Nuove regole UE per ridurre i rifiuti alimentari e tessili con responsabilità estesa dei produttori

Nuove regole UE per ridurre i rifiuti alimentari e tessili

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Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva nuove misure per prevenire e ridurre i rifiuti alimentari e tessili, introducendo obiettivi vincolanti entro il 2030 e rafforzando la responsabilità estesa del produttore (EPR). Le imprese dei settori alimentare e tessile dovranno adeguarsi a regole più stringenti su raccolta, riciclo e donazioni, mentre gli Stati membri avranno 20 mesi per recepire le nuove disposizioni.

Il Parlamento europeo adotta la proposta di revisione della direttiva rifiuti

Il 9 settembre 2025, il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo alle nuove norme per la prevenzione e riduzione dei rifiuti alimentari e tessili. La proposta di direttiva modifica la Direttiva quadro 2008/98/CE sui rifiuti e introduce obiettivi vincolanti e nuovi obblighi per produttori e operatori dei settori coinvolti.

Il testo legislativo, sarà ora pubblicato sulla Gazzetta ufficiale UE e gli Stati membri avranno 20 mesi dall’entrata in vigore, per recepirlo nelle normative nazionali.

Riduzione degli sprechi alimentari entro il 2030

Ogni cittadino europeo produce in media 132 kg di rifiuti alimentari all’anno. Con la nuova direttiva, entro il 31 dicembre 2030 gli Stati membri dovranno ridurre:

  • del 10% gli sprechi nella produzione e trasformazione alimentare;
  • del 30% pro capite i rifiuti provenienti da commercio al dettaglio, ristoranti, servizi di ristorazione e nuclei domestici.

Gli obiettivi saranno calcolati sulla base della media 2021-2023.

Su richiesta del Parlamento, gli Stati membri dovranno adottare misure per agevolare la donazione di alimenti invenduti ancora idonei al consumo umano, coinvolgendo direttamente gli operatori economici.

Rifiuti tessili: produttori responsabili dei costi di raccolta e riciclo

Ogni anno nell’UE vengono generati 12,6 milioni di tonnellate di rifiuti tessili (circa 12 kg pro capite). Il testo legislativo introduce nuovi regimi di responsabilità estesa del produttore (EPR). In particolare:

  • i produttori che immettono tessili sul mercato europeo dovranno coprire i costi di raccolta, cernita e riciclo;
  • le norme riguarderanno anche i produttori che operano mediante l’e-commerce e indipendentemente dal luogo di stabilimento;
  • le microimprese avranno un anno in più per adeguarsi, con regole semplificate.

Le nuove regole riguarderanno abbigliamento e accessori, cappelli, calzature, coperte, tende, biancheria da letto e da cucina. Su iniziativa del Parlamento, i vari Paesi Ue potranno estendere i regimi di responsabilità estesa del produttore anche ai materassi.

Ultra-fast fashion e contributi differenziati

Infine, gli Stati membri dovranno considerare le pratiche di ultra-fast fashion e fast fashion nel determinare i contributi finanziari per sostenere i nuovi compiti dei produttori e disincentivare modelli produttivi che generano grandi quantità di rifiuti tessili.

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Redazione InSic

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