Identità digitale per tutti i cittadini europei: Aggiornamenti al Quadro europeo e-ID

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Il Parlamento europeo ha approvato la propria Posizione sulla proposta di aggiornamento “Updating the European digital identity framework” del Quadro europeo sull’identità digitale (eID) presentata dalla Commissione Europea nel 2021. Il testo passa ora al vaglio del Consiglio europeo sulla veste finale del regolamento.
Ricostruiamo il quadro normativo europeo di riferimento per l’identità digitale e le proposte migliorative apportate al Testo.

Identità digitale: il regolamento IDAS – 2014

Il regolamento sull’identificazione elettronica e i servizi fiduciarie IDAS (dall’inglese Electronic Identification, Authentication and Trust Services) del 2014 impone agli Stati membri dell’UE di istituire sistemi nazionali di identificazione elettronica che soddisfino determinati standard tecnici e di sicurezza. Successivamente i sistemi nazionali vengono collegati tra loro, consentendo ai cittadini di utilizzare la loro identità elettronica nazionale per accedere ai servizi online in altri paesi dell’UE.

La proposta della Commissione sul quadro eIDAS – 2021

Nel 2021 la Commissione ha presentato una proposta basata sul quadro eIDAS, che mira a consentire ad almeno l’80% dei cittadini, di utilizzare un’identità digitale per accedere ai principali servizi pubblici all’interno dell’UE entro il 2030.

Con un semplice click dal proprio telefono cellulare, sarà possibile dimostrare la propria identità; condividere documenti elettronici attraverso un vero e proprio “portafoglio di identità digitale” europea.

L’identificazione digitale sarà valida in tutta Europa e sempre a scelta dell’utente. Il sistema di riconoscimento servirà per accedere ad alcuni servizi in tutta Europa o per dimostrare la propria età.

Portafoglio digitale: come funziona?

In base al nuovo Regolamento sull’identità digitale europea, gli Stati membri potranno offrire ai cittadini e alle imprese un portafoglio digitale attraverso il quale collegare le proprie identità digitali nazionali a documenti personali (ad esempio patente di guida, diplomi, conto bancario).

Il portafoglio europeo di identità digitale consentirà a tutti i cittadini europei di accedere ai servizi online senza dover condividere dati personali. Con questa soluzione avranno il pieno controllo dei dati che condividono.

Caratteristiche del servizio di identità digitale

Il servizio sarà a disposizione di tutti i cittadini, residenti e imprese dell’UE che desiderano avvalersi di questo servizio. Sarà utilizzabile come mezzo per identificare gli utenti o per dimostrare dati personali, ai fini dell’accesso ai servizi digitali pubblici e privati ​​in tutta l’Unione.

Il portafoglio consentirà ai cittadini europei di scegliere quali dati o quali documenti condividere con terze parti e di tenere traccia di tale condivisione. Il controllo dell’utente garantisce la condivisione di quelle informazioni che si è scelto di condividere.

La proposta è stata accompagnata da una Raccomandazione. La Commissione invita gli Stati membri a istituire uno strumento comune entro settembre 2022 e ad avviare immediatamente i necessari lavori preparatori.

Quali saranno i prossimi passi

Parallelamente al processo legislativo, la Commissione collaborerà con gli Stati membri e il settore privato sugli aspetti tecnici dell’identità digitale europea. Attraverso il programma Europa digitale, la Commissione sosterrà l’attuazione del quadro europeo per l’identità digitale; molti Stati membri hanno previsto, nei loro piani nazionali, progetti per l’attuazione delle soluzioni di e-government, compresa l’identità digitale europea nell’ambito del programma per il Recovery and Resilience Facility.

Per saperne di più consulta la sezione domande e risposte sul Portafoglio Digitale per tutti i cittadini europei

La Posizione del Parlamento UE sulla Proposta della Commissione – 2023

Nel marzo 2023 l Parlamento europeo ha approvato il suo Parere sulla proposta della Commissione, in cui fa il punto sul Quadro Europeo per l’identità digitale ed esprime le sue indicazioni migliorative del Testo.

La Commissione europarlamentare all’industria, Ricerca ed Energia di Strasburgo sottolinea, nella Relazione, che i sistemi nazionali di identità digitale dovrebbero funzionare insieme, essere facili da usare e permettere ai cittadini il controllo dei propri dati personali.

Le proposte migliorative della Commissione industria, Ricerca ed Energia dell’Europarlamento sono le seguenti:

  • Struttura del portafoglio di identità digitale europea: il portafoglio potrebbe essere emesso non solo dagli Stati membri o sotto un mandato degli Stati membri, ma anche per organizzazioni stabilite nell’UE. Si espanderebbe l’uso del portafoglio digitale, consentendo i cittadini non solo per dimostrare la loro identità e condividere documenti, ma anche per verificare i dati delle società e l’Identità ei documenti di altri cittadini.
  • Privacy e sicurezza: rafforzare la sicurezza informatica e la privacy del portafoglio chiedendo esplicitamente che la progettazione del portafoglio garantisca la sicurezza informatica e la privacy.  Dovrebbe essere tecnologicamente impossibile per gli emittenti del portafoglio ricevere qualsiasi informazione sull’uso del portafoglio. L’archiviazione di informazioni dal portafoglio nel cloud dovrebbe essere una funzionalità opzionale a cui gli utenti dovrebbero fornire un Consenso esplicito.
  • Il principio di “Una volta soltanto”: i cittadini e le imprese non dovrebbero fornire gli stessi dati alle autorità pubbliche più di una volta.
  • Identificazione utente transfrontaliero: invece di una “identificazione univoca” (come proposto dalla Commissione), il progetto di relazione propone la formulazione “Identificazione degli utenti transfrontalieri”.
  • Uso dell’Atto delegato della Commissione: la commissione dovrebbe stabilire Specifiche tecniche e operative relative al portafoglio in un atto delegato, non in un atto di attuazione.
  • Governance: viene aggiunto un nuovo capitolo sulla governance per facilitare il coordinamento transfrontaliero e l’istituzione di un framework armonizzato per l’identità digitale.
  • Istituzione di una Commissione per l’identità digitale europea (EDIB), composta delle autorità nazionali competenti e della Commissione. Il consiglio avrebbe una consulenza e compiti di coordinamento, nonché un ruolo nel supportare l’applicazione del regolamento.

Che cos’è l’identità digitale europea?

L’identità digitale europea (e-ID) permette la reciproca identificazione transfrontaliera dei sistemi di identificazione elettronica nazionali. Questo consente ai cittadini europei di identificarsi online senza doversi rivolgere a fornitori commerciali.

L’identità digitale consente inoltre ai cittadini europei di accedere ai servizi online di altri Stati membri dell’UE tramite il semplice utilizzo della propria carta d’identità elettronica nazionale.

Quali sono i vantaggi dell’identità digitale europea?

L’identità digitale europea può essere utilizzata in vari ambiti:

  • servizi pubblici (come certificati di nascita, certificati medici, cambi di indirizzo)
  • servizi bancari
  • presentazione delle dichiarazioni dei redditi
  • presentazione delle domande di studio in Università nel proprio paese o altri paesi dell’UE
  • registrare ricette mediche utilizzabili ovunque in Europa
  • certificati anagrafici
  • noleggio auto (tramite patente di guida digitale)
  • check-in dell’hotel

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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