmente con il Baku Finance Goal un nuovo obiettivo globale che prevede lo stanziamento di 1,3 trilioni di dollari di finanziamenti per il clima verso i paesi in via di sviluppo entro il 2035, con un significativo incremento. Ciò include un nuovo obiettivo finanziario di base di 300 miliardi di dollari che triplica il precedente obiettivo di 100 miliardi di dollari.

Questo accordo rappresenta un significativo miglioramento rispetto al precedente obiettivo di finanziamento per il clima di 100 miliardi di dollari e sbloccherà una nuova ondata di investimenti globali.

Cos’è il Baku Finance Goal

Il Baku Finance Goal è il fulcro di un pacchetto di accordi che garantiscono progressi in tutti i pilastri climatici. Queste innovazioni sono il risultato di mesi di intensa diplomazia da parte della presidenza azera per portare a termine alcuni dei compiti più complessi e controversi nell’azione multilaterale per il clima. Segnano un passo fondamentale nell’implementazione dei mezzi per tracciare un percorso verso 1,5 °C.

La COP29 ha posto fine all’attesa decennale per la conclusione dei negoziati dell’articolo 6 sui mercati del carbonio ad alta intensità sotto l’ONU. I flussi finanziari dai mercati del carbonio conformi potrebbero raggiungere 1 trilione di dollari all’anno entro il 2050. Hanno anche il potenziale per ridurre il costo di attuazione dei piani climatici nazionali di 250 miliardi di dollari all’anno. Se combinati, il Baku Finance Goal e l’articolo 6 cambieranno per sempre l’architettura finanziaria globale per il clima reindirizzando gli investimenti verso i paesi in via di sviluppo.

La presidenza della COP29 è anche riuscita a far funzionare il Fund for Loss and Damage e a renderlo pronto a distribuire denaro nel 2025. Questa decisione era attesa da tempo dai paesi in via di sviluppo, tra cui piccoli stati insulari, paesi meno sviluppati e nazioni africane. Ciò è in linea con la priorità stabilita dal presidente della Repubblica dell’Azerbaigian, il signor Ilham Aliyev, per affrontare le sfide poste dagli impatti del cambiamento climatico sui piccoli stati insulari sotto la presidenza della COP29.

“Il Baku Finance Goal rappresenta il miglior accordo possibile che potessimo raggiungere e abbiamo spinto i paesi donatori il più lontano possibile. Abbiamo cambiato per sempre l’architettura finanziaria globale e compiuto un passo significativo verso la fornitura dei mezzi per tracciare un percorso verso 1,5 °C. Gli anni a venire non saranno facili. La scienza dimostra che le sfide non faranno che aumentare. La nostra capacità di lavorare insieme sarà messa alla prova. Il Baku Breakthrough ci aiuterà a superare le tempeste imminenti”.

COP29 President Mukhtar Babayev

Meloni: sì ad un mix energetico ed equilibrato

Il 13 novembre è il giorno di Giorgia Meloni: la premier italiana ha parlato degli obiettivi ambientali ed energetici di raggiungere nel suo intervento alla COP29 a Baku.

I passaggi fondamentali:

Fondi per il Clima – L’Italia intende continuare a fare la propria parte. Destiniamo già gran parte degli oltre quattro miliardi di euro del Fondo per il Clima al Continente africano e continueremo a sostenere iniziative come il Green Climate Fund e il Loss and Damage Fund, oltre che a promuovere il coinvolgimento delle Banche multilaterali di sviluppo.

Approccio pragmatico – La natura va difesa con l’uomo al centro. Un approccio troppo ideologico e non pragmatico su questo tema rischia di portarci fuori strada verso il successo. La strada giusta è quella della neutralità tecnologica, perché attualmente non esiste un’unica alternativa all’approvvigionamento da fonti fossili.

