Rifiuti pericolosi: dal 1 giugno cambiano le regole

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Il 1 giugno 2015 entra in vigore il nuovo regolamento CLP (Reg. 1278/2008) e contestualmente entreranno in vigore il nuovo elenco dei codici di identificazione dei rifiuti (Elenco Europeo dei Rifiuti) e la nuova codifica per le caratteristiche di pericolo.
Per saperne di più sui codici CER e sulla classificazione dei rifiuti, è disponibile gratuitamente in allegato l’articolo di S. Sassone: “Classificazione dei rifiuti: le novità introdotte per le voci a specchio” (Ambiente & Sicurezza sul Lavoro 11/2014) che fa il punto sul nuovo Elenco Europeo dei Rifiuti.

Dal 1 giugno 2015 l’adeguamento al Regolamento CPL
La Decisione 2014/955/UE ( di modifica alla decisione 2000/532/CE relativa all’elenco dei rifiuti) stabilisce che dal 1 giugno 2015
-la direttiva 67/548/CEE (concernente classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose) e
-la direttiva 1999/45/CE (sulla classificazione, imballaggio ed etichettatura dei preparati pericolosi)
verranno abrogate e sostituite dal regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (Regolamento CLP), per tener conto dei progressi tecnici e scientifici intervenuti.
Per quanto riguarda i rifiuti, dal 1 giugno 2015, il Regolamento (UE) n. 1357/2014 della Commissione del 18 dicembre 2014 sostituisce l’allegato III della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, riportando le nuove “CARATTERISTICHE DI PERICOLO PER I RIFIUTI”.

La classificazione dei rifiuti cambia
La direttiva 2008/98/CE stabilisce che la classificazione dei rifiuti come pericolosi debba essere basata, tra l’altro, sulla normativa dell’Unione relativa alle sostanze chimiche, in particolare per quanto concerne la classificazione dei preparati come pericolosi, inclusi i valori limite di concentrazione usati a tal fine. È inoltre necessario mantenere il sistema con cui sono stati classificati i rifiuti e i rifiuti pericolosi in conformità dell’elenco dei tipi di rifiuti stabilito da ultimo dalla decisione 2000/532/CE della Commissione, al fine di favorire una classificazione armonizzata dei rifiuti e garantire una determinazione armonizzata dei rifiuti pericolosi all’interno dell’Unione.
L’allegato III della direttiva 2008/98/CE stabilisce che, ove pertinente, si applichino
i valori limite di cui agli allegati II e III della direttiva 1999/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, che verrà abrogata dal 1 giugno 2015 e
-i criteri fissati nell’allegato VI della direttiva 67/548/CEE, che sarà anch’essa abrogata dal 1 giugno 2015, per l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo H 4 («irritante»), H 5 («nocivo»), H 6 («tossico» e «molto tossico»), H 7 («cancerogeno»), H 8 («corrosivo»), H 10 («tossico per la riproduzione»), H 11 («mutageno») e H 14 («ecotossico»).
Pertanto, l’allegato III della direttiva 2008/98/CE va modificato per adeguare le definizioni delle caratteristiche di pericolo allineandole, se del caso, al regolamento (CE) n. 1272/2008 e sostituendo i riferimenti alla direttiva 67/548/CEE e alla direttiva 1999/45/CE con riferimenti al regolamento (CLP).

Il nuovo Catalogo europeo dei rifiuti
Con la Decisione della Commissione Europea 2000/532/CE, viene delineato il nuovo Catalogo europeo dei rifiuti denominato “integrato”, in quanto comprensivo sia codici relativi a rifiuti pericolosi (individuati con un “*”), sia non pericolosi. Per alcuni rifiuti viene introdotto il criterio di concentrazione.
Si tratta di un vero e proprio “elenco” dei rifiuti creato dal Legislatore comunitario e recepito da quello interno, armonizzato e periodicamente rinnovato in funzione dei progressi effettuati in campo tecnologico e produttivo, comprendente in modo puntuale la maggior parte, ma non tutti, i rifiuti esistenti. Infatti esso consiste di un insieme non esaustivo all’interno del quale viene assegnato, dal Produttore, un codice ad ogni rifiuto, denominato “CER” e formato da tre coppie di numeri.
Il codice CER viene attribuito ad ogni classe di rifiuto riconosciuta all’interno del Testo Unico Ambientale, consentendo l’identificazione di tutte le tipologie di rifiuti, purché la sostanza od oggetto in esame rientri nella definizione sopra richiamata, siano essi urbani, speciali o pericolosi.

Movimentazione rifiuti: un aiuto dal Ministero Ambiente
Sul sito del SISTRI, il Ministero dell’Ambiente ha messo a disposizione la nuova release dell’applicazione di movimentazione al fine di garantire la corretta gestione dei rifiuti da movimentare. Inoltre, viene resa disponibile la procedura relativa alle modalità operative previste per l’adeguamento della classificazione dei rifiuti alle nuove disposizioni normative.
La nuova versione dell’applicazione verrà rilasciata in ambiente di esercizio il giorno 25 maggio 2015.

Riferimenti:
In allegato disponibile gratuitamente l’articolo:
“Classificazione rifiuti: le novità introdotte per le voci a specchio”
S. Sassone
Ambiente & Sicurezza sul Lavoro n.11/2014

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IL SOFTWARE: Guida alla valutazione del rischio chimico
Il software di EPC Editore
“ARCHIMEDE” per la valutazione del rischio chimico
è stato aggiornato all’emanazione delle nuove norme di classificazione degli agenti chimici pericolosi (Reg. CE/1272/2008 – CLP) ed è implementato nel calcolo con la doppia classificazione frasi R e H. Il software permette di valutare l’esposizione ad agenti chimici pericolosi sul luogo di lavoro in ottemperanza a quanto richiesto dall’art. 223 del D.Lgs. 81/2008.
E’ possibile scaricare una demo gratuita del software

Contatti:
C. De Dominicis
T. 06 33245271

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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