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Telemarketing selvaggio, maxi-operazione Garante Privacy-Guardia di Finanza: le confische e le sanzioni

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In attesa della presentazione della Relazione annuale 2022 del Garante Privacy alla Camera, domani 13 giugno, l’Autorità ha preso alcuni provvedimenti in materia di telemarketing selvaggio.

La confisca delle banche dati dati personali detenuti illegalmente da alcuni call center e un nuovo pacchetto sanzionatorio che ha riguardato anche dei grandi operatori telefonici: obiettivo, metter fine al “sottobosco” del telemarketing “selvaggio” che sempre di più nasconde violazioni di ogni tipo e anche della materia dei dati personali.

6 giugno 2023: maxi-operazione della Guardia di Finanza contro il “sottobosco” del telemarketing

Il 6 giugno scorso il Garante ha annunciato l’avvio di una maxi-operazione dei Finanzieri del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma in collaborazione con i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Verona che ha portato alla confisca di alcune banche dati in uso ad alcune società che svolgevano attività illecite nel campo del telemarketing illegale.

Interessate tutte le sedi delle società interessate (nel veronese e in Toscana) ed è la prima volta che il Garante dispone la confisca delle banche dati dei potenziali clienti. La vicenda è scaturita da una segnalazione che ha permesso di individuare le quattro società ritenute responsabili di una serie di attività in aperta violazione della normativa in materia di protezione dei dati personali.

Il Garante parla di un vero e proprio “sottobosco” di telemarketing illegale: “un fenomeno che si alimenta con affidamenti ed attività al di fuori delle norme, ma anche per un insufficiente controllo da parte delle grandi aziende committenti”.

L’attività di confisca è stata possibile attraverso un partenariato regolato dal protocollo d’intesa tra il Garante per la protezione dei dati personali e la Guardia di Finanza e si coniuga con le continue attività di controllo e repressione del telemarketing illegale avviate da anni dal Garante, in attesa, si legge, di un Codice di condotta di queste attività con gli operatori virtuosi del settore.

Telemarketing selvaggio: tre provvedimenti correttivi e sanzionatori

A tre giorni di distanza dalla Maxi-oeprazione che ha portato alla confisca di diverse banche dati in possesso di alcuni call center, il Garante ha annunciato un pacchetto di sanzioni con 3 provvedimenti correttivi che hanno colpito Tim S.p.A,  Green Network S.p.A. e Sorgenia S.p.A.

A Tim sono state contestate diverse violazioni

  • non avrebbe garantito la tracciabilità di tutte le operazioni svolte sulle piattaforme di caricamento delle proposte contrattuali
  • non avrebbe dimostrato la piena contezza di tutti i trattamenti svolti nell’ambito della filiera del telemarketing.
  • un riscontro talora inadeguato alle richieste di esercizio dei diritti degli interessati
  •  l’erronea pubblicazione di dati personali nei pubblici elenchi telefonici senza il consenso degli interessati.

Sottolinea però il Garante anche alcuni importanti miglioramenti compiuti dalla Società, a testimonianza della buona volontà nel porre un freno alle pratiche di telemarketing selvaggio e fuori controllo.

Green Network e Sorgenia hanno invece ricevuto sanzione per

  • non aver approntato misure idonee a garantire la tracciabilità di tutte le operazioni svolte sulle piattaforme di caricamento delle proposte contrattuali
  • non aver dimostrato la piena contezza di tutti i trattamenti svolti nell’ambito della filiera del telemarketing.

Spiega il Garante che, con questo provvedimento si è voluto “colpire tutte le possibili porte di accesso del sottobosco all’interno del patrimonio informativo e commerciale delle società telefoniche ed energetiche”.

Ricordiamo come nel 2022 fece scalpore il provvedimento contro ENEL Energia per il trattamento illecito dei dati personali degli utenti a fini di telemarketing con l’imposizione di una serie di misure dettate dall’Autorità per conformarsi alla normativa nazionale ed europea sulla tutela dei dati.

Come risolvere la piaga del telemarketing selvaggio?

Secondo il Garante occorre anzitutto un adeguato controllo da parte delle aziende committenti dell’intera “catena” di operazioni che porta alla conclusione di un contratto.

Altrimenti il “sottobosco” dei call center illegali continuerà a ricevere – quasi sempre in violazione delle norme fiscali e giuslavoristiche, oltre che di quelle sulla protezione dei dati – quella remunerazione che ne permette la sopravvivenza e, addirittura, la proliferazione.

In una recente Intervista a Guido Scorza, componente del Garante per la protezione dei dati personali, il giurista ha parlato di come le grandi aziende, spesso destinatarie di provvedimenti sanzionatori come quelli sopra descritti, vedono erroneamente le norme a tutela della privacy: come un peso o un costo,

«Quando le percepiranno come un loro asset strategico, un modo di rapportarsi al cliente, del tipo; tu devi sapere che io tutelerò i tuoi dati personali in mio possesso, per cui comprerai i miei prodotti consapevole di questa protezione, allora il mondo sarà cambiato. E si vedrà tutto questo come un patto costruito sulla reciproca fiducia».

“Privacy, aziende e diritti diversi da conciliare”. Il Garante:privacy… – Garante Privacy

Cosa si intende per Telemarketing?

L’espressione Telemarketing fa riferimento a tutte quelle attività promozionali e di vendita che prevedono che l’azienda sia contattata o soprattutto contatti via telefono, in maniera più o meno diretta a seconda che abbia operatori interni o si affidi a call center esterni, i propri clienti o potenziali tali.

Telemarketing: la normativa di tutela dei dati personali – il nuovo Registro Opposizioni

Ricordiamo che l’anno scorso è stato pubblicato il Decreto del Presidente della Repubblica del 27 gennaio 2022, n. 26 che costituisce “Regolamento” in materia di istituzione e funzionamento del registro pubblico dei contraenti che si oppongono all’utilizzo dei propri dati personali e del proprio numero telefonico per vendite o promozioni commerciali”.

Il cd. Nuovo Registro pubblico delle opposizioni (RPO) ha delle novità rispetto ai tentativi precedenti di opposizione al telemarketing selvaggio:

  • è un servizio istituzionale completamente gratuito per il cittadino, di cui è titolare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy
  • prima era riservato alle sole utenze presenti negli elenchi telefonici pubblici, ora è stato esteso a tutti i numeri nazionali riservati, inclusi i cellulari
  • ora è possibile iscrivere al servizio tutti i numeri per cui non si intende ricevere proposte di telemarketing: l’intestatario può iscrivere tutti i propri numeri di telefono fissi e mobili, sia quelli presenti negli elenchi telefonici pubblici sia quelli riservati.

Per saperne di più, il Garante ha apprestato una pagina informativa disponibile al seguente linh:

Telemarketing (chiamate indesiderate) – Garante Privacy

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Antonio Mazzuca

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