Mix energetico e nucleare – Abbiamo bisogno di un mix energetico equilibrato per migliorare il processo di transizione. Dobbiamo utilizzare tutte le tecnologie a disposizione. Non solo rinnovabili, ma anche gas, biocarburanti, idrogeno, cattura della CO2 e, in futuro, il nucleare da fusione che potrebbe produrre energia pulita, sicura e illimitata. L’Italia è impegnata in prima linea sul nucleare da fusione


Gutierres: tre azioni immediate da attuare

Il 12 novembre ha visto salire sul palco il Segretario ONU Guterres

” Il suono che senti è il ticchettio dell’orologio . Siamo nel conto alla rovescia finale per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius. E il tempo non è dalla nostra parte”, ha avvertito il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres nel suo discorso di apertura al World Leaders Climate Action Summit.

Ai leader dei Paesi della COP riuniti a Baku per la COP29, il Segretario ha rilanciato

  • la necessità di adottare misure immediate per ridurre le emissioni, salvaguardare le persone dal caos climatico e “abbattere i muri della finanza per il clima” in risposta alla “masterclass sulla distruzione del clima” a cui il mondo ha assistito nel 2024 che, è quasi certo, sarà l’ anno più caldo mai registrato.
  • Il Segretario ha esortato i leader mondiali alla COP29 a concentrarsi su tre aree per un’azione immediata:
  1. Effettuare riduzioni di emergenza delle emissioni, tagliando le emissioni del 9% ogni anno, fino al 43% dei livelli del 2019 entro il 2030. Questa è la soluzione più chiara per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius.
  2. Fare di più per proteggere le persone dalle devastazioni della crisi climatica. Il divario tra esigenze di adattamento e finanziamenti potrebbe raggiungere i 359 miliardi di dollari all’anno entro il 2030. I dollari mancanti non sono astrazioni in un bilancio: sono vite spezzate, raccolti persi e sviluppo negato.
  3. Abbattere i muri che dividono i finanziamenti per il clima concordando un nuovo obiettivo finanziario che preveda un aumento significativo dei finanziamenti pubblici agevolati; una chiara indicazione di come la finanza pubblica mobiliterà i trilioni di dollari di cui i paesi in via di sviluppo hanno bisogno; attingere a fonti innovative; definire un quadro per una maggiore accessibilità, trasparenza e responsabilità; e potenziare la capacità di prestito per le banche di sviluppo multilaterali più grandi e più audaci.

il saluto dei Leader arabi e di Simon Stiell

  • Nella giornata di apertura il Sultan al-Jaber, presidente della precedente Cop, che si è tenuta lo scorso anno negli Emirati Arabi Uniti ha ricordato l’impegno concordato a Dubai dagli Stati membri dell’Onu rappresentati ad “abbandonare gradualmente i combustibili fossili”.
  • Il presidente azero della 29 Conferenza Onu sul clima, Mukhtar Babayev, nel suo discorso di apertura a Baku ha sottolineato come  “Siamo sulla strada della rovina. E questi non sono problemi futuri. Il cambiamento climatico e’ gia’ qui”. Ora dobbiamo dimostrare di essere pronti a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Non e’ un compito facile“.
  • Simon Stiell, capo dell’Onu per il clima, ha ribadito che “Il finanziamento degli aiuti al clima da parte dei Paesi ricchi non è una “carita'” ed è “nell’interesse di tutti”: “Dobbiamo abbandonare l’idea che finanziare l’azione per il clima sia carità. Un nuovo obiettivo ambizioso per il finanziamento del clima e’ nell’interesse di ogni nazione, comprese le più grandi e le più ricche”, ed ha invitato i Paesi a “dimostrare che la cooperazione globale non è in stallo”.

Aggiornamento sullo stato del Clima e
Rapporto UNHCR su cambiamento climatico e migrazioni

Presentazione dell’aggiornamento sullo stato del clima pubblicato dall’Organizzazione meteorologica mondiale (World meteorological organization): il rapporto dell’IFAD sull’azione per il clima 2024, intitolato “Orizzonti verdi: Un anno di azione sul clima per le persone, la resilienza e la biodiversità”

Secondo “Le precipitazioni e le inondazioni da record, i cicloni tropicali in rapida intensificazione, il caldo mortale, la siccità incessante e gli incendi violenti che abbiamo visto in diverse parti del mondo quest’anno sono purtroppo la nostra nuova realtà e un assaggio del nostro futuro”.

la segretaria generale dell’Organizzazione meteorologica mondiale (World meteorological organization) Celeste Saulo.

