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Il Progetto rescEU-CBRN per prevenire i rischi Chimici Biologici Radiologici e Nucleari nei grandi eventi

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Ieri, 13 febbraio 2024 a Venezia è stato presentato a Venezia il progetto rescEU-CBRN-DSIM-IT, coordinato da ENEA e supportato dal Dipartimento della Protezione Civile con Partner la Regione Veneto, che prevede di realizzare laboratori mobili per prevenire eventi CBRN (Chimici Biologici Radiologici e Nucleari), in particolare in occasione di grandi eventi.

Un progetto di quasi 27 milioni di euro che proviene da un Bando europeo e prevede la realizzazione dei laboratori già operativi in occasione dei Giochi Olimpici invernali Milano – Cortina 2026.

Oggi, mercoledì 14 febbraio, ci sarà una presentazione con relativo test di mezzi operativi CBRN del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco presso la base Nato di Calvarina a Roncà.

Tutti i dettagli del Progetto e le dichiarazioni degli enti coinvolti in questo interessante progetto.

Il progetto rescEU-CBRN-DSIM-IT

Il progetto prevede di realizzare laboratori mobili e autoveicoli d’emergenza dotati delle più avanzate capacità di rilevamento, campionamento e identificazione di sostanze pericolose per prevenire eventi a rischio CBRN, in particolare in occasione di grandi eventi.

L’iniziativa è una proposta italiana ad un bando europeo e mira a generare capacità innovative per la prevenzione, monitoraggio e risposta ad eventi CBRN, con particolare riferimento alle procedure di prevenzione legate ai grandi eventi.

A realizzare i laboratori l’azienda veneta Cristanini, mentre il personale sarà formato presso le sedi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e l’ex base NATO Calvarina di Roncà.

Emergenze CBRN: i partner del progetto rescEU-CBRN-DSIM-IT

Il progetto coordinato da ENEA e supportato dal Dipartimento della Protezione Civile coinvolge diversi partner istituzionali, dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, a rilevanti Istituti ed Organizzazioni con specifiche competenze scientifiche, a operatori industriali e realtà emergenti nel settore della formazione specializzata.

RescEU-CBRN-DSIM-IT pone l’Italia all’avanguardia in Europa nello sviluppo di capacità avanzate per la protezione da eventi CBRN spiega il coordinatore Luigi De Dominicis, Responsabile della Divisione Tecnologie fisiche per la sicurezza e la salute dell’ENEA che rappresenta per l’Istituto un rafforzamento del proprio ruolo di supporto tecnico-scientifico.

Essenziale la partecipazione della Regione Veneto che “porta il valore aggiunto di poter programmare il dispiegamento dimostrativo delle capacità in futuri eventi sul territorio” spiega De Dominicis che rimarca  la totale sinergia tra mondo della ricerca, mondo industriale e tra chi è poi chiamato a rispondere sul campo in caso di reale emergenza: questo è l’unico modo per accrescere il livello di protezione dei cittadini, dell’ambiente e delle infrastrutture da eventi indesiderati ma con i quali saremmo costretti a confrontarci nel caso si materializzassero”.

Il ruolo dei VVF nella risposta alle emergenze CBRN

“Questo è un progetto molto importante perché permette di ampliare la possibilità di risposta in caso di eventi CBRN dichiara l’ing. Carlo Dall’Oppio, capo dipartimento nazionale del Corpo dei Vigili del Fuoco. La flotta di dispositivi mobili, il convoglio che sarà realizzato grazie all’iniziativa sarà disponibile a livello nazionale ed europeo grazie ad una nuova capacità tecnologica. L’obiettivo è quello di realizzare un dispositivo di risposta in caso di grandi eventi, ossia rilascio di sostanze chimiche, radiologiche e radioattive, nell’auspicio di non doverlo mai mettere in campo, ma nell’ottica di prevenzione. Questo dispositivo si aggiungerà a quello nazionale, sarà disponibile via terra e per essere aviotrasportato”.

Risposte alle emergenze CBRN: il peso delle tecnologie di realtà virtuale e aumentata

Fra i partner anche la Fondazione SAFE che si occupa di facilitare i processi di innovazione e sviluppo delle capacità degli enti pubblici preposti alla tutela della sicurezza dei cittadini.

“La Fondazione coordinerà lo sviluppo delle attività formative del progetto, ampliandole con l’utilizzo di tecnologie di realtà virtuale e aumentata. Il team di coordinamento sarà basato a Soave e parte del finanziamento supporterà il processo di riqualificazione della ex-base Calvarina a Roncà, esempio unico sul panorama nazionale di riutilizzo virtuoso di un ex bene militare abbandonato, che diventa area di formazione per attività di protezione civile – un’eccellenza italiana ed Europea” spiega il presidente Andrea D’Angelo.

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Coordinamento editoriale Portale InSic.it – Formatore in salute e sicurezza sul lavoro – Content editor e Social media manager InSic.it

Antonio Mazzuca

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