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Decreto PNRR2: le misure per salute e sicurezza – Istituito il Portale Nazionale del Sommerso

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INAIL dovrà stipulare appositivi Protocolli di intesa in materia di salute e sicurezza e contrasto al fenomeno infortunistico con le aziende impegnate nel PNRR. Inoltre, viene formalmente istituito un Portale Nazionale del Contrasto al Lavoro Sommerso che raccoglie tutti i dati dell’attività ispettiva in materia di lavoro di INAIL, INPS e INL Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, per una programmazione efficace dell’attività ispettiva, e per il monitoraggio del fenomeno del lavoro sommerso su tutto il territorio nazionale.

Sono le previsioni del Decreto PNRR 2, il Decreto-Legge 30 aprile 2022, n. 36 (qui il testo coordinato con le modifiche intervenute in sede di conversione). Il Decreto è stato approvato il 14 aprile dal Consiglio dei Ministri, all’indomani dell’ottenimento della prima rata di versamenti, per 21 miliardi dall’Europa ed è stato convertito con LEGGE 29 giugno 2022, n. 79 in Gazzetta ufficiale n.150 del 29-06-2022.

Attuazione semplificata del PNRR: il ruolo di INAIL

Il Decreto-legge n.36/2022, all’art. 20, prevede che l’INAIL promuova appositi protocolli di intesa con aziende e grandi gruppi industriali impegnati nell’esecuzione dei singoli interventi previsti dal PNRR seguendo le informazioni fornite dal Ministero del Lavoro in una nota.

Si tratta di progetti straordinari di formazione per una maggiore qualificazione dei formatori delle imprese coinvolte nell’attuazione del PNRR e progetti di ricerca: si potranno sviluppare modelli organizzativi avanzati e iniziative congiunte di comunicazione in sicurezza.

In tal modo, l’Inail supporterà ulteriormente la diffusione della cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, in coerenza con la Strategia europea in salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027 di cui vi abbiamo parlato.

Una prima “prova” di questo impegno a cui è chiamata INAIL è stata la sottoscrizione dell’Intesa con il Gruppo FS per la sicurezza nelle attività del gruppo ferroviario, in anticipo sulle previsioni del Decreto Semplificazione PNRR.

Convenzioni INAIL-Grandi imprese: cosa contengono?

I Protocolli che dovranno essere stretti tra INAIL e le Grandi imprese impegnate nella realizzazione del PNRR (anche attraverso le procedure semplificate del prossimo Decreto-legge non ancora in Gazzetta) dovranno prevedere:

  • programmi straordinari di formazione in materia di salute e sicurezza che, fermi restando gli obblighi formativi spettanti al datore di lavoro, mirano a qualificare ulteriormente le competenze dei lavoratori nei settori caratterizzati da maggiore crescita occupazionale in ragione degli investimenti programmati;
  • progetti di ricerca e sperimentazione di soluzioni tecnologiche in materia, tra l’altro, di robotica, esoscheletri, sensoristica per il monitoraggio degli ambienti di lavoro, materiali innovativi per l’abbigliamento lavorativo, dispositivi di visione immersiva e realtà aumentata, per il miglioramento degli standard di salute e sicurezza sul lavoro;
  • sviluppo di strumenti e modelli organizzativi avanzati di analisi e gestione dei rischi per la salute e sicurezza negli ambienti di lavoro inclusi quelli da interferenze generate dalla compresenza di lavorazioni multiple;
  • iniziative congiunte di comunicazione e promozione della cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Attuazione PNRR e lotta al sommerso: il Portale nazionale del sommerso (PNS)

L’articolo 19 del Decreto PNRR2 convertito prevede l’istituzione del “Portale nazionale del sommerso (PNS)” portale nazionale, gestito dall’Ispettorato nazionale del lavoro.
Il Portale sostituirà le attuali forme di condivisione di dati, inerenti alla suddetta attività, tra Ispettorato nazionale del lavoro, INPS ed INAIL. Il comma 2 dell’art.20 reca la quantificazione dell’onere finanziario e la relativa copertura.