 “I più vulnerabili – osserva Guterres – sono i più colpiti”.

Durante la Conferenza si è fatto riferimento al rapporto pubblicato dall’UNHCR in occasione della conferenza sul clima Cop29 in corso a Baku. Il Report rivela che il cambiamento climatico è una minaccia crescente per le persone già in fuga da guerre, violenze e persecuzioni.  Gli shock climatici, si legge nel rapporto, stiano interagendo con i conflitti, spingendo coloro che sono già in pericolo in situazioni ancora più terribili. Degli oltre 120 milioni di persone in fuga nel mondo, tre quarti vivono in Paesi fortemente coinvolti nei cambiamenti climatici. 

Obiettivi energetici:
cinque priorità definite dall’AIE (Agenzia internazionale per l’energia)

Oggi la Presidenza, in collaborazione con l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE), ha condiviso cinque opportunità chiave affinché la COP29 dimostri progressi positivi sugli obiettivi energetici identificati alla COP28. 

Le cinque opportunità identificate sono: 

  1. Potenziare l’accumulo di energia e le reti elettriche come fattore chiave per raggiungere l’obiettivo globale di triplicare la capacità di energia rinnovabile in questo decennio e garantire che vengano realizzati tutti i benefici. 
  2. Garantire che i paesi accelerino l’attuazione delle politiche per raggiungere l’obiettivo di raddoppiare i progressi nell’efficienza energetica entro il 2030. 
  3. Mantenere l’attenzione sulla riduzione delle emissioni di metano e dei combustibili fossili.
  4. Implementare soluzioni per incrementare gli investimenti in energia pulita nelle economie in via di sviluppo, per sostenere le loro transizioni. 
  5. Il prossimo ciclo di contributi determinati a livello nazionale dovrebbe basarsi sui risultati del Global Stocktake (GST).

Conferenza sui cambiamenti climatici: FAQ e siti di approfondimento

Segui qui tutte le news e gli aggiornamenti direttamente dal sito della COP 29

  1. Che cosa è COP?

    COP sta per Conference of Parties, è la serie di incontri formali Conference of Parties, dove i governi valutano gli sforzi globali per far progredire l’Accordo di Parigi e la Convenzione, limitando anche il riscaldamento globale a 1,5°C come informato dalla scienza più recente. Alle COP, i leader mondiali si riuniscono per misurare i progressi e negoziare i modi migliori per affrontare il cambiamento climatico.
    Ci sono ora 198 Parti (197 paesi più l’Unione Europea) alla Convenzione, che costituiscono un’adesione quasi universale. La prossima Conferenza si terrà a Baku, in Azerbaigian, nel novembre 2024.

  2. COP 29 e obiettivi di sostenibilità

    La COP29 si impegna a raggiungere la neutralità carbonica, promuovendo pratiche sostenibili, garantendo accessibilità e inclusività, lasciando un’eredità positiva, mantenendo trasparenza e responsabilità, favorendo la collaborazione e le partnership e dando priorità alla sicurezza.

  3. Gli obiettivi di COP29

    Il piano della presidenza della COP29 si basa su due pilastri paralleli che si rafforzano a vicenda. Il primo pilastro, “rafforzare l’ambizione”, combina elementi chiave per garantire che tutte le parti si impegnino in ambiziosi piani nazionali e trasparenza. Il secondo pilastro, “abilitare l’azione”, riflette il ruolo critico della finanza, uno strumento chiave per trasformare l’ambizione in azione e ridurre le emissioni, adattarsi al cambiamento climatico e affrontare perdite e danni.

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico

Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore.
Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.

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Antonio Mazzuca

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in "Gestione integrata di salute e sicurezza nell'evoluzione del mondo del lavoro" INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19). Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore. Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro. Content editor e Social media per InSic.it su Linkedin e X (ex Twitter). Contatti: Linkedin Mail: a.mazzuca@insic.it