Biomasse

Carbonio nel suolo e rifiuti agricoli: linee guida dal MASE al monitoraggio e gestione

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Con Decreto Direttoriale del 22 febbraio 2023 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha approvato le “Linee guida per la redazione dei piani di monitoraggio o di gestione dell’impatto sulla qualità del suolo e sul carbonio nel suolo”.

Lo prevedeva già il Decreto Legislativo n. 199 dell’8 novembre 2021, in attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili: l’UE già richiedeva piani di monitoraggio o di gestione dell’impatto sulla qualità del suolo e sul carbonio nel suolo da biocarburanti, bioliquidi e combustibili da biomassa prodotti da rifiuti e residui provenienti da terreni agricoli. Il Decreto annunciava l’emanazione di Linee guida specifiche per i residui da attività agricola.

  • A cosa serve questa Linea guida, quali sono i riferimenti della Direttiva europea a biocarburanti, bioliquidi e combustibili da biomassa prodotti da rifiuti e residui provenienti da terreni agricoli e cosa prevede la normativa italiana.

Carbonio nel suolo: la Linea Guida ISPRA – a cosa serve

La Guida del MASE costituisce uno strumento facilmente fruibile per il monitoraggio della qualità e del contenuto del carbonio organico dei suoli interessati dalle asportazioni, per stimare le variazioni in seguito alle attività del progetto di utilizzo di rifiuti e residui colturali per la produzione di biocarburanti, bioliquidi e combustibili da biomassa, garantendone la sostenibilità ambientale.

Carbonio organico nel suolo: a cosa serve

Il carbonio organico è determinante nel regolare le principali funzioni chimiche, fisiche e biologiche del suolo, come la capacità di ritenzione idrica, la porosità e la permeabilità, la capacità di scambio cationico, la biomassa e la diversità della comunità microbica e le attività enzimatiche.

Qualità del suolo: cosa dice la Direttiva (UE) 2018/2001

La Direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili (anche nota come RED II) contiene diversi riferimenti a biocarburanti, bioliquidi e combustibili da biomassa prodotti da rifiuti e residui provenienti da terreni agricoli:

– l’art. 29, comma 2, che chiarisce “I biocarburanti, i bioliquidi e i combustibili da biomassa prodotti a partire da rifiuti e residui provenienti non da terreni forestali bensì agricoli sono presi in considerazione ai fini di cui al comma 1, lettere a), b) e c), solo se gli operatori o le autorità nazionali dispongono di piani di monitoraggio o di gestione dell’impatto sulla qualità del suolo e sul carbonio nel suolo. Le informazioni relative alle modalità di monitoraggio e di gestione dell’impatto sono comunicate conformemente all’articolo 30, paragrafo 3.

– l’art. 100 che stabilisce “Le materie prime di origine agricola destinate alla produzione di biocarburanti, bioliquidi e combustibili da biomassa dovrebbero essere prodotte utilizzando pratiche coerenti con la protezione della qualità del suolo e del carbonio organico ivi contenuto. La qualità del suolo e il carbonio nel suolo dovrebbero pertanto essere inclusi nei sistemi di monitoraggio degli operatori o delle autorità nazionali.”

Decreto 199/2021: transizione a combustibili rinnovabili e contenimento dei suolo

La Direttiva è stata recepita dell’Italia con il decreto legislativo n. 199 del 2021; il decreto ha lo scopo di accelerare la transizione dai combustibili tradizionali alle fonti rinnovabili.

All’art. 42 il decreto individua “Criteri di sostenibilità e di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per i biocarburanti, i bioliquidi e i combustibili da biomassa“; in particolare il decreto intende monitorare:

  • biocarburanti, bioliquidi e combustibili da biomassa prodotti a partire da rifiuti e residui diversi dai residui dell’agricoltura, dell’acquacoltura, della pesca e della silvicoltura;
  • rifiuti e residui che sono stati trasformati in un prodotto prima di essere trattati per ottenere biocarburante, bioliquido o combustibile da biomassa.

Per queste due tiplogie richiedeva le attuali Linee guida (comma 6)

“Nel caso di biocarburanti, bioliquidi e  combustibili da biomassa prodotti a partire da rifiuti e residui provenienti da terreni agricoli, gli  operatori economici che li producono dispongono di piani di monitoraggio o di gestione  dell’impatto sulla qualità del suolo e sul carbonio nel suolo, redatti in base a linee guida adottate  con decreto non regolamentare del Ministero della transizione ecologica (MiTE) entro 90 giorni  dalla pubblicazione del presente decreto, su proposta dell’Istituto Superiore per la Protezione e la  Ricerca Ambientale (ISPRA). Le informazioni relative al rispetto di tali piani di monitoraggio e  di gestione sono comunicate a ISPRA.”

Inoltre, al comma 8 il comma 8 stabilisce che “I biocarburanti, i bioliquidi e i combustibili da biomassa provenienti  dall’agricoltura non devono essere prodotti a partire da materie prime ottenute su terreni che  presentano elevate scorte di carbonio” e, comma 9, “non devono essere prodotti a partire da materie prime ottenute su terreni che erano  torbiere nel gennaio 2008”.  

Decreto 199/2021 – energie rinnovabili, incentivi e semplificazioni in vista del PNRR

Il testo ha una funzione di semplificazione delle disposizioni nell’ottica del Green Deal europeo, necessarie per dare attuazione alle misure del PNRR in materia di energie rinnovabili, con la finalità di individuare un insieme di misure e strumenti coordinati, già orientati all’aggiornamento degli obiettivi nazionali in seguito alla modifica della legge europea sul clima, in attuazione del pacchetto “Fit for 55”.

Il Decreto:

  • Mira al contenimento del consumo di suolo e dell’impatto paesaggistico e ambientale, comprese le esigenze di qualità dell’aria.
  • Semplifica l’approccio per le autorizzazioni per una partecipazione positiva degli enti preposti al rilascio delle autorizzazioni tramite un percorso condiviso di individuazione di aree idonee.
  • Per gli incentivi introduce una forte semplificazione nell’accesso ai meccanismi con una programmazione quinquennale di investimenti nel settore.
  • Accelera lo sviluppo della rete elettrica e della rete gas e semplificazioni per la realizzazione degli elettrolizzatori alimentati da fonti rinnovabili produzioni degli impianti a fonti rinnovabili.

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Antonio Mazzuca

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