Seveso III: quando scatta la deroga per l’invio della nuova Notifica Stabilimenti?

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Sul sito del Ministero dell’Ambiente il Coordinamento per l’uniforme applicazione sul territorio nazionale del D.Lgs. 105/2015 ha dato risposta a sette quesiti in materia di Seveso III.
Dopo il primo quesito sulla identificazione come pericolose delle aree di Taranto e Brindisi con Decreti MATTM (da rivedere e sostituire), ed il quesito n.2/2016 sulle condotte, il quesito n.3/2016 riguarda l’applicazione della deroga all’invio della notifica prevista dall’art. 13, comma 3 del D.lgs. 105/2015.

Quesito
In quali casi si applica in pratica la deroga per l’invio della nuova notifica ai sensi dell’art. 13 comma 3 del DLgs. 105/2015?
All’art.13, comma 3 viene disposto che “Quanto previsto ai commi 1 e 2 non si applica se, anteriormente al 1° giugno 2015, il gestore ha già trasmesso la notifica, ai sensi del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, ai destinatari di cui al comma 1 e se le informazioni contenute nella notifica soddisfano i requisiti di cui al comma 2 e sono rimaste invariate.”.
L’applicazione della deroga all’obbligo di rinnovo della notifica, previsto al comma 1 per gli stabilimenti già soggetti al D.lgs. 334/99, è subordinata al rispetto delle condizioni elencate al suddetto comma 3.
Si rileva che:
– per quanto riguarda i destinatari della notifica, l’art. 13, comma 1 ha modificato l’elenco già previsto dal D.lgs. 334/99, inserendo il soggetto designato dalla Regione, nonché l’ISPRA;
– per quanto riguarda le informazioni di cui al comma 2, con la nuova notifica, che deve essere redatta secondo il modulo riportato in allegato 5, sono state introdotte delle novità significative rispetto a quanto previsto dal D.lgs. 334/99.
In base a quest’ultimo punto, in particolare, il gestore deve adeguare le informazioni già fornite sulle sostanze pericolose a quanto previsto dall’allegato 1, che recepisce le significative modifiche alle precedenti norme sulla classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose, introdotte dal Regolamento europeo 1272/2008 CLP. Devono poi essere trasmesse dal gestore le nuove informazioni, richieste dal comma 2 citato, riguardanti gli stabilimenti adiacenti, i siti che non rientrano nell’ambito di applicazione del decreto legislativo 105/2015, le aree e gli sviluppi edilizi che potrebbero essere all’origine o aggravare il rischio o le conseguenze di un incidente rilevante e di effetti domino.
Il gestore, infine, ai sensi del comma 4, unitamente alla notifica invia le informazioni indicate nel modulo di cui all’allegato 5. Tale allegato, unificando la notifica e le sezioni informative, introduce alcuni contenuti del tutto innovativi, sia al fine di integrare l’informazione al pubblico sui rischi di incidente rilevante e sulle misure di sicurezza adottate dal gestore, sulle ispezioni, nonché sugli scenari incidentali con impatto all’esterno dello stabilimento, che al fine di fornire elementi tecnici utili per i controlli, specie per quelli degli stabilimenti di fascia inferiore, per i quali non è prevista la presentazione di un rapporto di sicurezza.
Pertanto, anche in caso di invarianza delle condizioni dello stabilimento rispetto a quanto già comunicato con la notifica presentata ai sensi del D.lgs. 334/99, la deroga prevista dall’art. 13, comma 3, in pratica, non appare trovare concreta applicazione.

Secondo il Ministero dell’Ambiente
Considerati i nuovi contenuti previsti dall’articolo 13 e dall’allegato 5 per le notifiche e per le sezioni informative, anche alla luce delle modifiche nella classificazione delle sostanze pericolose introdotte dal Regolamento 1272/2008 CLP, si ritiene che la deroga non avrà effetti pratici e che, pertanto, tutti i gestori trasmetteranno le notifiche con il nuovo formato.

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Redazione InSic

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