Sicurezza lavoratori marittimi: il parere del CESE

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Il Comitato economico e sociale europeo pubblica in Gazzetta ufficiale europea del 16 luglio il proprio Parere in merito alla Proposta di direttiva (COM(2013) 798 final – 2013/0390 (COD)) del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai marittimi, che modifica le direttive 2008/94/CE, 2009/38/CE, 2002/14/CE, 98/59/CE e 2001/23/CE.

Il CESE ritiene che la proposta di direttiva sia in linea con la strategia Europa 2020, in particolare per quanto riguarda l’occupazione, e l’agenda per nuove competenze e per l’occupazione, che punta al miglioramento qualitativo delle condizioni di lavoro e, soprattutto, al riesame della legislazione vigente al fine di creare un quadro legislativo più intelligente per l’occupazione e per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Ma la proposta di direttiva non sarebbe in grado di rafforzare, da sola, la capacità di attrazione della professione marittima pertanto occorre corredarla di misure e iniziative, già proposte, in materia di formazione, istruzione e ricerca, nonché di azioni di miglioramento dell’igiene e della sicurezza.
Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro il CESE rammenta che l’Unione europea è all’avanguardia sulle questioni dei diritti dei lavoratori, ed esorta la Commissione a guidare gli sforzi volti a rafforzare le norme internazionali affinché tutti gli Stati membri ratifichino la convenzione dell’OIL sul lavoro marittimo (CLM 2006), a garantire il rispetto delle norme minime dell’OIL da parte di tutti i paesi che hanno firmato la CLM nonché ad aumentare il numero di paesi che la ratificheranno. Benché il CESE sostenga la CLM 2006, è riconosciuto che questa non garantisce gli stessi diritti delle direttive.

La Commissione europea il 26 maggio scorso ha accolto con favore l’adozione di una decisione che appoggia gli emendamenti alla Convenzione sul lavoro marittimo dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), per proteggere maggiormente i lavoratori marittimi e garantire un risarcimento rapido in caso di morte o invalidità. Ricordiamo che l’Italia ha firmato Convenzione ILO sul lavoro marittimo del 2006 il 20 novembre 2013.
In materia di lavoro marittimo, nel disegno di legge di delegazione europea – II semestre (A.C. 1836-A) fra le 19 direttive da recepire ( di cui 2 inserite nell’allegato A e 17 nell’allegato B) compare anche l’adozione della direttiva 2012/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, che modifica la direttiva 2008/106/CE concernente i requisiti minimi di formazione per la gente di mare (il cui termine di recepimento era fissato il 4 luglio 2014; per l’articolo 1 punto 5, il termine di recepimento è invece il 4 gennaio 2015).

Riferimenti normativi

Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai marittimi, che modifica le direttive 2008/94/CE, 2009/38/CE, 2002/14/CE, 98/59/CE e 2001/23/CE [COM(2013) 798 final – 2013/0390 (COD)]
(GUUE C 226, 16.7.2014)

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Redazione InSic

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