«Ma ti rendi conto? È l’ultima cosa che avrei voluto. Io, formatore per la sicurezza sul lavoro? Non ci posso credere!».
Quante volte abbiamo sentito frasi simili? La formazione in materia è spesso percepita come un obbligo burocratico, noioso e fine a sé stesso, un ostacolo alla produttività più che uno strumento di reale cambiamento. Ma se non fosse solo una questione di percezione? E se, dietro l’inefficacia di molti corsi, ci fosse un vero e proprio “sabotaggio”?
Questa è l’intrigante premessa con cui si apre il nuovo libro di Carlo Bisio, Formazione efficace in salute e sicurezza sul lavoro, edito da EPC Editore. Un volume che si distingue per il suo approccio innovativo, a metà strada tra il manuale tecnico e la spy story, per svelare i retroscena di una formazione troppo spesso fallimentare e, soprattutto, per fornire gli strumenti per renderla un’arte, come la definisce l’autore, un’arte che genera un impatto reale e misurabile.
Nell'articolo
Oltre il banale, verso l’efficacia
Nell’attuale panorama della formazione in SSL si compie un paradosso. Le organizzazioni investono risorse considerevoli in corsi che, pur numerosissimi, non riescono a tradursi in un miglioramento significativo dei comportamenti, della cultura aziendale o della riduzione degli infortuni.
L’autore, lo psicologo del lavoro ed ergonomo Carlo Bisio, forte di oltre 30 anni di esperienza sul campo, ha indagato le ragioni di questo fenomeno, ipotizzando l’esistenza di un “sabotaggio” sistematico. Non una cospirazione, ma una somma di pratiche sbagliate – dalla pura ottemperanza normativa alla scelta di relatori impreparati – che trasformano un’occasione di crescita in un mero adempimento formale.
È proprio per contrastare questo scenario che nasce l’esigenza di una guida pratica e concreta. Il libro si rivolge a formatori, consulenti, responsabili aziendali, servizi di prevenzione e protezione, rappresentanti per la sicurezza che desiderino fare un “passo avanti” nella loro professionalità. L’obiettivo non è ripetere l’ovvio, ma fornire un metodo solido per superare il disimpegno e generare vero apprendimento.
Dal perché al come: strumenti per la formazione di qualità
La vera efficacia non è un caso, ma il risultato di un processo ben strutturato. Il volume guida il lettore attraverso ogni fase, dalla progettazione alla valutazione, con un linguaggio chiaro e operativo, lontano dai tecnicismi nozionistici.
Tra i temi chiave affrontati, troviamo:
- L’analisi dei bisogni formativi: l’autore sottolinea l’importanza di superare l’approccio superficiale e propone strumenti concreti, come l’analisi delle abilità richieste dal compito (job-skill analysis) e la Critical Incident Technique, per definire obiettivi formativi pertinenti e in linea con le reali necessità dell’organizzazione.
- La progettazione didattica: il libro illustra come formulare obiettivi misurabili e definire le metodologie più adatte per coinvolgere i partecipanti, sia in presenza che da remoto, fornendo esempi pratici di progettazione e le più comuni “tecniche di sabotaggio” da evitare.
- La gestione d’aula: nel volume vengono fornite indicazioni precise su come preparare materiali efficaci, gestire le dinamiche di gruppo e usare la comunicazione non verbale e paraverbale per rendere gli incontri coinvolgenti e persuasivi.
- La valutazione: Il testo prova a scardinare il mito della “valutazione oggettiva” e analizza i diversi livelli per misurare l’efficacia di un corso, dalla reazione dei partecipanti al trasferimento degli apprendimenti nel contesto lavorativo.
L’Accordo Stato-Regioni 2025: un’opportunità da cogliere
Il libro, pur nascendo da un’ispirazione autonoma e da anni di esperienza sul campo, è perfettamente armonizzato con l’Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025, integrandone le “indicazioni metodologiche per la progettazione, erogazione e monitoraggio dei corsi” con esempi operativi e buone prassi. Il nuovo Accordo è visto dunque come un’occasione per ripensare la formazione, valorizzando il ruolo del formatore e il suo potenziale come agente di cambiamento.
Il volume rappresenta un investimento per la propria crescita professionale, una guida fondamentale per chi vuole smettere di “fare formazione” e iniziare a “cambiare la sicurezza” in azienda.
Un metodo per una Formazione che lasci il segno
Il libro è dedicato a chi, “nonostante tutto”, desidera migliorare le proprie capacità nella gestione di processi formativi per la sicurezza e la salute sul lavoro.
Tratta della tecnica e di alcune buone prassi nella formazione alla sicurezza. Non tratta di contenuti di sicurezza e salute sul lavoro né di norme, in quanto queste nozioni devono già far parte del bagaglio di esperienza e di studi del formatore.
Nonostante non si parli di contenuti ma di metodo, sono stati inseriti molti esempi tratti dagli ambiti della sicurezza e salute sul lavoro. Per sua natura, quindi, è un libro destinato ai corsi di formazione dei formatori, all’aggiornamento continuo di formatori e altre figure interessate al processo formativo (progettisti di corsi di formazione, persone che si occupano di addestramento, ecc.). Soprattutto però è dedicato a chi voglia fare un passo avanti nella propria professionalità di formatore o formatrice per la sicurezza.
Chi avrà la pazienza di seguire la lettura, al termine avrà acquisito o consolidato un insieme di tecniche e di concetti per preparare, gestire e valutare la formazione, in particolare quando tratta di sicurezza e salute sul lavoro.
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