Cosa contiene il Portale nazionale del Sommerso

Il portale raccoglie i verbali ispettivi ed ogni altro provvedimento consequenziale all’attività di vigilanza in materia di lavoro sommerso e di lavoro e legislazione sociale

Portale nazionale del Sommerso: quali Enti vi contribuiscono?

Il Portale riguarderà gli atti emessi dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro e dal personale ispettivo dell’INPS, dell’INAIL, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza.

Cosa c’è nel Portale nazionale del sommerso (PNS)?

Dopo l’annuncio del Ministero del Lavoro, sulla nascita del Portale unico del contrasto al lavoro sommerso, il Decreto-legge n.36/2022 convertito, in modifica dell’art. 10 del D.Lgs. 23 aprile 2004, n. 124 stabilisce che i risultati dell’attività di vigilanza svolta dall’Ispettorato nazionale del lavoro (INL), dal personale ispettivo dell’INPS, dell’INAIL, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza avverso violazioni in materia di lavoro sommerso e in materia di lavoro e legislazione sociale, dovranno confluire nel Portale unico nazionale gestito dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Cosa c’è nel Portale unico di contrasto al lavoro sommerso?

Il nuovo Portale sostituirà e integrerà le banche dati esistenti attraverso le quali l’Ispettorato nazionale del lavoro, l’INPS e l’INAIL condividono le risultanze degli accertamenti ispettivi. Potranno accedervi le amministrazioni che concorrono alla sua alimentazione, ed oltre ai verbali ispettivi ci sarà ogni altro provvedimento consequenziale alla attività di vigilanza, compresi tutti gli atti relativi ad eventuali contenziosi istaurati sul medesimo verbale.

Chi gestirà il Portale unico di contrasto al lavoro sommerso?

Il Portale sarà gestito dall’Ispettorato nazionale del lavoro e verrà denominato Portale Nazionale del Contrasto al Lavoro Sommerso.

Lotta al sommerso: un Tavolo tecnico in attuazione del PNRR

Il ministro Orlando ha anche insediato il Tavolo tecnico per l’approvazione del Piano nazionale di lotta al lavoro sommerso che rientra tra gli interventi previsti dal PNRR nella parte di competenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Il Tavolo tecnico garantirà nei prossimi mesi la corretta e puntuale elaborazione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso e fra le varie funzioni delineerà un’opportuna strategia d’indirizzo dell’attività ispettiva; studierà forme e modalità concrete di denuncia da parte dei lavoratori costretti a lavorare in condizioni di lavoro irregolare e favorirà il dialogo e la collaborazione con le parti

Quando il Piano nazionale contro il lavoro sommerso?

Il Tavolo tecnico avrà tempo fino al 15 ottobre 2022 per elaborare il Piano nazionale, che dovrà poi essere adottato entro la fine di quest’anno, tramite un apposito Decreto Ministeriale.

Portale Unico del lavoro sommerso: il commento di Giordano

La raccolta dei dati provenienti dall’Ispettorato nazionale del Lavoro, dall’Inps, dall’Inail e dalle forze dell’ordine consentirà di creare una memoria dell’illecito che ci sarà utile per programmare l’attività ispettiva, per individuare le imprese che fanno ricorso al lavoro irregolare e per fotografare il mercato del lavoro sommerso, che è una costola importante dell’economia sommersa.

Secondo l’ultimo rapporto ISTAT, pubblicato sei mesi fa, l’economia non osservata – che, è bene sottolinearlo, è economia reale – vale complessivamente 203 miliardi di euro (pari all’11,3% del Pil), dei quali 76,8 miliardi sono connessi all’impiego di lavoro irregolare. Con il PNS avremo un report reale, non un mero campione statistico, del lavoro sommerso, che ci consentirà di leggere più approfonditamente l’economia sommersa. Per questo motivo il Portale rappresenta un ulteriore, importante strumento di contrasto al lavoro nero; e contrastare il lavoro nero significa contrastare l’economia illegale del Paese“.

Il direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Bruno Giordano – Nota-Stampa INL

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Coordinamento editoriale Portale InSic.it – Formatore in salute e sicurezza sul lavoro – Content editor e Social media manager InSic.it

Antonio Mazzuca

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