Quale futuro per la normazione tecnica? incontro CCT-UNI

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Si è tenuta nei giorni scorsi la prima riunione della Commissione Centrale Tecnica (CCT), il massimo organo tecnico di UNI (Ente Italiano di Normazione) che coordina i lavori di normazione. L’incontro si è svolto alla presenza del neo Presidente del CCT, Armando Zambrano, e del Presidente di UNI Giuseppe Rossi.

Si è discusso del ruolo sempre più centrale che dovrebbe ricoprire la Commissione, ma anche dell’auspicabile sostituzione delle norme prescrittive attualmente vigenti con le norme tecniche di carattere volontario, identificando nello Stato il compito di occuparsi solo delle norme prestazionali generali.

Il ruolo futuro della Commissione nella normazione tecnica

Dalla riunione è emersa la volontà di rendere centrale il ruolo della Commissione nella normazione tecnica del Paese, allo scopo di ottenere semplificazione e accelerazione delle procedure. Nello specifico, il CCT si propone di realizzare un piano credibile di semplificazione normativa, di creare un nuovo equilibrio tra norme prescrittive e norme volontarie in una prospettiva di maggiore efficienza dello Stato e del mercato. E’ emersa la necessità di definire tempi certi di durata dei procedimenti di competenza delle Pubbliche Amministrazioni, in modo da ridurre i tempi di istruttoria e garantire una risposta certa al cittadino. È indispensabile anche la semplificazione del quadro giuridico nel quale operano imprese e cittadini ed occorre aumentare il numero di ipotesi in cui vale il principio del silenzio assenso.

Normazione tecnica e prescrittiva: quale rapporto

Sarebbe opportuno, inoltre, sostituire una parte delle norme prescrittive attualmente vigenti con le norme tecniche di carattere volontario, in grado di definire standard tecnici e aspetti procedurali in modo più sintetico ed efficace di quanto possa fare una norma dello Stato. Il settore della normazione tecnica conosce ormai un rapido e consistente sviluppo, che coincide con l’esigenza di rendere accessibili e condivisibili al massimo grado le specifiche tecniche oggetto di tale forma di regolamentazione, a livello europeo e internazionale. Lo Stato dovrebbe occuparsi solo delle norme prestazionali generali, individuando gli standard di sicurezza o di garanzia che ritiene indispensabili nei vari campi.

Cosa fa la Commissione Centrale Tecnica di UNI?

La Commissione Centrale Tecnica di UNI è attiva sin dal 1921 e da regolamento svolge le seguenti attività: elaborazione delle direttive di carattere generale sui lavori di normazione tecnica in armonia con i programmi predisposti dalle singole commissioni; essere al corrente dei lavori svolti dalle singole commissioni e, se necessario, intervenire per coordinarne l’attività; indirizzare alle competenti commissioni le richieste di esecuzioni di studi e lavori di normazione tecnica giunte all’UNI; coordinare i lavori di normazione che interessano più commissioni, procedendo eventualmente alla costituzione di commissioni miste; deliberare sui progetti di norma di origine nazionale candidati ad essere pubblicati quali norme tecniche UNI.

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Redazione InSic

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